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6.4 La testimonianza del Padre
La conferma di Dio del Suo Figlio
Leggi Giovanni 5,36–38. Cosa dice Gesù qui sul Padre?
In Giovanni 5,36–38, Gesù parla della testimonianza del Padre celeste e stabilisce una connessione profonda tra le sue opere e la volontà del Padre. Le opere e i miracoli che Gesù compie non sono solo prove del suo potere divino, ma anche espressione dell’unione stretta e dell’autorità che ha ricevuto dal Padre. Queste opere confermano che Gesù non agisce per iniziativa propria, ma per incarico e con la forza del Padre.
Gesù chiarisce che la sua vita e il suo operato sono una testimonianza vivente dell’amore e della misericordia del Padre. Il Padre stesso testimonia Gesù attraverso le opere che egli compie, dimostrando così che Gesù è veramente l’inviato di Dio. La testimonianza del Padre è quindi più che parole; si manifesta in azioni che rivelano il potere, l’amore e la compassione di Dio verso gli uomini.
Questa affermazione ci ricorda che la vera autorità spirituale deriva da una relazione vivente con Dio. La vita e le opere di Gesù fluiscono direttamente da questa connessione e dedizione al Padre. Per noi, questo è un invito a strutturare anche la nostra vita in modo che le nostre parole e azioni riflettano ciò che Dio desidera da noi. Se viviamo e agiamo in questa unità con Dio, le nostre azioni diventeranno una testimonianza del suo carattere e del suo amore.
Leggi Matteo 3,17; 17,5; Marco 1,11 e Luca 3,22 (vedi anche 2 Pietro 1,17–18). Cosa dice il Padre su Gesù?
Nei resoconti dei Vangeli, il Padre parla direttamente di Gesù in momenti decisivi della sua vita. Durante il battesimo e sul monte della trasfigurazione, il Padre dichiara davanti agli astanti che Gesù è suo “figlio amato”, con cui è in completa comunione. Queste parole non sono solo una conferma dell’identità di Gesù, ma una chiara affermazione della sua autorità divina e del suo rapporto speciale con il Padre. Il Padre sottolinea che tutto ciò che Gesù fa avviene in perfetta armonia con la sua volontà e il suo piano.
Questa conferma divina raggiunge il culmine negli ultimi giorni del ministero di Gesù. Di fronte alla prossima crocifissione, Gesù chiede al Padre di glorificare il suo nome, e il Padre risponde nuovamente dal cielo: “L’ho glorificato e lo glorificherò ancora” (Gv 12,28). Questo indica il grande sacrificio che Gesù porterà sulla croce per i peccati del mondo. Il Padre stesso testimonia che il cammino di Gesù verso la croce è il culmine del suo operato e la realizzazione del piano di salvezza che Dio ha perseguito fin dall’inizio.
Il Padre conferma così il ruolo di Gesù come “l’Agnello di Dio”, che attraverso il suo sacrificio porta la punizione completa per i peccati dell’umanità. Questo ci mostra che Gesù non è venuto nel mondo solo come uomo, ma come figlio amato di Dio, che per amore e obbedienza offre il più grande sacrificio. La crocifissione diventa l’“ora della gloria”, poiché rivela la profondità dell’amore e della giustizia di Dio.
Per noi credenti, la testimonianza del Padre è una fonte di speranza e certezza. Attraverso l’opera compiuta da Gesù sulla croce, siamo invitati a ricevere il perdono e una nuova vita. Non dobbiamo portare noi stessi la punizione per i nostri peccati, ma possiamo vivere nella libertà e nella grazia che il sacrificio di Gesù ha reso possibile. Questa testimonianza del Padre sul suo Figlio rafforza la nostra fede nel fatto che Dio ci ama e che la via per Lui è aperta attraverso Gesù Cristo.
La connessione della testimonianza del Padre su Gesù con la nostra vita quotidiana e la nostra fede risiede nella profonda conferma che Dio ci dona attraverso la sua parola riguardo a Gesù. La testimonianza celeste che Gesù è suo “figlio amato” ci dà orientamento e speranza, avvicinandoci alla comprensione della vita, dell’opera e del sacrificio di Gesù. Questa conferma divina può rafforzarci in molti modi nella vita quotidiana e nella fede:
  1. Fiducia nell’amore e nel piano di Dio
    Il Padre conferma Gesù come suo figlio amato, riaffermando il suo amore e il suo piano di salvezza per noi. Questo ci invita a fidarci che Dio ha anche un piano d’amore e di redenzione per noi. Ricordando che Dio stesso ha testimoniato Gesù, guadagniamo sicurezza nella nostra fede e possiamo anche nei momenti difficili fidarci che il piano di Dio per noi è buono.
  2. Motivazione ad agire secondo la volontà di Dio
    Gesù ha vissuto e operato in completa armonia con la volontà del Padre. Anche noi possiamo cercare nella nostra vita quotidiana di cercare la volontà di Dio e rifletterla nelle nostre parole e azioni. Questo sforzo verso l’unità con Dio significa che possiamo strutturare la nostra vita in modo che mostri l’amore e la bontà di Dio agli altri – sia attraverso compassione, perdono o disponibilità ad aiutare.
  3. Apprezzamento del perdono e della grazia
    La testimonianza del Padre fa riferimento direttamente al sacrificio di Gesù sulla croce. Questo sacrificio ci permette di ricevere perdono e una nuova vita. Quando nella vita quotidiana commettiamo errori o affrontiamo le nostre imperfezioni, la croce ci ricorda che possiamo ricevere perdono e grazia. Questo dono può aiutarci ad affrontare noi stessi e gli altri con gentilezza e comprensione.
  4. Vivere nella speranza e nella libertà
    Il sacrificio di Gesù ci libera dal peso del peccato e ci dà la possibilità di vivere nella libertà della fede. Nei momenti di colpa o dubbio, possiamo fare affidamento sulla certezza che attraverso Gesù abbiamo accesso a Dio e non dobbiamo redimerci da soli. Questa consapevolezza ci dona quotidianamente gioia, fiducia e il coraggio di vivere con fiducia e leggerezza.
  5. Invito a una relazione più profonda con Dio
    Attraverso la testimonianza del Padre, sperimentiamo la connessione inseparabile tra Dio e Gesù. Questa connessione è un modello per la nostra relazione personale con Dio. Siamo invitati a rafforzare la nostra relazione con Lui attraverso la preghiera, lo studio della Bibbia e lo sforzo per vivere una vita conforme a Dio. Vivendo in questa unità con Dio, rafforziamo non solo la nostra fede, ma anche le nostre azioni, permettendo all’amore di Dio di irradiarsi maggiormente nel nostro ambiente.
  6. Disponibilità a fare sacrifici
    La crocifissione di Gesù, descritta come l’“ora della gloria”, ci mostra che il vero servizio e amore spesso richiedono sacrifici. Nella vita quotidiana, incontriamo molte opportunità in cui possiamo impegnarci per gli altri o metterci da parte. L’esempio di Gesù ci motiva a cogliere queste opportunità e ad incontrare gli altri con amore e pazienza.
La testimonianza del Padre su Gesù ci invita a vivere nella fiducia, nella gratitudine e nella speranza che ci sono donati dall’amore e dalla grazia di Dio. Ricorda che attraverso la vita e le opere di Gesù abbiamo una base incrollabile per la nostra fede e un invito a una vita piena e trasformata.

L’amore di Dio si manifesta spesso nell’invisibile – nella fiducia silenziosa, nel servizio piccolo, nella fede fedele.

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