📅 19 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura biblica quotidiana
⚖️ Giudici 6 – Gedeone: Dal nascosto al chiamato
✨ Come Dio trasforma un uomo timoroso in uno strumento di liberazione
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📜 Testo biblico – Giudici 6 (Riveduta 1927)
1 Or i figliuoli d’Israele fecero ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni.
2 La mano di Madian fu potente contro Israele; e, per la paura dei Madianiti, i figliuoli d’Israele si fecero quelle caverne che son nei monti, e delle spelonche e dei forti.
3 Quando Israele avea seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e coi figliuoli dell’oriente salivano contro di lui,
4 s’accampavano contro gl’Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza, e non lasciavano in Israele né viveri, né pecore, né buoi, né asini.
5 Poiché salivano coi loro greggi e con le loro tende, e arrivavano come una moltitudine di locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo.
6 Israele dunque fu ridotto in gran miseria a motivo di Madian, e i figliuoli d’Israele gridarono all’Eterno.
7 E avvenne che, quando i figliuoli d’Israele ebbero gridato all’Eterno a motivo di Madian,
8 l’Eterno mandò ai figliuoli d’Israele un profeta, che disse loro: “Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Io vi feci salire dall’Egitto e vi trassi dalla casa di schiavitù;
9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti quelli che vi opprimevano; li cacciai d’innanzi a voi, vi detti il loro paese,
10 e vi dissi: Io sono l’Eterno, il vostro Dio; non adorate gli dei degli Amorei nel paese de’ quali abitate; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce”.
11 Poi venne l’angelo dell’Eterno, e si assise sotto il terebinto d’Ofra, che apparteneva a Joas, Abiezerita; e Gedeone, figliuolo di Joas, batteva il grano nello strettoio, per metterlo al sicuro dai Madianiti.
12 L’angelo dell’Eterno gli apparve e gli disse: “L’Eterno è teco, o uomo forte e valoroso!”
13 E Gedeone gli rispose: “Ahimè, signor mio, se l’Eterno è con noi, perché ci è avvenuto tutto questo? e dove sono tutte quelle sue maraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: L’Eterno non ci trasse egli dall’Egitto? Ma ora l’Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian”.
14 Allora l’Eterno si volse a lui, e gli disse: “Va’ con cotesta tua forza, e salva Israele dalla mano di Madian; non son io che ti mando?”
15 Ed egli a lui: “Ah, signor mio, con che salverò io Israele? Ecco, il mio migliaio è il più povero di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre”.
16 L’Eterno gli disse: “Perché io sarò teco, tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo”.
17 E Gedeone a lui: “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, dammi un segno che sei proprio tu che mi parli.
18 Deh, non te ne andar di qui prima ch’io torni da te, ti rechi la mia offerta, e te la metta dinanzi”. E l’Eterno disse: “Aspetterò finché tu ritorni”.
19 Allora Gedeone entrò in casa, preparo un capretto, e con un efa di farina fece delle focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto, e gliel’offrì.
20 E l’angelo di Dio gli disse: “Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia, e versavi su il brodo”. Ed egli fece così.
21 Allora l’angelo dell’Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e salì dalla roccia un fuoco, che consumò la carne e le focacce azzime; e l’angelo dell’Eterno scomparve dalla vista di lui.
22 E Gedeone vide ch’era l’angelo dell’Eterno, e disse: “Misero me, o Signore, o Eterno! giacché ho veduto l’angelo dell’Eterno a faccia a faccia!”
23 E l’Eterno gli disse: “Sta’ in pace, non temere, non morrai!”
24 Allora Gedeone edificò quivi un altare all’Eterno, e lo chiamò “l’Eterno pace”. Esso esiste anche al dì d’oggi a Ofra degli Abiezeriti.
25 In quella stessa notte, l’Eterno gli disse: “Prendi il giovenco di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l’altare di Baal che è di tuo padre, abbatti l’idolo che gli sta vicino,
26 e costruisci un altare all’Eterno, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro, e offrilo in olocausto sulle legna dell’idolo che avrai abbattuto”.
27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l’Eterno gli avea detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte.
28 E quando la gente della città l’indomani mattina si levò, ecco che l’altare di Baal era stato demolito, che l’idolo postovi accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull’altare ch’era stato costruito.
29 E dissero l’uno all’altro: “Chi ha fatto questo?” Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: “Gedeone, figliuolo di Joas, ha fatto questo”.
30 Allora la gente della città disse a Joas: “Mena fuori il tuo figliuolo, e sia messo a morte, perché ha demolito l’altare di Baal ed ha abbattuto l’idolo che gli stava vicino”.
31 E Joas rispose a tutti quelli che insorgevano contro a lui: “Volete voi difender la causa di Baal? volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difender la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; s’esso è dio, difenda da sé la sua causa, giacché hanno demolito il suo altare”.
32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perché si disse: “Difenda Baal la sua causa contro a lui, giacché egli ha demolito il suo altare”.
33 Or tutti i Madianiti, gli Amalekiti e i figliuoli dell’oriente si radunarono, passarono il Giordano, e si accamparono nella valle di Izreel.
34 Ma lo spirito dell’Eterno s’impossessò di Gedeone, il quale sonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo.
35 Egli mandò anche dei messi in tutto Manasse, che fu pure convocato per seguirlo; mandò altresì de’ messi nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri.
36 E Gedeone disse a Dio: “Se vuoi salvare Israele per mia mano, come hai detto,
37 ecco, io metterò un vello di lana sull’aia: se c’è della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io conoscerò che tu salverai Israele per mia mano come hai detto”.
38 E così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si levò per tempo, strizzò il vello e ne spremé la rugiada: una coppa piena d’acqua.
39 E Gedeone disse a Dio: “Non s’accenda l’ira tua contro di me; io non parlerò più che questa volta. Deh, ch’io faccia ancora un’altra prova sola col vello: resti asciutto soltanto il vello, e ci sia della rugiada su tutto il terreno”.
40 E Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto, e ci fu della rugiada su tutto il terreno.
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🔵 Introduzione
A volte Dio chiama proprio coloro che si sentono inadatti o troppo deboli. Gedeone è uno di questi: pauroso, dubbioso, insicuro. Ma Dio non vede solo ciò che una persona è — vede ciò che può diventare attraverso di Lui.
Questa storia mostra in modo straordinario come Dio, con pazienza, segni e potenza, costruisca fiducia e chiami un uomo semplice a una guida spirituale.
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🟡 Commento
⬜ 1. La miseria d’Israele e il grido d’aiuto (versetti 1–10)
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Israele fa di nuovo ciò che è male agli occhi del Signore — conseguenza: oppressione dei Madianiti.
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Il popolo si nasconde e soffre saccheggi e devastazione.
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Nella loro angoscia gridano al Signore.
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Dio invia un profeta — una prima risposta spirituale: un ricordo della liberazione, ma anche della loro disobbedienza.
👉 Lezione: Dio non risponde sempre subito con l’azione, ma con la verità.
⬜ 2. La chiamata di Gedeone – La scelta dell’improbabile (versetti 11–24)
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Gedeone si nasconde mentre trebbia — per paura.
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L’Angelo del Signore appare: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!”
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Gedeone dubita: Se Dio è con noi, perché tutto questo male?
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Dio non guarda alla debolezza di Gedeone, ma alla Sua potenza in lui.
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Gedeone chiede un segno — Dio risponde con il fuoco che esce dalla roccia.
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Gedeone riconosce la presenza di Dio e costruisce un altare: “Il Signore è pace”.
👉 Lezione: Dio non chiama i più capaci — ma rende capaci coloro che Egli chiama.
⬜ 3. Il primo incarico: purificare la propria casa (versetti 25–32)
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Gedeone deve distruggere l’altare di Baal di suo padre e costruirne uno al Signore.
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Per paura agisce di notte — ma obbedisce.
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La città vuole ucciderlo — ma suo padre lo difende: “Se Baal è dio, sia lui a intervenire.”
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Gedeone riceve un nuovo nome: Ierubbaal — “Baal contenda con lui”.
👉 Lezione: La vera sequela inizia dall’abbattere gli idoli — anche nella propria casa.
⬜ 4. Lo Spirito di Dio riempie Gedeone – e il popolo si raduna (versetti 33–35)
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I nemici si radunano di nuovo.
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Lo Spirito del Signore viene su Gedeone.
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Egli suona la tromba, chiama le tribù — e il popolo lo segue.
👉 Lezione: La chiamata di Dio comporta equipaggiamento — e apre porte prima chiuse.
⬜ 5. Il segno del vello – La lotta interiore di Gedeone (versetti 36–40)
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Nonostante i segni, Gedeone chiede ancora conferma.
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Dio risponde con pazienza: prima il vello bagnato e la terra asciutta — poi il contrario.
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Dio incontra l’insicurezza di Gedeone — non con ira, ma con grazia.
👉 Lezione: Dio conosce il nostro cuore. Il vero dubbio può essere portato davanti a Lui in preghiera.
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🟢 Riassunto
Giudici 6 racconta la storia di un uomo debole in un tempo difficile. Gedeone vive nascosto, pieno di paura — ma Dio gli appare con una forte promessa. Passo dopo passo, Dio lo conduce nella fede: con segni, incarichi, prove e l’opera dello Spirito Santo.
Ciò che inizia nella debolezza termina nella fiducia e nella chiamata divina.
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📢 Messaggio per noi oggi
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Dio usa persone comuni — anche quelle piene di dubbi.
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Il vero risveglio comincia a casa: il primo incarico riguarda la famiglia di Gedeone.
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La chiamata di Dio porta responsabilità, ma anche la Sua presenza.
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Il dubbio è permesso — se portato in preghiera davanti a Dio.
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La pace di Dio inizia quando ci separiamo dagli idoli.
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💡 Spunto di riflessione
🔍 Cosa mi impedisce di accettare la chiamata di Dio per la mia vita?
💡 Dove mi nascondo per paura — invece di camminare nella forza di Dio?
🛠️ Quali “altari” nella mia vita devono essere demoliti?
🙏 Credo che Dio conosca la mia debolezza — e possa mandarmi comunque?
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📅 16 – 22 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura settimanale dello Spirito di Profezia
📘 Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 41
🔥 L’apostasia al Giordano | Avvertimento contro la caduta spirituale e la seduzione morale
🌐 Leggi online qui
🔵 Introduzione
Il popolo d’Israele si trovava alle porte della Terra Promessa. Dopo grandi vittorie e una guida divina evidente, la patria tanto attesa era a portata di mano. Ma proprio in quel momento di successo esteriore, di calma e di prosperità, si verificò una delle più gravi cadute spirituali della storia di Israele: la ribellione a Baal-Peor.
Questo capitolo mostra chiaramente come la seduzione morale, l’infedeltà spirituale e il mescolarsi col mondo abbiano separato il popolo di Dio dal suo Signore – e quali profonde lezioni spirituali contenga per noi oggi.
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🟡 Commento
🟪 1. L’ambiente di Sittim – Bellezza e pericolo
Israele era accampato in una fertile pianura tropicale lungo il Giordano. Benessere, bellezza e tranquillità rilassarono il popolo – ma anche lo disarmarono. Questa fase di riposo divenne una trappola spirituale.
🟪 2. La seduzione segreta delle madianite
Donne madianite entrarono silenziosamente nell’accampamento. Non cercavano amicizia, ma miravano a sedurre il popolo nel peccato. Sotto la maschera dell’armonia e della cultura, gli Israeliti furono trascinati nell’idolatria e nell’immoralità.
🟪 3. La festa in onore degli idoli – La strategia di Balaam
Balaam, che non era riuscito a maledire Israele, trovò un altro modo: condusse il popolo vicino alla tentazione. Musica, vino, feste e stimoli sensuali distrussero l’autocontrollo. Dalla caduta morale si passò all’idolatria.
🟪 4. L’epidemia mortale – Le conseguenze della caduta
Il collasso spirituale e morale ebbe effetti catastrofici:
– scoppiò una piaga che uccise decine di migliaia
– i capi della ribellione furono giustiziati
– il campo subì una purificazione drastica
🟪 5. Lo zelo di Fineas
Fineas agì con santa determinazione per fermare il giudizio.
Dio approvò la sua azione e gli concesse l’«alleanza di pace» – un sacerdozio eterno.
Il messaggio: lo zelo di Dio contro il peccato è espressione del suo amore per il popolo.
🟪 6. Il giudizio di Dio su Madian
Poiché Madian aveva deliberatamente spinto Israele al peccato, seguì un giudizio divino.
Lezione: chi induce altri a cadere porta una grande responsabilità davanti a Dio.
🟪 7. L’avvertimento senza tempo – dall’Antico Testamento alla fine dei tempi
Questo racconto non appartiene solo al passato. Paolo disse chiaramente:
«Ora queste cose avvennero come esempio… e sono state scritte per ammonire noi» (1 Corinzi 10:11).
Come allora:
– seduzione tramite piaceri
– mescolanza con valori mondani
– indifferenza morale
– gioco con la tentazione
portano ancora oggi all’allontanamento da Dio.
🟪 8. Il meccanismo spirituale della caduta
La caduta non avviene all’improvviso, ma:
– i pensieri si fanno impuri
– la vigilanza diminuisce
– la preghiera viene trascurata
– si diventa superficiali nei rapporti col mondo
– i piccoli compromessi si accumulano
– infine, l’uomo cade visibilmente nel peccato
🟪 9. La via d’uscita di Dio: purezza del cuore
La Bibbia invita a un cuore santificato e custodito:
– «Custodisci il tuo cuore» (Proverbi 4:23)
– «Cingete i lombi della vostra mente» (1 Pietro 1:13)
– «Tutto ciò che è vero… pensate a questo» (Filippesi 4:8)
– «Crea in me un cuore puro» (Salmo 51:12)
La vittoria sulla tentazione comincia nel cuore, non nel comportamento.
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🟢 Riassunto
La caduta presso il Giordano mostra che il nemico più pericoloso del popolo di Dio non è esterno, ma la sua vulnerabilità interiore. Israele non cadde in guerra, ma per corruzione morale e negligenza spirituale. La strada verso il peccato fu graduale, portò alla dissolutezza pubblica e si concluse con un giudizio severo. Ma Dio offre purezza, rinnovamento e protezione a chi rimane vigilante e custodisce la sua Parola nel cuore.
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📢 Messaggio per noi oggi
Dal punto di vista spirituale, anche noi siamo oggi vicini al “Canaan celeste” quanto lo era Israele. Proprio per questo il pericolo è grande: nella fase finale della storia, possiamo cadere per comodità, mondanità o tentazioni morali. Satana usa le stesse armi di allora:
– stimoli sensuali
– ricerca del piacere
– mescolanza con valori empî
– abbandono della preghiera
– compromessi nel pensiero
Dio ci chiama quindi a:
vigilanza, purezza di cuore, separazione dalle influenze distruttive e profonda comunione con la sua Parola.
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💬 Spunto di riflessione
Quali sono i miei «momenti di Sittim» – tempi di pace o autocompiacimento in cui sono particolarmente vulnerabile alla tentazione?
E come posso custodire il mio cuore prima che piccoli compromessi portino a grandi peccati?
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📅 16 – 22 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura settimanale dello Spirito di Profezia
📘 Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 42
🔥 La ricapitolazione della legge | Le ultime esortazioni di Mosè e il permanente appello di Dio all’ubbidienza
🌐 Leggi online qui
🔵 Introduzione
Poco prima dell’ingresso nella Terra Promessa, Mosè raduna il popolo d’Israele un’ultima volta. Egli sa che il suo tempo come guida sta per finire – e che lui stesso non entrerà in Canaan. Ma prima di andarsene, ripete la legge di Dio e ricorda la grande responsabilità che nasce dal patto con Dio. Con un appello appassionato e lungimirante, chiama il popolo alla fedeltà, all’ubbidienza e alla scelta per la vita.
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🟡 Commento
🟪 1. L’addio di Mosè – umiltà e preoccupazione
Mosè chiede a Dio di poter entrare nel paese – ma Dio non glielo permette. Mosè accetta il giudizio divino e non pensa a se stesso, ma al popolo. Chiede un successore – e Dio sceglie Giosuè.
🟪 2. La chiamata di Giosuè – un leader spirituale viene nominato
Dio sceglie Giosuè, «un uomo in cui è lo Spirito» (Numeri 27:18). Mosè gli conferisce autorità con l’imposizione delle mani davanti a tutto il popolo. Questo mostra che la vera guida non nasce da ambizione umana, ma da una chiamata divina.
🟪 3. Perché la legge doveva essere ripetuta
La nuova generazione era giovane al tempo del Sinai. Doveva ascoltare di nuovo la legge di Dio per comprendere che l’ubbidienza è la base del benedizione, della sicurezza e della comunione con Dio. La ripetizione mirava a toccare di nuovo cuore e coscienza.
🟪 4. Ricordo della guida e della grazia di Dio
Mosè ricorda a Israele:
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la liberazione dall’Egitto
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i miracoli nel deserto
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il dono della legge
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la vicinanza di Dio
Mostra che nessun altro popolo fu mai così amato, guidato e benedetto.
🟪 5. Israele – scelto per amore, non per merito
«Non perché eravate più numerosi… ma perché vi ha amati» (Deut. 7:7-9). Il patto si basa sulla fedeltà e sulla grazia di Dio – non sulla forza umana. Questa verità protegge da orgoglio e autosufficienza.
🟪 6. La Terra Promessa – dono e responsabilità allo stesso tempo
Mosè descrive il paese: fertile, bello, curato da Dio. Ma subito arriva l’avvertimento: quando sarete sazi, non dimenticate il Signore (Deut. 6:10-12). Il benessere può diventare un pericolo quando rende spiritualmente sonnolenti.
🟪 7. Benedizione e maledizione – la scelta della vita
Il capitolo 28 contiene due lunghe liste:
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Benedizioni per l’ubbidienza: abbondanza, protezione, successo
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Maledizioni per la disubbidienza: miseria, dispersione, giudizio
Questi avvertimenti si adempirono tragicamente nella storia d’Israele, anche nella distruzione di Gerusalemme da parte di Roma.
🟪 8. L’appello solenne: Scegli la vita!
«Io ho posto davanti a te la vita e la morte, la benedizione e la maledizione… Scegli dunque la vita» (Deut. 30:19).
Dio non costringe – invita.
L’ubbidienza non è un dovere esteriore, ma una scelta d’amore per Dio.
🟪 9. Il Cantico di Mosè – memoria in forma poetica
Per imprimere tutto nella mente, Mosè compone un canto. Narra le opere di Dio e richiama alla fedeltà. Il popolo deve impararlo a memoria e trasmetterlo alle generazioni future – affinché la verità di Dio raggiunga il cuore.
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🟢 Riassunto
Il capitolo 42 rappresenta l’ultimo grande discorso di Mosè prima della sua morte. Egli ripete la legge, chiama il popolo alla decisione e trasferisce la leadership a Giosuè. Il cuore del suo messaggio: Israele è stato scelto per grazia – ora deve rispondere con ubbidienza e amore. Benedizione e maledizione sono davanti a loro. La scelta è loro.
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📢 Messaggio per noi oggi
Anche noi siamo spiritualmente alle porte della «Terra Promessa» – il ritorno di Gesù.
La legge di Dio rimane il modello per la nostra vita. La scelta tra vita e morte, ubbidienza o cammino proprio, si presenta ogni giorno.
Benessere, routine e indifferenza spirituale sono oggi gli stessi pericoli di allora.
L’appello di Dio per noi è:
– Scegli la vita.
– Attieniti alla Parola.
– Insegnala ai tuoi figli.
– Vivi con Dio – e per Dio.
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💬 Spunto di riflessione
➡️ Cosa guida le mie decisioni quotidiane – comodità o ubbidienza?
➡️ La legge di Dio è viva nel mio cuore – o solo un dovere?
➡️ Da cosa vedono gli altri che ho scelto la vita con Dio?
➡️ Come posso trasmettere l’eredità spirituale alla prossima generazione?


