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Serie IL LIBRO DI GIOSUÈ con il Pastore Mark Finley
Lezione 5.Dio combatte per voi
Una lezione sulla giustizia, sul giudizio e sulla speranza
La lezione 5 pone una domanda difficile ma essenziale: perchĂŠ Dio ha ordinato guerre nell’Antico Testamento, in particolare contro i Cananei? Per comprendere questa tematica, dobbiamo considerare il carattere di Dio come Giudice santo, paziente e giusto. La Bibbia mostra che gli interventi di Dio non sono mai stati arbitrari o crudeli, ma parte di un piano piĂš ampio per combattere il male e proteggere il Suo popolo. Eppure, la via del pentimento è rimasta aperta — anche per i nemici d’Israele. Questa lezione ci aiuta a interpretare le azioni di Dio alla luce della Sua giustizia e del Suo amore. Allo stesso tempo, ci mostra che l’obiettivo finale di Dio va oltre la guerra: la pace attraverso il Messia promesso.
Contenuto:
5.1 L’iniquità dei Cananei

La giustizia e la pazienza di Dio nel trattare con i Cananei
I testi biblici mostrano che la decisione di Dio di dare la terra di Canaan a Israele non è stata un atto arbitrario, ma parte di un piano giusto e a lungo termine. I Cananei hanno vissuto per generazioni in una profonda corruzione morale e spirituale, compresi sacrifici di bambini e pratiche occulte. Eppure, Dio ha concesso loro un lungo tempo di grazia — oltre 400 anni (cfr. Genesi 15:16) — per pentirsi. Scoperte archeologiche e fonti storiche confermano la gravità delle loro colpe. Solo quando la loro colpa fu completa e non mostrarono pentimento, Dio intervenne. La conquista di Canaan da parte di Israele fu dunque un giudizio su una cultura impenitente, non un’ingiusta espulsione.
5.2 Il Giudice supremo
Dio – Il giusto giudice di tutte le nazioni
I versetti citati rivelano che Dio è un giudice giusto e imparziale, che agisce sempre in accordo con il Suo carattere santo e perfetto. Egli non giudica arbitrariamente, ma con pazienza, verità e giustizia. In quanto Giudice, Dio non può ignorare il peccato per sempre — né tra i Cananei né in Israele. Il Suo ruolo giudiziario ci aiuta a comprendere la guerra divina non come un atto di crudeltà, ma come conseguenza finale nella lotta contro il male. L’obiettivo di Dio non è mai la violenza in sé, ma la restaurazione dell’ordine, della giustizia e della pace. Questa prospettiva rivela un Dio che combatte l’ingiustizia — per amore della Sua creazione e in fedeltà al Suo carattere.
5.3 Esproprio o annientamento?
Espulsione, non sterminio – Il vero scopo della guerra santa
I testi biblici comparati mostrano che il piano originale di Dio non era la distruzione totale dei Cananei, ma la loro espulsione e l’eliminazione delle loro pratiche religiose pagane. L’obiettivo era distruggere gli altari e i luoghi di culto idolatrici, per preservare la purezza della fede di Israele. Solo quando gli abitanti si opponevano consapevolmente alla volontĂ  di Dio e si rifugiavano nelle cittĂ  fortificate, la distruzione totale si rendeva necessaria. Anche durante la conquista, Dio offriva vie di salvezza — come nel caso di Raab. L’annientamento non era quindi lo scopo, ma la conseguenza della ribellione contro la giustizia divina. Anche nella vita personale, Dio ci chiama a rimuovere le influenze distruttive che ci separano da Lui.
5.4 Libera scelta
Libero arbitrio nel giudizio divino – Tra vita e anatema
Le leggi di guerra in Deuteronomio mostrano chiaramente che il giudizio di Dio sulle nazioni non era arbitrario, ma basato sulla loro ribellione consapevole contro di Lui. Anche nel contesto della guerra santa, la possibilità di pentirsi rimaneva — come dimostrano gli esempi di Raab e dei Gabaoniti. L’ḥerem (anatema) riguardava solo coloro che si opponevano attivamente e ostinatamente alla volontà di Dio. Allo stesso modo, anche Israele poteva cadere sotto l’anatema se abbandonava i comandamenti divini (cfr. Deut. 13). Questo dimostra che il libero arbitrio è sempre stato centrale nel rapporto con Dio — nessuno è salvato o condannato automaticamente. Le nostre scelte attuali per o contro Dio hanno conseguenze eterne, perché nel combattimento spirituale non esiste neutralità.
5.5 Il Principe della pace
Il Principe della Pace – Il piano finale di Dio è la pace eterna
I profeti dell’Antico Testamento presentano un quadro chiaro: il piano finale di Dio per il Suo popolo non è una guerra infinita, ma un regno eterno di pace sotto il Messia, il Principe della Pace. In Isaia e Michea troviamo visioni di un mondo senza violenza, dove regnano giustizia, guarigione e armonia. Il racconto in 2 Re 6 mostra che, anche di fronte al nemico, la via di Dio è quella della misericordia e della pace. Eliseo non agì per vendetta, ma rivelò la vera natura di Dio — la pace al posto della ritorsione. Questo dimostra che la guerra non è mai stata il fine di Dio, ma solo un mezzo temporaneo nella lotta contro il male. Oggi la nostra missione è essere portatori di pace — riflesso di ciò che Dio ha sempre desiderato per l’umanità.
5.6 Riassunto
Dio combatte – Ma per giustizia e pace
La lezione 5 mette in luce il ruolo di Dio come combattente nell’Antico Testamento, nel contesto della giustizia divina — non della crudeltà umana. La conquista di Canaan fu l’espressione di un giudizio su una cultura profondamente corrotta, non un atto di nazionalismo o ricerca di potere. Lo scopo di Dio non era la distruzione, ma la rimozione delle pratiche empie — lasciando sempre spazio al pentimento per chiunque si volgesse a Lui. In quanto giudice giusto, Dio agisce senza favoritismi e si aspetta fedeltà anche da Israele — altrimenti anch’esso sarebbe stato giudicato. Nonostante il contesto di guerra, la Bibbia ci mostra un futuro di pace sotto il regno del Messia, il Principe della Pace. Il piano finale di Dio non è la guerra, ma la restaurazione della giustizia, della riconciliazione e della pace eterna.
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