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13 luglio 2025
π LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
β¨ Esodo 38 β Artigianato sacro β realizzato dagli uomini per Dio
βΊ Una consacrazione visibile per un Dio invisibile
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π Testo biblico β Esodo 38 (Riveduta 1927)
1 Poi fece lβaltare degli olocausti, di legno dβacacia; la sua lunghezza era di cinque cubiti; e la sua larghezza di cinque cubiti; era quadro, e avea unβaltezza di tre cubiti.
2 E ai quattro angoli gli fece dei corni, che spuntavano da esso, e lo rivesti di rame.
3 Fece pure tutti gli utensili dellβaltare: i vasi per le ceneri, le palette, i bacini, i forchettoni, i bracieri; tutti i suoi utensili fece di rame.
4 E fece per lβaltare una gratella di rame in forma di rete, sotto la cornice, nella parte inferiore; in modo che la rete raggiungeva la metΓ dellβaltezza dellβaltare.
5 E fuse quattro anelli per i quattro angoli della gratella di rame, per farvi passare le stanghe.
6 Poi fece le stanghe di legno dβacacia, e le rivestΓ¬ di rame.
7 E fece passare le stanghe per gli anelli, ai lati dellβaltare le quali dovean servire a portarlo; e lo fece di tavole, vuoto.
8 Poi fece la conca di rame e la sua base di rame, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio allβingresso della tenda di convegno.
9 Poi fece il cortile; dal lato meridionale, cβerano, per formare il cortile, cento cubiti di cortine di lino fino ritorto,
10 con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano dβargento.
11 Dal lato di settentrione, cβerano cento cubiti di cortine con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano dβargento.
12 Dal lato dβoccidente, cβerano cinquanta cubiti di cortine con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; i chiodi e le aste delle colonne erano dβargento.
13 E sul davanti, dal lato orientale, cβerano cinquanta cubiti:
14 da uno dei lati dellβingresso cβerano quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi;
15 e dallβaltro lato (tanto di qua quanto di lΓ dallβingresso del cortile) cβerano quindici cubiti di cortine, con le loro tre colonne e le loro tre basi.
16 Tutte le cortine formanti il recinto del cortile erano di lino fino ritorto;
17 e le basi per le colonne eran di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano dβargento, e i capitelli delle colonne eran rivestiti dβargento, e tutte le colonne del cortile eran congiunte con delle aste dβargento.
18 La portiera per lβingresso del cortile era in lavoro di ricamo, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti, unβaltezza di cinque cubiti, corrispondente alla larghezza delle cortine del cortile.
19 Le colonne erano quattro, e quattro le loro basi, di rame; i loro chiodi eran dβargento, e i loro capitelli e le loro aste eran rivestiti dβargento.
20 Tutti i piuoli del tabernacolo e dei recinto del cortile erano di rame.
21 Questi sono i conti del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza, che furon fatti per ordine di MosΓ¨, per cura dei Leviti, sotto la direzione dβIthamar, figliuolo del sacerdote Aaronne.
22 Betsaleel, figliuolo dβUri, figliuolo di Hur, della tribΓΉ di Giuda, fece tutto quello che lβEterno aveva ordinato a MosΓ¨,
23 avendo con sΓ© Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribΓΉ di Dan, scultore, disegnatore, e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino.
24 Tutto lβoro che fu impiegato nellβopera per tutti i lavori del santuario, oro delle offerte, fu ventinove talenti e settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario.
25 E lβargento di quelli della raunanza deβ quali si fece il censimento, fu cento talenti e mille settecento settantacinque sicli, secondo il siclo del santuario:
26 un beka a testa, vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ogni uomo compreso nel censimento, dallβetΓ di venti anni in su: cioΓ¨, per seicento tremila cinquecento cinquanta uomini.
27 I cento talenti dβargento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base.
28 E coi mille settecento settantacinque sicli si fecero dei chiodi per le colonne, si rivestirono i capitelli, e si fecero le aste delle colonne.
29 Il rame delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemila quattrocento sicli.
30 E con questi si fecero le basi dellβingresso della tenda di convegno, lβaltare di rame con la sua gratella di rame, e tutti gli utensili dellβaltare,
31 le basi del cortile tuttβallβintorno, le basi dellβingresso del cortile, tutti i piuoli del tabernacolo e tutti i piuoli del recinto del cortile.
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π΅ Introduzione
Nel capitolo 38 del libro dellβEsodo troviamo una descrizione dettagliata del cortile esterno e degli oggetti utilizzati per il servizio del santuario. A prima vista puΓ² sembrare un semplice piano di costruzione o un inventario di materiali, ma se lo osserviamo con attenzione, rivela profondi principi spirituali: obbedienza, consacrazione, purezza e la bellezza dellβordine nel servizio a Dio. Ogni numero, ogni materiale, ogni forma ha un significato β non solo per allora, ma anche per oggi.
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π‘ Commento
1. Lβaltare degli olocausti e i suoi utensili (vv. 1β7)
Lβaltare era fatto di legno di acacia e rivestito di bronzo β resistente, ignifugo, duraturo. Era il luogo in cui si offriva il sacrificio per il peccato. Le corna simboleggiavano forza e protezione. Tutti gli utensili β palette, forchette, bacini β erano necessari per il servizio sacrificale.
π Significato: Lβaltare era la prima cosa che si vedeva entrando nel santuario. Era lβinizio dellβincontro con Dio β attraverso il sacrificio.
2. La conca fatta con specchi (v. 8)
La conca per le abluzioni era realizzata con gli specchi donati dalle donne β unβimmagine potente: la vanitΓ veniva offerta per rendere possibile la purificazione.
π Significato: La purificazione precede il servizio. Prima di servire, i sacerdoti lavavano mani e piedi. Anche noi siamo chiamati alla purezza spirituale.
3. Il cortile e le sue misure (vv. 9β20)
Il cortile era ordinato, simmetrico, ben strutturato. Colonne, teli, ganci β tutto aveva una misura, una forma, un colore e un significato. Le entrate erano ornate di porpora e scarlatto β colori di dignitΓ e sacrificio.
π Significato: La presenza di Dio Γ¨ santa. Lβordine e la bellezza del cortile invitavano allβadorazione β ma anche al rispetto reverente.
4. Il resoconto dei materiali (vv. 21β31)
Oro, argento e bronzo erano elencati con precisione. Ogni unitΓ di peso era contata. Bezaleel e Oholiab furono incaricati β non solo per le loro capacitΓ , ma per la loro obbedienza alle istruzioni di Dio.
π Significato: Dio Γ¨ un Dio dβordine. Ogni contributo era riconosciuto. Ogni dono aveva un ruolo nellβopera di Dio.
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π’ Riassunto
Esodo 38 mostra come un lavoro artigianale preciso e devoto possa trasformarsi in uno spazio sacro. Alcuni offrivano doni, altri modellavano gli oggetti, altri ancora servivano nel santuario. Tutto aveva uno scopo: manifestare la gloria di Dio e preparare la via per lβuomo verso di Lui.
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π’ Messaggio per noi oggi
Anche oggi Dio sta costruendo un santuario β non fatto di legno, bronzo o argento, ma di persone (cfr. 1 Corinzi 3:16). Ognuno di noi Γ¨ un “mattone vivente” nella casa spirituale di Dio. I nostri doni, il nostro tempo, la nostra purezza, la nostra obbedienza β tutto Γ¨ necessario nel servizio al Dio vivente.
Dio vede ogni “grammo” del tuo cuore.
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π‘ Spunto di riflessione
In cosa assomiglio alle donne che hanno offerto i loro specchi β sono pronto/a a rinunciare alla vanitΓ per la purezza?
Sto contribuendo allβopera di Dio β con dedizione, obbedienza e precisione?
La mia vita quotidiana dimostra che sono un βcortile viventeβ per la presenza di Dio?
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π 13 – 19 luglio 2025
π LETTURA SETTIMANALE β LO SPIRITO DI PROFEZIA
π Ellen White | Patriarchi e Profeti β Capitolo 17
β¨ Lβesilio di Giacobbe
π Leggi online qui
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π΅ Introduzione
Giacobbe non lascia la sua casa come un eroe, ma come un fuggitivo. Non a causa di nemici esterni, ma a causa di una colpa interiore. Ed Γ¨ proprio su questo cammino β pieno di paura, incertezza e dubbi β che la fedeltΓ di Dio si rivela in modo meraviglioso. Il capitolo 17 del libro Patriarchi e Profeti descrive in modo impressionante come Dio, nonostante la colpa e la fuga, non solo perdoni il suo servo, ma lo usi per adempiere le sue promesse.
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π‘ Commento
π 1. Giacobbe fugge β solo, impaurito e spezzato
Giacobbe lascia la casa paterna per paura dellβira di EsaΓΉ.
Γ pieno di rimorso e senso di colpa, si sente abbandonato β dalla famiglia, e forse anche da Dio.
In questa solitudine, comincia a pregare sinceramente. La sua preghiera non Γ¨ arrogante, ma umile e disperata.
π 2. Il cielo si apre β la scala celeste (Genesi 28)
In un sogno, Giacobbe vede una scala che collega il cielo e la terra.
Gli angeli salgono e scendono β simbolo del servizio divino verso di noi.
Dio stesso si trova in cima alla scala e ripete a Giacobbe la promessa fatta ad Abramo.
Giacobbe riceve non solo incoraggiamento, ma anche una promessa:
«Io sono con te⦠non ti abbandonerò.»
π 3. Giacobbe si sveglia β da peccatore ad adoratore
Giacobbe riconosce: Β«Il Signore Γ¨ in questo luogo, e io non lo sapevo!Β»
Erige una pietra come memoriale, chiama il luogo Betel (Β«Casa di DioΒ») e fa un voto a Dio β per gratitudine, non come condizione.
Promette di rimanere fedele, di dare la decima e di seguire il Signore.
π 4. Giacobbe a Haran β fedele nonostante la delusione
A Haran, Giacobbe incontra la futura moglie Rachele.
Serve per sette anni β con amore, fedeltΓ e pazienza.
Ma Labano lo inganna: al posto di Rachele, gli dΓ Lea.
Giacobbe Γ¨ tradito β ma resta.
Per 20 anni lavora con impegno, subisce diverse ingiustizie, ma Dio lo benedice nonostante tutto.
π 5. Il ritorno β una decisione in mezzo alla prova
Giacobbe capisce che Γ¨ tempo di tornare a casa.
Prega di nuovo β e ricorda la promessa fatta da Dio a Betel.
Dio risponde: «Torna⦠io sono con te.»
Labano lo insegue β ma Dio protegge Giacobbe.
Viene stabilita unβalleanza di pace chiamata Mizpa β Β«Il Signore vegli su di te e su di me.Β»
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π’ Riassunto
Giacobbe inizia il suo cammino come un fuggitivo, con senso di colpa, paura e insicurezza. Ma Dio gli appare β non con punizione, ma con grazia.
Nel duro cammino verso la terra straniera, Giacobbe cresce spiritualmente, viene plasmato dalle prove e rimane fedele a Dio.
Da imbroglione, diventa pastore, padre e portatore della promessa.
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π’ Messaggio per noi oggi
Anche noi viviamo momenti di colpa, solitudine e incertezza.
Forse ci sentiamo falliti, incompresi o sfruttati. Ma Dio non ci abbandona.
Proprio nelle valli piΓΉ profonde, Egli rivela la sua fedeltΓ .
La storia di Giacobbe ci mostra:
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Dio apre nuove vie con persone spezzate.
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Il tuo passato non determina la tua chiamata.
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Dio mantiene le sue promesse β anche quando noi falliamo.
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π¬ Spunto di riflessione
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Ho mai sperimentato Dio come Giacobbe β nel mezzo di una crisi?
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ComβΓ¨ il mio βBetelβ? Dove mi ha mostrato Dio la sua vicinanza?
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Sono pronto, come Giacobbe, a dedicare a Dio la mia vita, i miei doni e la mia decima?
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Cosa devo lasciare oggi per rispondere alla chiamata di Dio a tornare a Lui?
