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In questo episodio, il Pastore Ted Wilson parla di Gesù Cristo. Si concentra sulla Sua vita, morte e resurrezione, il fulcro centrale delle Scritture e della nona fede fondamentale dei Avventisti del Settimo Giorno.
Questa fede è al cuore stesso del Cristianesimo perché la vita di Cristo sulla terra, la Sua morte sulla croce e la Sua gloriosa resurrezione ci donano la speranza della salvezza.
All’inizio, quando Dio creò Adamo ed Eva, erano perfetti. Sfortunatamente, quando scelsero di disobbedire a Lui, il peccato entrò nel mondo. Fortunatamente, Dio aveva elaborato un piano per salvarli. Cioè, “E porre io inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie sua; essa ti schiaccerà il capo, ed esso ti schiaccherà il calcagno” (Genesi 3:15).
Questa bellissima promessa significava che Dio il Figlio, Gesù Cristo, sarebbe venuto sulla terra, sarebbe nato da una vergine e avrebbe assunto la nostra umanità. Sarebbe morto al nostro posto, portando la pena del nostro peccato morendo sulla croce affinché potessimo essere riconciliati. Egli sopportò la condanna che avrebbe dovuto essere la nostra per liberarci dal peccato e permetterci di vivere per sempre con Lui.
“La croce di Cristo sarà la scienza e il canto dei redenti per tutta l’eternità. In Cristo glorificato essi vedranno Cristo crocifisso. Mai sarà dimenticato che Colui il cui potere ha creato e sostenuto i mondi innumerevoli nei vasti regni dello spazio, il Diletto di Dio, la Maestà dei cieli, Colui che cherubini e serafini splendenti amavano adorare, s’è umiliato per innalzare l’uomo caduto; che Egli portò la colpa e la vergogna del peccato, e la nascosta del volto di Suo Padre, finché le sventure di un mondo perduto gli spezzarono il cuore e ne strinsero la vita sulla croce del Calvario” (La grande contesa, p. 651).
Ma Gesù non era solo in questo grande sacrificio. Era con Dio il Padre. Giovanni 3:16 dice: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna”.
Dio ha dato il dono del Suo Figlio affinché possiamo avere la vita eterna. Dobbiamo accettare questo dono e permettere a Lui di cambiare i nostri cuori. Non solo Gesù è morto per noi, ma ha anche vissuto una vita senza peccato che ci serve da esempio su come vivere. La Sua vita, morte e resurrezione ci hanno dato la salvezza e ci hanno mostrato cosa sia veramente l’amore.
La nona fede fondamentale degli Avventisti del Settimo Giorno afferma: “Nella vita di perfetta obbedienza di Cristo alla volontà di Dio, nel Suo patire, nella Sua morte e risurrezione, Dio ha fornito l’unico mezzo di espiazione per il peccato umano, in modo che coloro che accettano questa espiazione per fede possano avere la vita eterna e l’intera creazione possa comprendere meglio l’amore infinito e santo del Creatore. Questa perfetta espiazione giustifica la rettitudine della legge di Dio e la grazia del Suo carattere; poiché essa condanna il nostro peccato e provvede al nostro perdono. La morte di Cristo è sostitutiva ed espiatoria, riconciliante e trasformatrice. La risurrezione corporea di Cristo proclama il trionfo di Dio sulle forze del male e per coloro che accettano l’espiazione assicura la loro vittoria finale sul peccato e sulla morte. Essa dichiara il Signore Gesù Cristo, davanti al quale ogni ginocchio nei cieli e sulla terra si piegherà”.
Che Dio sorprendente e incredibile serviamo! Egli ha fornito un modo per la nostra salvezza. Come ha scritto Paolo, “Poiché, poiché per mezzo dell’uomo è venuta la morte, anche per mezzo dell’uomo è venuta la risurrezione dei morti. Infatti, poiché in Adamo tutti muoiono, così anche in Cristo tutti saranno vivificati” (1 Cor. 15:21, 22).
C’è così tanto da imparare da questa fede fondamentale visitando il sito www.adventist.org/life-death-and-resurrection-of-christ/ e leggendo Il Desiderio delle Età di Ellen G. White.
Come appello, il Pastore Wilson ti invita ad accettare Gesù Cristo come tuo Salvatore personale. Gesù ti sta aspettando con il perdono liberamente disponibile a tutti coloro che vengono. È il momento di venire a Lui.

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