📅 19 giugno 2025
📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
✨ Esodo 14 – Il passaggio del Mar Rosso: La potenza di Dio e la fiducia di Israele
⛺ Dal dubbio alla liberazione – L’intervento di Dio nel momento di massima difficoltà
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📜 Testo biblico – Esodo 14 (Riveduta 1927)
1 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:
2 “Di’ ai figliuoli d’Israele che tornino indietro e s’accampino di rimpetto a Pi-Hahiroth, fra Migdol e il mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi di faccia a quel luogo presso il mare.
3 E Faraone dirà de’ figliuoli d’Israele: Si sono smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi.
4 E io indurerò il cuor di Faraone, ed egli li inseguirà; ma io trarrò gloria da Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno”. Ed essi fecero così.
5 Or fu riferito al re d’Egitto che il popolo era fuggito; e il cuore di Faraone e de’ suoi servitori mutò sentimento verso il popolo, e quelli dissero: “Che abbiam fatto a lasciar andare Israele, sì che non ci serviranno più?”
6 E Faraone fece attaccare il suo carro, e prese il suo popolo seco.
7 Prese seicento carri scelti e tutti i carri d’Egitto; e su tutti c’eran de’ guerrieri.
8 E l’Eterno indurò il cuor di Faraone, re d’Egitto, ed egli inseguì i figliuoli d’Israele, che uscivano pieni di baldanza.
9 Gli Egiziani dunque li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri di Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentr’essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Hahiroth, di fronte a Baal-Tsefon.
10 E quando Faraone si fu avvicinato, i figliuoli d’Israele alzarono gli occhi: ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle; ond’ebbero una gran paura, e gridarono all’Eterno.
11 E dissero a Mosè: “Mancavan forse sepolture in Egitto, che ci hai menati a morire nel deserto? Perché ci hai fatto quest’azione, di farci uscire dall’Egitto?
12 Non è egli questo che ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare, che serviamo gli Egiziani? Poiché meglio era per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto”.
13 E Mosè disse al popolo: “Non temete, state fermi, e mirate la liberazione che l’Eterno compirà oggi per voi; poiché gli Egiziani che avete veduti quest’oggi, non li vedrete mai più in perpetuo.
14 L’Eterno combatterà per voi, e voi ve ne starete queti”.
15 E l’Eterno disse a Mosè: “Perché gridi a me? Di’ ai figliuoli d’Israele che si mettano in marcia.
16 E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare, e dividilo; e i figliuoli d’Israele entreranno in mezzo al mare a piedi asciutti.
17 E quanto a me, ecco, io indurerò il cuore degli Egiziani, ed essi v’entreranno, dietro a loro; ed io trarrò gloria da Faraone, da tutto il suo esercito, dai suoi carri e dai suoi cavalieri.
18 E gli Egiziani sapranno che io sono l’Eterno, quando avrò tratto gloria da Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri”.
19 Allora l’angelo di Dio, che precedeva il campo d’Israele, si mosse e andò a porsi alle loro spalle; parimente la colonna di nuvola si mosse dal loro fronte e si fermò alle loro spalle;
20 e venne a mettersi fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l’un campo non si accostò all’altro per tutta la notte.
21 Or Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero.
22 E i figliuoli d’Israele entrarono in mezzo al mare sull’asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
23 E gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli di Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro a loro in mezzo al mare.
24 E avvenne verso la vigilia del mattino, che l’Eterno, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, guardò verso il campo degli Egiziani, e lo mise in rotta.
25 E tolse le ruote dei loro carri, e ne rese l’avanzata pesante; in guisa che gli Egiziani dissero: “Fuggiamo d’innanzi ad Israele, perché l’Eterno combatte per loro contro gli Egiziani”.
26 E l’Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano sul mare, e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri”.
27 E Mosè stese la sua mano sul mare; e, sul far della mattina, il mare riprese la sua forza; e gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro; e l’Eterno precipitò gli Egiziani in mezzo al mare.
28 Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri, tutto l’esercito di Faraone ch’erano entrati nel mare dietro agl’Israeliti; e non ne scampò neppur uno.
29 Ma i figliuoli d’Israele camminarono sull’asciutto in mezzo al mare, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
30 Così, in quel giorno l’Eterno salvò Israele dalle mani degli Egiziani, e Israele vide sul lido del mare gli Egiziani morti.
31 E Israele vide la gran potenza che l’Eterno avea spiegata contro gli Egiziani; onde il popolo temé l’Eterno, e credette nell’Eterno e in Mosè suo servo.
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🔵 Introduzione
Esodo 14 descrive uno dei momenti più drammatici della storia biblica: il passaggio degli Israeliti attraverso il Mar Rosso diviso. Ciò che sembra una situazione senza uscita – il popolo intrappolato tra il mare e l’esercito egiziano – diventa il luogo dell’intervento straordinario di Dio. Il racconto evidenzia il contrasto tra la paura umana e la sovranità divina. Dio combatte per il Suo popolo, lo conduce oltre le acque – e sconfigge la potenza superiore dell’Egitto, non con le armi, ma con la Sua parola e il Suo potere.
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🟡 Commento
1. L’apparente vicolo cieco (versetti 1–9)
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La guida di Dio porta deliberatamente il popolo in una situazione senza via d’uscita – davanti al mare, con il nemico alle spalle.
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La decisione del faraone: Spinto dall’orgoglio e dalla perdita di controllo, raduna un potente esercito contro Israele.
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Lo scopo divino: Dio vuole glorificarsi nel faraone – il Suo intervento mostrerà che Egli è il Signore.
2. La paura del popolo e la promessa di Dio (versetti 10–14)
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La reazione di Israele: panico, lamentele, paura della morte. Dimenticano subito i miracoli ricevuti.
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Mosè risponde con fede: “Non temete… Il Signore combatterà per voi.”
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La pace di Dio: Devono restare fermi – Dio agisce quando l’uomo ha esaurito le sue forze.
3. Il comando di Dio e il miracolo (versetti 15–22)
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Dio dice a Mosè: “Perché gridi a me?” – Ora è il momento di agire.
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Il comando: Alza il bastone, stendi la mano – un gesto di autorità divina.
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Il miracolo: Il vento dell’est apre il mare durante la notte. Israele passa all’asciutto – l’acqua come mura ai lati.
4. La sconfitta degli Egiziani (versetti 23–28)
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Gli Egiziani inseguono: Accecati dall’orgoglio.
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L’intervento di Dio: Confusione, le ruote dei carri si bloccano, caos.
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La fine: Su ordine di Dio il mare si richiude. L’esercito del faraone è sommerso – nessuno sopravvive.
5. La fede di Israele (versetti 29–31)
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Israele è salvo: Le stesse acque che giudicano l’Egitto diventano salvezza per il popolo.
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La potenza di Dio si rivela: Il popolo riconosce chi è il loro Dio.
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Cresce la fiducia: Temono il Signore e credono – per la prima volta Mosè è riconosciuto come Suo servo.
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🟢 Riassunto
In Esodo 14 si rivela la signoria di Dio sulla natura, la storia e il potere umano. Israele si trova in una situazione senza via d’uscita – e assiste a un miracolo. L’intervento di Dio è salvezza ma anche giudizio. Il faraone, simbolo dell’arroganza umana, viene abbattuto. La fede del popolo cresce. Questo brano non è solo storia, ma anche un’immagine spirituale per ogni tempo: Dio apre una via dove non ce n’è alcuna.
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🔴 Messaggio per oggi
A volte Dio ci conduce intenzionalmente in situazioni che sembrano disperate – non per farci soffrire, ma per dirci: Io sono il Signore. Quando non vediamo alcuna via d’uscita, Egli ci invita a fidarci di Lui. Le nostre forze non bastano – ma Dio combatte per noi. Il mare che ci fa paura, per Sua potenza, diventa la via verso la libertà. La fede inizia proprio dove finiscono le soluzioni umane.
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💡 Spunto di riflessione
Dove ti trovi oggi – “tra l’Egitto e il mare”?
Ci sono situazioni nella tua vita in cui ti senti in trappola, senza via d’uscita? Forse è proprio lì che Dio vuole incontrarti.
E se, come Mosè, semplicemente tendessi la mano – con fede?
Sei disposto a restare in silenzio – e lasciare che Dio combatta per te?
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📆 15 – 21 Giugno 2025
📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 12
✨ Abramo in Canaan
📖 Leggi qui online
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🔵 Introduzione
Dopo il suo ritorno dall’Egitto, Abramo si stabilisce nuovamente in Canaan. Ricco di bestiame, argento e oro, diventa presto evidente che la vera prosperità richiede un atteggiamento altruista e una fiducia incrollabile nelle promesse di Dio. Abramo dimostra come la fede, la bontà e il timore di Dio non solo lo formino personalmente, ma influenzino anche il suo ambiente e l’intera sua eredità.
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🟡 Commento
1.Ritorno, separazione da Lot e altruismo umile
Genesi 13,2–12: Abramo torna a casa “molto ricco” e divide pacificamente la terra con Lot. Sebbene Dio gli abbia promesso tutta la regione, lascia a Lot la scelta (cfr. Gen 13,8–9). Lot sceglie la fertile valle del Giordano, trascurando i pericoli spirituali. Abramo si ritira umilmente a Hebron e vi costruisce un altare a Mamre.
2.Il patriarca come portatore di luce: testimonianza in Canaan
- Genesi 13,13–17: Nella sua semplice vita di pastore sull’altopiano, Abramo vive una fede concreta: ospitalità, conversazioni improntate al timore di Dio, fiducia nella protezione divina. La sua personalità esercita un’influenza innocente ma efficace sui principi pagani.
3.Guerra per salvare il nipote: giustizia e nobiltà
- Genesi 14,1–16: Dopo la cattura di Lot, Abramo parte con 318 servitori fedeli contro i potenti elamiti. Libera Lot e la sua famiglia senza cercare profitto dalla ricca preda (Gen 14,22–23). Le sue azioni dimostrano che la fede non è codardia e che la libertà conquistata con giustizia non deve servire all’interesse personale.
4.Alleanza con Dio: fede delle stelle e cerimonia sacrificale
- Genesi 15,1–21: Nonostante i dubbi angosciosi sulla promessa di un erede, Abramo mostra una fede profonda: guarda il cielo stellato e crede alla parola di Dio, che i suoi discendenti saranno numerosi (15,5–6). Durante il rito dell’alleanza, attraversa i sacrifici come segno di obbedienza incondizionata, mentre Dio appare come una fiamma tra le offerte (15,17–18).
5.Alleanza della circoncisione e cambio di nome
- Genesi 17,1–27: Dio rinnova e conferma l’alleanza, dona ad Abramo e Sara nuovi nomi (“Padre di molti popoli”, “Principessa”) e istituisce la circoncisione come segno eterno della fede (Romani 4,11).
6.Ospitalità e intercessione: dalla tenda alla preghiera
- Genesi 18,1–33: Nella querceta di Mamre, Abramo accoglie tre visitatori celesti con un’ospitalità esemplare (Ebrei 13,2). Viene a conoscenza del piano di Dio contro Sodoma e intercede coraggiosamente per i giusti (Gen 18,23–33), finché Dio promette di risparmiare la città se vi si trovano almeno dieci giusti.
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🟢 Sintesi
La vita di Abramo in Canaan mostra le molte sfaccettature della vera fede: generosità altruista (separazione da Lot), testimonianza convincente (vita da pastore), giustizia coraggiosa (liberazione di Lot), fede salda nell’alleanza (stelle e circoncisione), e intercessione appassionata (Sodoma). Più volte, testimonia che la benedizione e la chiamata di Dio richiedono una vita di umiltà, obbedienza e amore concreto.
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🔴 Messaggio per oggi
La generosità altruista genera pace e offre a Dio l’opportunità di benedire.
La testimonianza attraverso la condotta vale più delle parole.
I passi di fede – anche nel dubbio – conducono a nuove promesse.
L’alleanza familiare e comunitaria vive di segni visibili e obbedienza costante.
Intercessione e ospitalità riflettono un cuore che rispecchia l’amore di Dio.
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💬 Domanda di riflessione
- In quale ambito oggi posso, come Abramo, rinunciare altruisticamente a un mio diritto per costruire la pace?
- In quale “altopiano” delle mie abitudini risplendo come testimonianza biblica?
- Quali passi di fede – “contare le stelle” – posso osare, anche se le circostanze sembrano incerte?
- Come vivo ogni giorno l’ospitalità autentica e l’intercessione, come ha fatto Abramo?
