13 minuti 5 mesi

πŸ“… 13 luglio 2025
πŸ“– LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
✨ Esodo 38 – Artigianato sacro – realizzato dagli uomini per Dio
β›Ί Una consacrazione visibile per un Dio invisibile

══════════════════════════════════════════════

πŸ“œ Testo biblico – Esodo 38 (Riveduta 1927)

1 Poi fece l’altare degli olocausti, di legno d’acacia; la sua lunghezza era di cinque cubiti; e la sua larghezza di cinque cubiti; era quadro, e avea un’altezza di tre cubiti.
2 E ai quattro angoli gli fece dei corni, che spuntavano da esso, e lo rivesti di rame.
3 Fece pure tutti gli utensili dell’altare: i vasi per le ceneri, le palette, i bacini, i forchettoni, i bracieri; tutti i suoi utensili fece di rame.
4 E fece per l’altare una gratella di rame in forma di rete, sotto la cornice, nella parte inferiore; in modo che la rete raggiungeva la metΓ  dell’altezza dell’altare.
5 E fuse quattro anelli per i quattro angoli della gratella di rame, per farvi passare le stanghe.
6 Poi fece le stanghe di legno d’acacia, e le rivestΓ¬ di rame.
7 E fece passare le stanghe per gli anelli, ai lati dell’altare le quali dovean servire a portarlo; e lo fece di tavole, vuoto.
8 Poi fece la conca di rame e la sua base di rame, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio all’ingresso della tenda di convegno.
9 Poi fece il cortile; dal lato meridionale, c’erano, per formare il cortile, cento cubiti di cortine di lino fino ritorto,
10 con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d’argento.
11 Dal lato di settentrione, c’erano cento cubiti di cortine con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d’argento.
12 Dal lato d’occidente, c’erano cinquanta cubiti di cortine con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; i chiodi e le aste delle colonne erano d’argento.
13 E sul davanti, dal lato orientale, c’erano cinquanta cubiti:
14 da uno dei lati dell’ingresso c’erano quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi;
15 e dall’altro lato (tanto di qua quanto di lΓ  dall’ingresso del cortile) c’erano quindici cubiti di cortine, con le loro tre colonne e le loro tre basi.
16 Tutte le cortine formanti il recinto del cortile erano di lino fino ritorto;
17 e le basi per le colonne eran di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d’argento, e i capitelli delle colonne eran rivestiti d’argento, e tutte le colonne del cortile eran congiunte con delle aste d’argento.
18 La portiera per l’ingresso del cortile era in lavoro di ricamo, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti, un’altezza di cinque cubiti, corrispondente alla larghezza delle cortine del cortile.
19 Le colonne erano quattro, e quattro le loro basi, di rame; i loro chiodi eran d’argento, e i loro capitelli e le loro aste eran rivestiti d’argento.
20 Tutti i piuoli del tabernacolo e dei recinto del cortile erano di rame.
21 Questi sono i conti del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza, che furon fatti per ordine di MosΓ¨, per cura dei Leviti, sotto la direzione d’Ithamar, figliuolo del sacerdote Aaronne.
22 Betsaleel, figliuolo d’Uri, figliuolo di Hur, della tribΓΉ di Giuda, fece tutto quello che l’Eterno aveva ordinato a MosΓ¨,
23 avendo con sΓ© Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribΓΉ di Dan, scultore, disegnatore, e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino.
24 Tutto l’oro che fu impiegato nell’opera per tutti i lavori del santuario, oro delle offerte, fu ventinove talenti e settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario.
25 E l’argento di quelli della raunanza de’ quali si fece il censimento, fu cento talenti e mille settecento settantacinque sicli, secondo il siclo del santuario:
26 un beka a testa, vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ogni uomo compreso nel censimento, dall’etΓ  di venti anni in su: cioΓ¨, per seicento tremila cinquecento cinquanta uomini.
27 I cento talenti d’argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base.
28 E coi mille settecento settantacinque sicli si fecero dei chiodi per le colonne, si rivestirono i capitelli, e si fecero le aste delle colonne.
29 Il rame delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemila quattrocento sicli.
30 E con questi si fecero le basi dell’ingresso della tenda di convegno, l’altare di rame con la sua gratella di rame, e tutti gli utensili dell’altare,
31 le basi del cortile tutt’all’intorno, le basi dell’ingresso del cortile, tutti i piuoli del tabernacolo e tutti i piuoli del recinto del cortile.

══════════════════════════════════════════════

πŸ”΅ Introduzione

Nel capitolo 38 del libro dell’Esodo troviamo una descrizione dettagliata del cortile esterno e degli oggetti utilizzati per il servizio del santuario. A prima vista puΓ² sembrare un semplice piano di costruzione o un inventario di materiali, ma se lo osserviamo con attenzione, rivela profondi principi spirituali: obbedienza, consacrazione, purezza e la bellezza dell’ordine nel servizio a Dio. Ogni numero, ogni materiale, ogni forma ha un significato – non solo per allora, ma anche per oggi.

══════════════════════════════════════════════

🟑 Commento

1. L’altare degli olocausti e i suoi utensili (vv. 1–7)

L’altare era fatto di legno di acacia e rivestito di bronzo – resistente, ignifugo, duraturo. Era il luogo in cui si offriva il sacrificio per il peccato. Le corna simboleggiavano forza e protezione. Tutti gli utensili – palette, forchette, bacini – erano necessari per il servizio sacrificale.

πŸ‘‰ Significato: L’altare era la prima cosa che si vedeva entrando nel santuario. Era l’inizio dell’incontro con Dio – attraverso il sacrificio.


2. La conca fatta con specchi (v. 8)

La conca per le abluzioni era realizzata con gli specchi donati dalle donne – un’immagine potente: la vanitΓ  veniva offerta per rendere possibile la purificazione.

πŸ‘‰ Significato: La purificazione precede il servizio. Prima di servire, i sacerdoti lavavano mani e piedi. Anche noi siamo chiamati alla purezza spirituale.


3. Il cortile e le sue misure (vv. 9–20)

Il cortile era ordinato, simmetrico, ben strutturato. Colonne, teli, ganci – tutto aveva una misura, una forma, un colore e un significato. Le entrate erano ornate di porpora e scarlatto – colori di dignitΓ  e sacrificio.

πŸ‘‰ Significato: La presenza di Dio Γ¨ santa. L’ordine e la bellezza del cortile invitavano all’adorazione – ma anche al rispetto reverente.


4. Il resoconto dei materiali (vv. 21–31)

Oro, argento e bronzo erano elencati con precisione. Ogni unitΓ  di peso era contata. Bezaleel e Oholiab furono incaricati – non solo per le loro capacitΓ , ma per la loro obbedienza alle istruzioni di Dio.

πŸ‘‰ Significato: Dio Γ¨ un Dio d’ordine. Ogni contributo era riconosciuto. Ogni dono aveva un ruolo nell’opera di Dio.

══════════════════════════════════════════════

🟒 Riassunto

Esodo 38 mostra come un lavoro artigianale preciso e devoto possa trasformarsi in uno spazio sacro. Alcuni offrivano doni, altri modellavano gli oggetti, altri ancora servivano nel santuario. Tutto aveva uno scopo: manifestare la gloria di Dio e preparare la via per l’uomo verso di Lui.

══════════════════════════════════════════════

πŸ“’ Messaggio per noi oggi

Anche oggi Dio sta costruendo un santuario – non fatto di legno, bronzo o argento, ma di persone (cfr. 1 Corinzi 3:16). Ognuno di noi Γ¨ un “mattone vivente” nella casa spirituale di Dio. I nostri doni, il nostro tempo, la nostra purezza, la nostra obbedienza – tutto Γ¨ necessario nel servizio al Dio vivente.

Dio vede ogni “grammo” del tuo cuore.

══════════════════════════════════════════════

πŸ’‘ Spunto di riflessione

In cosa assomiglio alle donne che hanno offerto i loro specchi – sono pronto/a a rinunciare alla vanitΓ  per la purezza?

Sto contribuendo all’opera di Dio – con dedizione, obbedienza e precisione?

La mia vita quotidiana dimostra che sono un β€œcortile vivente” per la presenza di Dio?

~~~~~β›Ί~~~~~

πŸ“† 13 – 19 luglio 2025
πŸ“† LETTURA SETTIMANALE – LO SPIRITO DI PROFEZIA
πŸ“– Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 17
✨ L’esilio di Giacobbe
πŸ“– Leggi online qui

══════════════════════════════════════════════

πŸ”΅ Introduzione

Giacobbe non lascia la sua casa come un eroe, ma come un fuggitivo. Non a causa di nemici esterni, ma a causa di una colpa interiore. Ed Γ¨ proprio su questo cammino – pieno di paura, incertezza e dubbi – che la fedeltΓ  di Dio si rivela in modo meraviglioso. Il capitolo 17 del libro Patriarchi e Profeti descrive in modo impressionante come Dio, nonostante la colpa e la fuga, non solo perdoni il suo servo, ma lo usi per adempiere le sue promesse.

══════════════════════════════════════════════

🟑 Commento

πŸ“Œ 1. Giacobbe fugge – solo, impaurito e spezzato

Giacobbe lascia la casa paterna per paura dell’ira di EsaΓΉ.
È pieno di rimorso e senso di colpa, si sente abbandonato – dalla famiglia, e forse anche da Dio.
In questa solitudine, comincia a pregare sinceramente. La sua preghiera non Γ¨ arrogante, ma umile e disperata.

πŸ“Œ 2. Il cielo si apre – la scala celeste (Genesi 28)

In un sogno, Giacobbe vede una scala che collega il cielo e la terra.
Gli angeli salgono e scendono – simbolo del servizio divino verso di noi.
Dio stesso si trova in cima alla scala e ripete a Giacobbe la promessa fatta ad Abramo.
Giacobbe riceve non solo incoraggiamento, ma anche una promessa:
Β«Io sono con te… non ti abbandonerΓ².Β»

πŸ“Œ 3. Giacobbe si sveglia – da peccatore ad adoratore

Giacobbe riconosce: Β«Il Signore Γ¨ in questo luogo, e io non lo sapevo!Β»
Erige una pietra come memoriale, chiama il luogo Betel (Β«Casa di DioΒ») e fa un voto a Dio – per gratitudine, non come condizione.
Promette di rimanere fedele, di dare la decima e di seguire il Signore.

πŸ“Œ 4. Giacobbe a Haran – fedele nonostante la delusione

A Haran, Giacobbe incontra la futura moglie Rachele.
Serve per sette anni – con amore, fedeltΓ  e pazienza.
Ma Labano lo inganna: al posto di Rachele, gli dΓ  Lea.
Giacobbe Γ¨ tradito – ma resta.
Per 20 anni lavora con impegno, subisce diverse ingiustizie, ma Dio lo benedice nonostante tutto.

πŸ“Œ 5. Il ritorno – una decisione in mezzo alla prova

Giacobbe capisce che Γ¨ tempo di tornare a casa.
Prega di nuovo – e ricorda la promessa fatta da Dio a Betel.
Dio risponde: Β«Torna… io sono con te.Β»
Labano lo insegue – ma Dio protegge Giacobbe.
Viene stabilita un’alleanza di pace chiamata Mizpa – Β«Il Signore vegli su di te e su di me.Β»

══════════════════════════════════════════════

🟒 Riassunto

Giacobbe inizia il suo cammino come un fuggitivo, con senso di colpa, paura e insicurezza. Ma Dio gli appare – non con punizione, ma con grazia.
Nel duro cammino verso la terra straniera, Giacobbe cresce spiritualmente, viene plasmato dalle prove e rimane fedele a Dio.
Da imbroglione, diventa pastore, padre e portatore della promessa.

══════════════════════════════════════════════

πŸ“’ Messaggio per noi oggi

Anche noi viviamo momenti di colpa, solitudine e incertezza.
Forse ci sentiamo falliti, incompresi o sfruttati. Ma Dio non ci abbandona.
Proprio nelle valli piΓΉ profonde, Egli rivela la sua fedeltΓ .

La storia di Giacobbe ci mostra:

  • Dio apre nuove vie con persone spezzate.

  • Il tuo passato non determina la tua chiamata.

  • Dio mantiene le sue promesse – anche quando noi falliamo.

══════════════════════════════════════════════

πŸ’¬ Spunto di riflessione

  • Ho mai sperimentato Dio come Giacobbe – nel mezzo di una crisi?

  • Com’è il mio β€œBetel”? Dove mi ha mostrato Dio la sua vicinanza?

  • Sono pronto, come Giacobbe, a dedicare a Dio la mia vita, i miei doni e la mia decima?

  • Cosa devo lasciare oggi per rispondere alla chiamata di Dio a tornare a Lui?

Visited 7 times, 1 visit(s) today