La scienza della preghiera | 03.05.2024
Principi e doveri nel dialogo spirituale
Introduzione: Questo testo illumina i principi divini e i doveri radicati nella comunicazione con Dio. Dall’importanza della perseveranza alla necessità di pregare e dare per gli altri, questo trattato offre un’analisi della dinamica spirituale della vita di preghiera.
“Pregate incessantemente, rendete grazie in ogni cosa, poiché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” 1 Tessalonicesi 5,17-18
Le lezioni di Cristo sulla preghiera dovrebbero essere studiate con grande attenzione. Nella preghiera c’è una scienza divina, e la Sua illustrazione [del vicino che bussa a mezzanotte] mette in luce principi che tutti gli uomini devono capire. Egli mostra qual è il vero spirito della preghiera, ci insegna la necessità della perseveranza nella preghiera a Dio e ci assicura della Sua prontezza ad ascoltarci e risponderci.
Le nostre preghiere non dovrebbero essere solo richieste egoistiche per il nostro vantaggio personale. Dovremmo pregare per poter dare. Il principio della vita di Cristo dovrebbe essere il principio della nostra vita: “Io stesso”, disse ai Suoi discepoli, “mi consacro per loro, affinché anche loro siano consacrati” (Giovanni 17:19). La stessa dedizione, lo stesso sacrificio di sé e la stessa sottomissione ai requisiti della Parola di Dio che Cristo ha dimostrato dovrebbero essere visibili anche nei Suoi servitori. La nostra missione nel mondo non è servire o compiacere noi stessi; dobbiamo glorificare Dio collaborando con Lui per salvare i peccatori. Dobbiamo chiedere benedizioni a Dio per poterle condividere con gli altri. La capacità di ricevere si mantiene solo attraverso il dare. Non possiamo continuare a ricevere il tesoro celeste senza condividerlo con quelli intorno a noi.
Nelle parabole, il richiedente è stato respinto più volte, ma non ha rinunciato alla sua richiesta. Allo stesso modo, le nostre preghiere non sembrano sempre ricevere una risposta immediata, ma Cristo ci insegna a non smettere di pregare. La preghiera non dovrebbe causare un cambiamento in Dio, ma metterci in armonia con Lui. Quando rivolgiamo una richiesta a Lui, può vedere che è necessario esaminare il nostro cuore e convertirci per i nostri peccati. Perciò ci guida attraverso le prove, ci porta all’umiltà, affinché possiamo vedere ciò che ostacola l’opera del Suo Spirito Santo attraverso di noi.
Per la realizzazione delle promesse di Dio ci sono determinate condizioni, e la preghiera non può mai sostituire il dovere. “Se mi amate”, dice Cristo, “osserverete i miei comandamenti.” “Chiunque ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; chi ama me sarà amato dal Padre mio; anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Giovanni 14:15,21). Coloro che presentano le loro suppliche a Dio e chiedono l’adempimento della Sua promessa, ma non si sottomettono alle condizioni, offendono il Signore. Portano il nome di Cristo come autorità per l’adempimento della promessa, ma non osservano le cose che dimostrano la loro fede in Cristo e il loro amore per Lui.
Ellen White, Parabole di Cristo, p. 142-143
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