La legge di Dio e il Sabato riabilitato | 30.06.2024
La rivelazione della legge divina e il ripristino del Sabato
Introduzione: Nel seguente passaggio tratto da “Il Grande Conflitto” viene descritta una scena drammatica, in cui le parole sacre salgono verso Dio e il cielo si apre per mostrare la Sua gloria. Appare una mano che tiene le due tavole di pietra con i comandamenti, e le parole sono così chiare che tutti possono leggerle. Questa rivelazione ricorda all’umanità la legge divina, che fu proclamata un tempo dal Sinai. Le persone che hanno trascurato questa legge riconoscono ora i loro errori e provano un profondo rimorso. Il vero significato del Sabato e l’insufficienza delle proprie vie diventano evidenti. Si sottolinea che non c’è differenza tra il giusto e l’empio, poiché il giudizio di Dio è inevitabile.
“Chi non temerà te, Signore, e non glorificherà il tuo nome? Perché tu solo sei santo.” Apocalisse 15:4
Mentre queste parole sacre di fiducia salgono verso Dio, le nuvole si ritirano e il cielo stellato diventa visibile, indescrivibilmente glorioso, in contrasto con il firmamento oscuro e minaccioso su entrambi i lati. Lo splendore della città celeste trapela attraverso le porte socchiuse. Poi appare nel cielo una mano che tiene due tavole di pietra chiuse come un libro. Il profeta dice: “I cieli proclamano la sua giustizia, perché è Dio che giudica” (Salmo 50:6). Questa legge sacra, la giustizia di Dio, proclamata dal Sinai in mezzo a tuoni e fuoco, è la base su cui si fonda il giudizio. La mano apre le tavole e lì sono visibili i comandamenti del Decalogo, scritti come con una penna di fuoco. Le parole sono così chiare che tutti possono leggerle. Il ricordo viene risvegliato, l’oscurità della superstizione e dell’eresia viene scacciata da tutte le menti, e le dieci parole di Dio, brevi, comprensive e autorevoli, vengono presentate a tutti gli abitanti del pianeta Terra.
È impossibile descrivere il terrore e la disperazione di coloro che hanno calpestato la sacra legge di Dio, che Egli stesso ha dato. Avrebbero potuto confrontare il loro carattere con i suoi principi e scoprire i loro difetti finché c’era ancora tempo per pentirsi e cambiare. Ma per piacere al mondo, hanno messo da parte le sue norme e hanno insegnato agli altri a trasgredirle. Hanno cercato di costringere i figli di Dio a profanare il suo Sabato. Ora sono condannati dalla legge che hanno disprezzato. Vedono che non hanno scuse. Hanno scelto a chi servire e chi adorare. “Allora vedrete di nuovo la differenza tra il giusto e l’empio, tra chi serve Dio e chi non lo serve” (Malachia 3:18).
Gli avversari della legge di Dio, dai preti e pastori fino alle persone più insignificanti, comprendono la loro verità e il loro dovere in un modo nuovo. Troppo tardi, riconoscono che il Sabato del quarto comandamento è il sigillo del Dio vivente. Troppo tardi, riconoscono la vera natura del loro falso Sabato e che hanno costruito sulla sabbia e combattuto contro Dio.
Ellen White, Il Grande Conflitto, pp. 639-640
Visited 6 times, 1 visit(s) today