Ascesa della Legge | 10.06.2024
Il Regno Invariabile della Legge di Dio
Introduzione: In questo passaggio viene sottolineata l’incessante validità e importanza della legge divina. Gesù stesso conferma la sua costanza e spiega che persino nelle prospettive più remote del futuro manterrà la sua autorità. La missione di Gesù come Redentore consiste nel portarci, attraverso la sua fede, in armonia con i principi della legge celeste. Questo insegnamento mette in evidenza la natura invariabile dei comandamenti divini e sottolinea la loro importanza per la salvezza eterna.
“Il decreto del Signore è retto e rallegra il cuore.” – Salmo 19,8
“Gesù disse: Finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un trattino della legge, senza che tutto sia avvenuto.” Con la sua stessa sottomissione alla legge, Cristo testimoniò il carattere invariabile e dimostrò che, per mezzo della sua grazia, ogni figlio e figlia di Adamo può rispettarla pienamente. Sul monte, dichiarò che neppure il più piccolo iota della legge sarebbe passato finché tutte le cose non fossero state compiute – tutte le cose riguardanti l’umanità, connesse al piano della salvezza. Non ci insegna che la legge sarà mai abolita, ma rivolge il nostro sguardo verso l’orizzonte più lontano e ci assicura che fino ad allora la legge manterrà la sua autorità, in modo che nessuno possa presumere che la sua missione fosse quella di abolire i suoi comandamenti. Finché cielo e terra esisteranno, i santi principi della legge di Dio resteranno fermi. La sua giustizia, “come i monti” (Salmo 36:6), continuerà a essere una fonte di benedizione, versando le sue acque per rinfrescare la terra.
Poiché il decreto del Signore è perfetto e quindi immutabile, è impossibile per gli uomini peccatori, con la loro stessa forza, soddisfare i requisiti di questo standard. Questo è il motivo per cui Gesù è venuto come nostro Redentore. La sua missione era di portarci, permettendoci di partecipare della natura divina, in armonia con i principi della legge celeste. Abbandonando il peccato e accettando Gesù come nostro personale Salvatore, la legge viene esaltata. L’apostolo Paolo chiede: “Quindi per mezzo della fede rendiamo inutile la legge? Assolutamente no! Al contrario, confermiamo la legge” (Romani 3:31).
La promessa della nuova alleanza è: “Io metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti” (Ebrei 10:16). Il sistema tipologico che indicava Cristo come l’Agnello di Dio che avrebbe portato il peccato del mondo doveva concludersi con la sua morte, ma i principi di giustizia incarnati nel Decalogo sono altrettanto immutabili quanto il trono eterno. Nessun comandamento è stato abolito, nessun iota o trattino è stato cambiato. I principi dati ai nostri primi genitori nel paradiso come la grande legge della vita esisteranno nella loro forma invariata nel paradiso restaurato. Quando il paradiso fiorirà di nuovo sulla terra, la legge dell’amore di Dio sarà rispettata da tutte le creature sotto il sole.
Ellen White, Il Vivere Migliore, pp. 49-50
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