7 minuti 3 mesi

Serie IL LIBRO DELL’ESODO con il Pastore Mark Finley
Lezione 12. « Fammi vedere la tua gloria! »
Il desiderio della vicinanza di Dio
Mosè aveva già vissuto molte esperienze straordinarie con Dio, ma il suo cuore desiderava di più.
Non voleva soltanto servire Dio, ma conoscerlo davvero, comprendere la sua natura e vivere in intima comunione con Lui.
Nel mezzo della delusione e della lotta spirituale, Mosè chiese il dono più grande: « Fammi vedere la tua gloria! »
Questa richiesta rivela un profondo desiderio della presenza di Dio e mostra che la vera maturità spirituale è sempre accompagnata da un desiderio crescente di Lui.
In questa lezione scopriamo come Dio si rivela – non attraverso segni spettacolari, ma nella bellezza del suo carattere.
Chi contempla la gloria di Dio viene trasformato e comincia a rifletterla nella propria vita.
Contenuto:
12.1 La tenda di convegno
Un luogo di vicinanza – Dove Dio parla con l’uomo
La tenda del convegno era un segno visibile del fatto che Dio, nonostante l’apostasia del popolo, desiderava ancora essere vicino a loro.
Essa si trovava fuori dall’accampamento – un luogo di separazione, ma anche di profonda comunione.
Mosè incontrava Dio lì come un amico parla con un amico – una straordinaria testimonianza di fiducia e intimità.
Questo rapporto non era a senso unico: Mosè cercava attivamente la presenza di Dio, e Dio rispondeva.
Il tempo che Mosè trascorreva con Dio nella tenda lo trasformava, esteriormente e interiormente.
Anche per noi la crescita spirituale diventa possibile quando cerchiamo consapevolmente e con costanza la presenza di Dio.
12.2 Fammi conoscere le tue vie
Conoscere Dio – non solo sapere di Lui
Mosè aveva già visto grandi miracoli e aveva trascorso molto tempo con Dio, ma comprese che la sua conoscenza di Lui era ancora incompleta.
Con profonda umiltà pregò: « Fammi conoscere le tue vie, affinché io ti conosca ».
Questo desiderio non nasceva da curiosità intellettuale, ma da una sete sincera di relazione autentica.
Mosè sapeva che solo la presenza di Dio che lo guidava poteva permettergli di compiere la sua missione.
Dio rispose con grazia e con la promessa di accompagnarlo.
Questa scena ci insegna che la maturità spirituale non consiste nel sapere tutto, ma nel cercare sempre più profondamente di conoscere il cuore di Dio.
12.3 « Fammi vedere la tua gloria! »
Riconoscere la natura di Dio – la sua bontà è la sua gloria
La richiesta di Mosè di vedere la gloria di Dio nasceva da un desiderio profondo non solo di servirlo, ma di conoscerlo veramente.
Dio esaudì questa preghiera non con una dimostrazione travolgente di potenza, ma rivelando a Mosè la sua bontà – poiché questa è la sua vera essenza.
Così Dio mostrò che la sua gloria si manifesta nella sua pazienza, nella sua grazia e nel suo amore verso gli uomini imperfetti.
Questa bontà divina trasforma i cuori e conduce al pentimento.
Quando riconosciamo il carattere di Dio – rivelato in modo supremo sulla croce di Cristo – veniamo trasformati a nostra volta.
Anche noi diventiamo specchi della sua gloria – nella vita quotidiana, nel carattere e nel modo in cui trattiamo gli altri.
12.4 L’autorivelazione di Dio
Il nome del SIGNORE – Chi è veramente Dio
In Esodo 34 Dio rivelò a Mosè la sua vera natura – non sotto forma di immagine, ma attraverso parole che descrivevano la sua identità.
Egli si definisce misericordioso, compassionevole, lento all’ira, ricco di bontà e di verità – un’autodescrizione che diventa il cuore del messaggio biblico.
Questa scena è come il “Giovanni 3:16” dell’Antico Testamento, perché mostra che la gloria di Dio risiede nel suo carattere, non solo nella sua potenza.
Mosè rispose con adorazione, poiché la vera conoscenza di Dio porta sempre alla lode.
In quel momento Dio rinnovò anche la sua alleanza con il popolo e promise di compiere ancora meraviglie in mezzo a loro – a condizione che gli rimanessero fedeli.
Questa rivelazione ci invita a conoscere più profondamente il carattere di Dio e a rispondere con amore e obbedienza.
12.5 Il volto raggiante di Mosè
Trasformato dalla presenza di Dio
Lo splendore sul volto di Mosè era un segno visibile della trasformazione interiore prodotta dal suo incontro profondo con la bontà e la natura di Dio.
Non era soltanto la vicinanza fisica a Dio, ma la comprensione e l’accoglienza del suo carattere che causarono questo cambiamento.
Mosè stesso non sapeva di irradiare luce – la vera maturità spirituale spesso si manifesta con umiltà e inconsapevolezza di sé.
Il suo volto luminoso divenne uno specchio della gloria di Dio e una testimonianza per il popolo.
Anche noi possiamo essere trasformati quando apriamo il nostro cuore e fissiamo lo sguardo su Cristo, come scrive Paolo in 2 Corinzi 3:18.
La gloria che ci trasforma comincia con il riconoscimento dell’amore di Dio – e conduce a una vita che lo riflette.
12.6 Riassunto
Conoscere Dio – e lasciarsi trasformare da Lui
La lezione 12 mostra il profondo cammino spirituale di Mosè, che, nonostante tutte le sue esperienze con Dio, desiderava una relazione ancora più intima con Lui.
La sua richiesta: « Fammi vedere la tua gloria » nasceva dal desiderio di comprendere più profondamente la natura di Dio.
Dio rispose rivelando a Mosè non solo la sua potenza, ma soprattutto la sua bontà, la sua grazia e la sua fedeltà – il vero cuore della sua gloria.
Questo incontro trasformò Mosè così profondamente che il suo volto cominciò a risplendere – segno visibile della trasformazione interiore prodotta dalla presenza di Dio.
Anche noi siamo trasformati quando cerchiamo Dio non solo con la mente, ma con il cuore.
Questa lezione ci invita a cercare la vicinanza di Dio, contemplare il suo carattere e lasciarci plasmare da Lui.
Ecco le istruzioni per attivare i sottotitoli in italiano: Vai al menu ‘Sottotitoli’ nel lettore video, poi seleziona ‘Impostazioni’ e attiva l’opzione ‘Traduzione automatica’. Infine, seleziona la lingua desiderata, in questo caso l’italiano.

Visited 1 times, 1 visit(s) today