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Sia fatta la volontà di Dio | 24.05.2024
Il cammino della fede verso la guarigione divina
Introduzione: Attraverso chiare intuizioni e saggezza biblica, viene spiegato come la fede e la preghiera, in connessione con la volontà divina, agiscano insieme. Gli autori chiariscono che la vera guarigione non significa solo recupero fisico, ma include anche rinnovamento spirituale e morale. Con una profonda comprensione dell’esperienza umana, mostrano come la pazienza, la sottomissione e la fiducia in Dio possano guidarci su questo cammino. ‘Guarigione divina’ invita a esplorare il cammino della fede e a sperimentare il potere dell’amore divino.

“Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.” Matteo 6:10

A coloro che vogliono pregare per la restaurazione della loro salute, deve essere spiegato chiaramente che violare la legge di Dio, sia fisicamente che spiritualmente, è peccato e che, se vogliono ricevere la sua benedizione, il peccato deve essere confessato e abbandonato. […]
Nella preghiera per i malati, dobbiamo ricordare che “non sappiamo pregare come si conviene” (Romani 8:26). Non sappiamo se la benedizione desiderata sarà la migliore o meno. […]
È opportuno sottomettersi ai desideri del Padre celeste, tutto saggio, e poi con piena fiducia affidare tutto a lui. Sappiamo che Dio ci ascolta quando chiediamo secondo la sua volontà. Ma non è bene insistere nelle nostre richieste senza uno spirito di sottomissione; le nostre preghiere non dovrebbero assumere il tono dei comandi, ma delle suppliche.
Ci sono casi in cui Dio, con la sua potenza divina, opera decisamente per restaurare la salute. Ma non tutti i malati vengono guariti. Molti vengono messi da parte per addormentarsi in Gesù. A Giovanni fu ordinato di scrivere sull’isola di Patmos: “Beati d’ora in poi i morti che muoiono nel Signore! Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono” (Apocalisse 14:13). Da ciò comprendiamo che coloro che non guariscono non devono essere giudicati per la loro mancanza di fede.
Tutti noi desideriamo risposte immediate e dirette alle nostre preghiere e siamo tentati di scoraggiarci quando la risposta è ritardata o arriva in una forma inattesa. Ma Dio è troppo saggio e buono per rispondere sempre alle nostre preghiere esattamente quando e come vogliamo noi. Farà per noi più e meglio di quanto possiamo desiderare. E poiché possiamo fidarci della sua saggezza e del suo amore, non dovremmo chiedere che si conformi alla nostra volontà, ma cercare di conformarci alla sua e di adempiere al suo scopo. I nostri desideri e interessi dovrebbero perdersi nella sua volontà. Queste esperienze che mettono alla prova la nostra fede sono per il nostro bene. Attraverso di esse si rivela se la nostra fede è vera e sincera e si basa solo sulla parola di Dio, oppure se è incerta e mutevole, dipendendo dalle circostanze. La fede si rafforza con l’esercizio. Dobbiamo lasciare che la pazienza compia la sua opera perfetta e ricordare che preziose promesse nelle Scritture sono per coloro che aspettano il Signore.
Ellen White, Sulle tracce del grande Medico, pp. 228-231

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