Serie IL LIBRO DI GIOSUĂ con il Pastore Mark Finley
đ Lezione 12. Dio è fedele!
Dio rimane fedele â la nostra fedeltĂ si mostra nel rimanere attaccati a Lui
⨠Introduzione
Questa lezione sottolinea il messaggio centrale del libro di Giosuè: Dio mantiene ciò che promette â in modo perfetto e affidabile. Lâadempimento delle sue promesse a Israele è un segno visibile della sua fedeltĂ al patto. Ma questa fedeltĂ richiede anche una risposta: obbedienza, amore e un aggrapparsi consapevole a Dio. Le esortazioni incisive di Giosuè mostrano che la battaglia piĂš grande non è esteriore, ma spirituale â nella lealtĂ verso Dio. Lâira di Dio non è arbitraria, ma espressione della sua santitĂ di fronte al peccato. Chi si aggrappa a Dio nellâamore sperimenterĂ la sua benedizione anche in futuro.
Contenuto:
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12.1 Tutto si è compiuto
Le promesse di Dio non sono vaghe â si realizzano pienamente
Il libro di Giosuè descrive in 21:43â45 unâimmagine potente dellâassoluta fedeltĂ di Dio: nemmeno una delle sue promesse è rimasta inadempiuta. Questi versetti mostrano che le promesse di Dio non sono speranze vaghe, ma realtĂ affidabili. Ciò che Dio aveva promesso al suo popolo â la terra, la vittoria, la pace â lo ha compiuto completamente. Allo stesso modo, anche oggi possiamo confidare nella sua fedeltĂ riguardo alla nostra salvezza: Egli mantiene la parola, anche quando noi siamo deboli o infedeli (2 Tim 2:11â13). La fedeltĂ di Dio ci dĂ speranza e sicurezza â per oggi e per il futuro. La sua parola rimane salda, indipendentemente dalla prestazione umana.
đž 12.2 Un segno di provvidenza
Le vittorie passate sono segni di Dio â la vittoria futura resta una questione di fiducia
La fedeltĂ di Dio non si vede solo nellâadempimento delle sue promesse, ma anche nella sua continua cura e guida. Il discorso di Giosuè ricorda a Israele che la vittoria ottenuta fino a quel momento era opera di Dio â non merito umano. Ma la terra promessa non è garantita automaticamente: il possesso va custodito tramite obbedienza e fiducia in Dio. Allo stesso modo, la nostra vittoria spirituale non poggia sulla nostra forza, ma su ciò che Cristo ha giĂ compiuto (Colossesi 2:15). La fede è una decisione quotidiana di affidarsi allâaiuto di Dio per affrontare le battaglie spirituali. Per questo, lâobbedienza spirituale rimane espressione di una dipendenza viva dalla provvidenza di Dio.
âď¸ 12.3 Confini chiari
La chiarezza spirituale richiede confini chiari
Giosuè ricorda a Israele che il vero combattimento è spirituale: si tratta di fedeltĂ alla Parola di Dio, non di nemici esterni. Il pericolo piĂš grande non è lâattacco dallâesterno, ma lâinflusso graduale di valori estranei e di idoli. Perciò Giosuè avverte con forza contro legami pericolosi, soprattutto quelli che potrebbero condurre allâidolatria. Chiama il popolo a restare spiritualmente vigile e a prendere le distanze in modo netto da influenze distruttive. Questo avvertimento vale anche oggi: i cristiani sono chiamati a vivere nel mondo, ma senza lasciarsi plasmare da esso. La vera forza spirituale si manifesta in una separazione consapevole e in un orientamento costante alla Parola di Dio.
đĽ 12.4 Lâira di Dio
Lâira di Dio è lâaltra faccia del suo amore santo
Giosuè 23:15â16 rende chiaro: cosĂŹ come le promesse di Dio si sono adempiute, altrettanto certamente Egli compirĂ i suoi avvertimenti se il patto verrĂ infranto. Lâira di Dio non è un sentimento incontrollato, ma lâespressione della sua santitĂ e giustizia di fronte al peccato. Proprio perchĂŠ Dio è amore, non può tollerare il male â la sua ira si rivolge contro tutto ciò che distrugge, profana e separa. Israele aveva la libertĂ di scegliere, ma ogni decisione portava conseguenze. Anche oggi, lâira di Dio ci ricorda quanto sia serio il peccato â e quanto sia profondo il suo amore, che in Cristo apre la via della riconciliazione. Chi rifiuta la grazia di Dio sceglie allo stesso tempo contro la sua pazienza salvifica.
â¤ď¸ 12.5 Restate attaccati a Dio
La vera fedeltĂ nasce da una relazione dâamore con Dio
Giosuè non chiama Israele solo allâobbedienza, ma a un legame profondo e personale con Dio â come in una relazione matrimoniale. Questo âaggrapparsiâ non è una fredda osservanza di regole, ma lâespressione di amore consapevole, fedeltĂ e lealtĂ . Lâamore verso Dio può essere comandato perchĂŠ nasce da una decisione: aprirsi al suo carattere e fidarsi di Lui. Un amore cosĂŹ protegge dallâidolatria e mantiene viva la fede. Lâesortazione di Giosuè è attuale anche oggi: la vera vita spirituale nasce dalla relazione con Dio, non da una costrizione esterna. Chi ama Dio si aggrapperĂ a Lui volontariamente â nonostante ogni tentazione.
đ 12.6 Riassunto
La fedeltĂ di Dio è certa â la nostra risposta decide
Il libro di Giosuè mostra con forza che Dio ha adempiuto tutte le sue promesse â nulla è mancato. Lâassegnazione della terra, la vittoria sui nemici e la pace ricevuta sono prove della sua fedeltĂ e grazia. Ma il successo dâIsraele non è mai stato il risultato della propria forza, bensĂŹ solo dellâagire di Dio. Perciò Giosuè esorta il popolo a restare fedele a Dio per amore e a separarsi chiaramente dalle influenze estranee. La fedeltĂ di Dio è affidabile â nella benedizione come nel giudizio â e richiede una risposta consapevole di fede. Anche oggi vale: chi si aggrappa a Dio sperimenterĂ il suo aiuto, la sua grazia e la sua guida.
âšď¸ Info:
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