📅 20 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura biblica quotidiana
⚖️ Giudici 7 – La vittoria di Gedeone – La potenza di Dio nella debolezza umana
✨ Come Dio compie grandi cose attraverso pochi
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📜 Testo biblico – Giudici 7 (Riveduta 1927)
1 Ierubbaal dunque, vale a dire Gedeone, con tutta la gente ch’era con lui, levatosi la mattina di buon’ora, si accampò presso la sorgente di Harod. Il campo di Madian era al nord di quello di Gedeone, verso la collina di Moreh, nella valle.
2 E l’Eterno disse a Gedeone: “La gente che è teco è troppo numerosa perch’io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me, e dire: La mia mano è quella che m’ha salvato.
3 Or dunque fa’ proclamar questo, sì che il popolo l’oda: Chiunque ha paura, e trema, se ne torni indietro e s’allontani dal monte di Galaad”. E tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo, e ne rimasero diecimila.
4 L’Eterno disse a Gedeone: “La gente è ancora troppo numerosa; falla scendere all’acqua, e quivi io te ne farò la scelta. Quello del quale ti dirò: Questo vada teco andrà teco; e quello del quale ti dirò: Questo non vada teco non andrà”.
5 Gedeone fece dunque scender la gente all’acqua; e l’Eterno gli disse: “Tutti quelli che lambiranno l’acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da parte; così pure tutti quelli che, per bere, si metteranno in ginocchio”.
6 E il numero di quelli che lambirono l’acqua portandosela alla bocca nella mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bever l’acqua.
7 Allora l’Eterno disse a Gedeone: “Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l’acqua io vi libererò e darò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua”.
8 I trecento presero i viveri del popolo e le sue trombe; e Gedeone, rimandati tutti gli altri uomini d’Israele, ciascuno alla sua tenda, ritenne questi con sé. Or il campo di Madian era sotto quello di lui, nella valle.
9 In quella stessa notte, l’Eterno disse a Gedeone: “Lèvati, piomba sul campo, perché io te l’ho dato nelle mani.
10 Ma se hai paura di farlo, scendivi con Purah tuo servo,
11 e udrai quello che dicono; e, dopo questo, le tue mani saranno fortificate per piombar sul campo”. Egli dunque scese con Purah, suo servo, fino agli avamposti del campo.
12 Or i Madianiti, gli Amalekiti e tutti i figliuoli dell’oriente erano sparsi nella valle come una moltitudine di locuste, e i loro cammelli erano innumerevoli, come la rena ch’è sul lido del mare.
13 E come Gedeone vi giunse, ecco che un uomo raccontava un sogno al suo compagno, e gli diceva: “Io ho fatto un sogno; mi pareva che un pan tondo, d’orzo, rotolasse nel campo di Madian, giungesse alla tenda, la investisse, in modo da farla cadere, da rovesciarla, da lasciarla atterrata”.
14 E il suo compagno gli rispose e gli disse: “Questo non è altro che la spada di Gedeone, figliuolo di Joas, uomo d’Israele; nelle sue mani Iddio ha dato Madian e tutto il campo”.
15 Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, adorò Dio; poi tornò al campo d’Israele, e disse: “Levatevi, perché l’Eterno ha dato nelle vostre mani il campo di Madian!”
16 E divise i trecento uomini in tre schiere, consegno a tutti quanti delle trombe e delle brocche vuote con delle fiaccole entro le brocche;
17 e disse loro: “Guardate me, e fate come farò io; quando sarò giunto all’estremità del campo, come farò io, così farete voi;
18 e quando io con tutti quelli che son meco sonerò la tromba, anche voi darete nelle trombe intorno a tutto il campo, e direte: Per l’Eterno e per Gedeone!”
19 Gedeone e i cento uomini ch’eran con lui giunsero alla estremità del campo, al principio della vigilia di mezzanotte, nel mentre che si era appena data la muta alle sentinelle. Sonaron le trombe, e spezzaron le brocche che tenevano in mano.
20 Allora le tre schiere dettero nelle trombe, spezzaron le brocche; con la sinistra presero le fiaccole, e con la destra le trombe per sonare, e si misero a gridare: “La spada per l’Eterno e per Gedeone!”
21 Ognun di loro rimase al suo posto, intorno al campo; e tutto il campo si diè a correre, a gridare, a fuggire.
22 E mentre quelli sonavan le trecento trombe, l’Eterno fece volger la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto il campo. E il campo fuggì fino a Beth-Scittah, verso Tserera, sino all’orlo d’Abel-Meholah presso Tabbath.
23 Gl’Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti.
24 E Gedeone mandò de’ messi per tutta la contrada montuosa di Efraim a dire: “Scendete incontro ai Madianiti, e tagliate loro il passo delle acque fino a Beth-Barah, e i guadi del Giordano”. Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e s’impadronirono dei passi delle acque fino a Beth-Barah e dei guadi del Giordano.
25 E presero due principi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb al masso di Oreb, e Zeeb allo strettoio di Zeeb: inseguirono i Madianiti, e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall’altro lato del Giordano.
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🔵 Introduzione
In Giudici 7 vediamo come Dio concede a Gedeone una grande vittoria contro un esercito nemico imponente con solo 300 uomini. Questo capitolo non mette in risalto la forza umana o la strategia, ma la guida sovrana di Dio e la sua capacità di manifestare la sua potenza attraverso i deboli. Ci sfida a non confidare nella sicurezza esterna, ma in Dio.
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🟡 Commento
⬜ 1. La scelta di Dio e la riduzione dell’esercito (versetti 1–8)
Dio riduce l’esercito di Gedeone da 32.000 a 300 uomini – una scelta apparentemente illogica dal punto di vista militare.
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Perché? Perché Israele non possa vantarsi (v. 2).
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Come? Due prove: (1) La paura (v. 3), (2) Il modo di bere l’acqua (v. 5–6).
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Lezione: Dio non usa i più forti, ma i disponibili.
⬜ 2. Incoraggiamento divino attraverso un sogno (versetti 9–15)
Dio conosce le paure di Gedeone e gli dà un segno della sua potenza attraverso un sogno raccontato da un Madianita – interpretato come profezia della vittoria.
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Incoraggiamento: Dio rafforza il cuore di Gedeone prima della battaglia.
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Reazione: Gedeone adora Dio e agisce con decisione.
⬜ 3. La strategia: luce, suono e confusione (versetti 16–22)
I 300 uomini di Gedeone non ricevono armi ma:
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Trombe (simbolo della potenza di Dio)
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Torce (luce nascosta che viene rivelata)
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Boccali (vasi fragili – un’immagine di noi?)
Dio stesso crea panico e confusione nel campo nemico.
⬜ 4. La vittoria si estende (versetti 23–25)
Altri Israeliti si uniscono all’inseguimento dei nemici. Due principi vengono catturati e uccisi. La vittoria iniziata da Dio si diffonde attraverso il suo popolo.
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🟢 Riassunto
Dio sceglie Gedeone, riduce intenzionalmente la forza dell’esercito e concede comunque una vittoria potente. Il successo non deriva dalla forza umana, ma dalla fiducia, dall’obbedienza e dall’azione sovrana di Dio. Ciò che sembra uno svantaggio diventa il palcoscenico per la potenza divina.
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📢 Messaggio per noi oggi
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La forza di Dio si manifesta nella nostra debolezza.
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A volte Dio rimuove ciò su cui confidiamo (es. sicurezza, numeri, controllo) affinché possiamo fidarci completamente di Lui.
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Dio conosce le nostre paure – e vi risponde.
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Non ha bisogno di grandi numeri, ma di cuori consacrati.
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Le vie di Dio non sono le nostre – ma conducono allo scopo.
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💡 Spunto di riflessione
In quale area della tua vita fai affidamento su “grandi numeri” o sulla tua forza invece che sulla guida di Dio?
Quali “boccali” devono essere spezzati nella tua vita affinché la luce di Dio possa risplendere?
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📅 16 – 22 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura settimanale dello Spirito di Profezia
📘 Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 41
🔥 L’apostasia al Giordano | Avvertimento contro la caduta spirituale e la seduzione morale
🌐 Leggi online qui
🔵 Introduzione
Il popolo d’Israele si trovava alle porte della Terra Promessa. Dopo grandi vittorie e una guida divina evidente, la patria tanto attesa era a portata di mano. Ma proprio in quel momento di successo esteriore, di calma e di prosperità, si verificò una delle più gravi cadute spirituali della storia di Israele: la ribellione a Baal-Peor.
Questo capitolo mostra chiaramente come la seduzione morale, l’infedeltà spirituale e il mescolarsi col mondo abbiano separato il popolo di Dio dal suo Signore – e quali profonde lezioni spirituali contenga per noi oggi.
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🟡 Commento
🟪 1. L’ambiente di Sittim – Bellezza e pericolo
Israele era accampato in una fertile pianura tropicale lungo il Giordano. Benessere, bellezza e tranquillità rilassarono il popolo – ma anche lo disarmarono. Questa fase di riposo divenne una trappola spirituale.
🟪 2. La seduzione segreta delle madianite
Donne madianite entrarono silenziosamente nell’accampamento. Non cercavano amicizia, ma miravano a sedurre il popolo nel peccato. Sotto la maschera dell’armonia e della cultura, gli Israeliti furono trascinati nell’idolatria e nell’immoralità.
🟪 3. La festa in onore degli idoli – La strategia di Balaam
Balaam, che non era riuscito a maledire Israele, trovò un altro modo: condusse il popolo vicino alla tentazione. Musica, vino, feste e stimoli sensuali distrussero l’autocontrollo. Dalla caduta morale si passò all’idolatria.
🟪 4. L’epidemia mortale – Le conseguenze della caduta
Il collasso spirituale e morale ebbe effetti catastrofici:
– scoppiò una piaga che uccise decine di migliaia
– i capi della ribellione furono giustiziati
– il campo subì una purificazione drastica
🟪 5. Lo zelo di Fineas
Fineas agì con santa determinazione per fermare il giudizio.
Dio approvò la sua azione e gli concesse l’«alleanza di pace» – un sacerdozio eterno.
Il messaggio: lo zelo di Dio contro il peccato è espressione del suo amore per il popolo.
🟪 6. Il giudizio di Dio su Madian
Poiché Madian aveva deliberatamente spinto Israele al peccato, seguì un giudizio divino.
Lezione: chi induce altri a cadere porta una grande responsabilità davanti a Dio.
🟪 7. L’avvertimento senza tempo – dall’Antico Testamento alla fine dei tempi
Questo racconto non appartiene solo al passato. Paolo disse chiaramente:
«Ora queste cose avvennero come esempio… e sono state scritte per ammonire noi» (1 Corinzi 10:11).
Come allora:
– seduzione tramite piaceri
– mescolanza con valori mondani
– indifferenza morale
– gioco con la tentazione
portano ancora oggi all’allontanamento da Dio.
🟪 8. Il meccanismo spirituale della caduta
La caduta non avviene all’improvviso, ma:
– i pensieri si fanno impuri
– la vigilanza diminuisce
– la preghiera viene trascurata
– si diventa superficiali nei rapporti col mondo
– i piccoli compromessi si accumulano
– infine, l’uomo cade visibilmente nel peccato
🟪 9. La via d’uscita di Dio: purezza del cuore
La Bibbia invita a un cuore santificato e custodito:
– «Custodisci il tuo cuore» (Proverbi 4:23)
– «Cingete i lombi della vostra mente» (1 Pietro 1:13)
– «Tutto ciò che è vero… pensate a questo» (Filippesi 4:8)
– «Crea in me un cuore puro» (Salmo 51:12)
La vittoria sulla tentazione comincia nel cuore, non nel comportamento.
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🟢 Riassunto
La caduta presso il Giordano mostra che il nemico più pericoloso del popolo di Dio non è esterno, ma la sua vulnerabilità interiore. Israele non cadde in guerra, ma per corruzione morale e negligenza spirituale. La strada verso il peccato fu graduale, portò alla dissolutezza pubblica e si concluse con un giudizio severo. Ma Dio offre purezza, rinnovamento e protezione a chi rimane vigilante e custodisce la sua Parola nel cuore.
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📢 Messaggio per noi oggi
Dal punto di vista spirituale, anche noi siamo oggi vicini al “Canaan celeste” quanto lo era Israele. Proprio per questo il pericolo è grande: nella fase finale della storia, possiamo cadere per comodità, mondanità o tentazioni morali. Satana usa le stesse armi di allora:
– stimoli sensuali
– ricerca del piacere
– mescolanza con valori empî
– abbandono della preghiera
– compromessi nel pensiero
Dio ci chiama quindi a:
vigilanza, purezza di cuore, separazione dalle influenze distruttive e profonda comunione con la sua Parola.
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💬 Spunto di riflessione
Quali sono i miei «momenti di Sittim» – tempi di pace o autocompiacimento in cui sono particolarmente vulnerabile alla tentazione?
E come posso custodire il mio cuore prima che piccoli compromessi portino a grandi peccati?
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📅 16 – 22 novembre 2025
📚 CREDI AI SUOI PROFETI
📖 Lettura settimanale dello Spirito di Profezia
📘 Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 42
🔥 La ricapitolazione della legge | Le ultime esortazioni di Mosè e il permanente appello di Dio all’ubbidienza
🌐 Leggi online qui
🔵 Introduzione
Poco prima dell’ingresso nella Terra Promessa, Mosè raduna il popolo d’Israele un’ultima volta. Egli sa che il suo tempo come guida sta per finire – e che lui stesso non entrerà in Canaan. Ma prima di andarsene, ripete la legge di Dio e ricorda la grande responsabilità che nasce dal patto con Dio. Con un appello appassionato e lungimirante, chiama il popolo alla fedeltà, all’ubbidienza e alla scelta per la vita.
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🟡 Commento
🟪 1. L’addio di Mosè – umiltà e preoccupazione
Mosè chiede a Dio di poter entrare nel paese – ma Dio non glielo permette. Mosè accetta il giudizio divino e non pensa a se stesso, ma al popolo. Chiede un successore – e Dio sceglie Giosuè.
🟪 2. La chiamata di Giosuè – un leader spirituale viene nominato
Dio sceglie Giosuè, «un uomo in cui è lo Spirito» (Numeri 27:18). Mosè gli conferisce autorità con l’imposizione delle mani davanti a tutto il popolo. Questo mostra che la vera guida non nasce da ambizione umana, ma da una chiamata divina.
🟪 3. Perché la legge doveva essere ripetuta
La nuova generazione era giovane al tempo del Sinai. Doveva ascoltare di nuovo la legge di Dio per comprendere che l’ubbidienza è la base del benedizione, della sicurezza e della comunione con Dio. La ripetizione mirava a toccare di nuovo cuore e coscienza.
🟪 4. Ricordo della guida e della grazia di Dio
Mosè ricorda a Israele:
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la liberazione dall’Egitto
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i miracoli nel deserto
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il dono della legge
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la vicinanza di Dio
Mostra che nessun altro popolo fu mai così amato, guidato e benedetto.
🟪 5. Israele – scelto per amore, non per merito
«Non perché eravate più numerosi… ma perché vi ha amati» (Deut. 7:7-9). Il patto si basa sulla fedeltà e sulla grazia di Dio – non sulla forza umana. Questa verità protegge da orgoglio e autosufficienza.
🟪 6. La Terra Promessa – dono e responsabilità allo stesso tempo
Mosè descrive il paese: fertile, bello, curato da Dio. Ma subito arriva l’avvertimento: quando sarete sazi, non dimenticate il Signore (Deut. 6:10-12). Il benessere può diventare un pericolo quando rende spiritualmente sonnolenti.
🟪 7. Benedizione e maledizione – la scelta della vita
Il capitolo 28 contiene due lunghe liste:
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Benedizioni per l’ubbidienza: abbondanza, protezione, successo
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Maledizioni per la disubbidienza: miseria, dispersione, giudizio
Questi avvertimenti si adempirono tragicamente nella storia d’Israele, anche nella distruzione di Gerusalemme da parte di Roma.
🟪 8. L’appello solenne: Scegli la vita!
«Io ho posto davanti a te la vita e la morte, la benedizione e la maledizione… Scegli dunque la vita» (Deut. 30:19).
Dio non costringe – invita.
L’ubbidienza non è un dovere esteriore, ma una scelta d’amore per Dio.
🟪 9. Il Cantico di Mosè – memoria in forma poetica
Per imprimere tutto nella mente, Mosè compone un canto. Narra le opere di Dio e richiama alla fedeltà. Il popolo deve impararlo a memoria e trasmetterlo alle generazioni future – affinché la verità di Dio raggiunga il cuore.
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🟢 Riassunto
Il capitolo 42 rappresenta l’ultimo grande discorso di Mosè prima della sua morte. Egli ripete la legge, chiama il popolo alla decisione e trasferisce la leadership a Giosuè. Il cuore del suo messaggio: Israele è stato scelto per grazia – ora deve rispondere con ubbidienza e amore. Benedizione e maledizione sono davanti a loro. La scelta è loro.
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📢 Messaggio per noi oggi
Anche noi siamo spiritualmente alle porte della «Terra Promessa» – il ritorno di Gesù.
La legge di Dio rimane il modello per la nostra vita. La scelta tra vita e morte, ubbidienza o cammino proprio, si presenta ogni giorno.
Benessere, routine e indifferenza spirituale sono oggi gli stessi pericoli di allora.
L’appello di Dio per noi è:
– Scegli la vita.
– Attieniti alla Parola.
– Insegnala ai tuoi figli.
– Vivi con Dio – e per Dio.
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💬 Spunto di riflessione
➡️ Cosa guida le mie decisioni quotidiane – comodità o ubbidienza?
➡️ La legge di Dio è viva nel mio cuore – o solo un dovere?
➡️ Da cosa vedono gli altri che ho scelto la vita con Dio?
➡️ Come posso trasmettere l’eredità spirituale alla prossima generazione?


