📅 26 giugno 2025
📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
✨ Esodo 21 – Giustizia, responsabilità e compassione nella legge di Dio
⛺ Cosa insegna la legge dell’Antico Testamento sui valori di Dio e sul nostro modo di trattare gli altri
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📜 Testo biblico – Esodo 21 (Riveduta 1927)
1 Or queste sono le leggi che tu porrai dinanzi a loro:
2 Se compri un servo ebreo, egli ti servirà per sei anni; ma il settimo se ne andrà libero, senza pagar nulla.
3 Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui.
4 Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figliuoli e figliuole, la moglie e i figliuoli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andrà solo.
5 Ma se il servo fa questa dichiarazione: “Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figliuoli; io non voglio andarmene libero”
6 allora il suo padrone lo farà comparire davanti a Dio, e lo farà accostare alla porta o allo stipite, e il suo padrone gli forerà l’orecchio con una lesina; ed egli lo servirà per sempre.
7 Se uno vende la propria figliuola per esser serva, ella non se ne andrà come se ne vanno i servi.
8 S’ella dispiace al suo padrone, che se l’era presa per moglie, egli la farà riscattare; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele.
9 E se la dà in isposa al suo figliuolo, la tratterà secondo il diritto delle fanciulle.
10 Se prende un altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione.
11 Se non le fa queste tre cose, ella se ne andrà senza pagamento di prezzo.
12 Chi percuote un uomo sì ch’egli muoia, dev’esser messo a morte.
13 Se non gli ha teso agguato, ma Dio gliel’ha fatto cader sotto mano, io ti stabilirò un luogo dov’ei si possa rifugiare.
14 Se alcuno con premeditazione uccide il suo prossimo mediante insidia, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.
15 Chi percuote suo padre o sua madre dev’esser messo a morte.
16 Chi ruba un uomo sia che l’abbia venduto o che gli sia trovato nelle mani dev’esser messo a morte.
17 Chi maledice suo padre o sua madre dev’esser messo a morte.
18 Se degli uomini vengono a rissa, e uno percuote l’altro con una pietra o col pugno, e quello non muoia, ma debba mettersi a letto,
19 se si rileva e può camminar fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sarà assolto; soltanto, lo indennizzerà del tempo che ha perduto e lo farà curare fino a guarigione compiuta.
20 Se uno percuote il suo servo o la sua serva col bastone sì che gli muoiano fra le mani, il padrone dev’esser punito;
21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché son danaro suo.
22 Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta sì ch’ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gl’imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici;
23 ma se ne segue danno,
24 darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano,
25 piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione.
26 Se uno colpisce l’occhio del suo servo o l’occhio della sua serva e glielo fa perdere, li lascerà andar liberi in compenso dell’occhio perduto.
27 E se fa cadere un dente al suo servo o un dente alla sua serva, li lascerà andar liberi in compenso del dente perduto.
28 Se un bue cozza un uomo o una donna sì che muoia, il bue dovrà esser lapidato e non se ne mangerà la carne; ma il padrone del bue sarà assolto.
29 Però, se il bue era già da tempo uso cozzare, e il padrone n’è stato avvertito, ma non l’ha tenuto rinchiuso, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato, e il suo padrone pure sarà messo a morte.
30 Ove sia imposto al padrone un prezzo di riscatto, egli pagherà per il riscatto della propria vita tutto quello che gli sarà imposto.
31 Se il bue cozza un figliuolo o una figliuola, gli si applicherà questa medesima legge.
32 Se il bue cozza un servo o una serva, il padrone del bue pagherà al padrone del servo trenta sicli d’argento, e il bue sarà lapidato.
33 Se uno apre una fossa, o se uno scava una fossa e non la copre, e un bue o un asino vi cade dentro,
34 il padron della fossa rifarà il danno: pagherà in danaro il valore della bestia al padrone, e la bestia morta sarà sua.
35 Se il bue d’un uomo perisce il bue d’un altro sì ch’esso muoia, si venderà il bue vivo e se ne dividerà il prezzo; e anche il bue morto sarà diviso fra loro.
36 Se poi è noto che quel bue era già da tempo uso cozzare, e il suo padrone non l’ha tenuto rinchiuso, questi dovrà pagare bue per bue, e la bestia morta sarà sua.
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🔵 Introduzione
Le leggi dell’Antico Testamento – in particolare quelle contenute nel libro dell’Esodo – possono sembrare per noi oggi strane, rigide o addirittura dure. Tuttavia, dietro queste norme c’è un messaggio profondo: Dio è un Dio di giustizia, di protezione e di ordine.
Esodo 21 affronta situazioni quotidiane della vita nell’antico Israele: schiavitù, lesioni fisiche, omicidio, responsabilità per animali e beni. Queste leggi, anche se distanti dalla nostra attuale legislazione, rivelano l’interesse di Dio per l’equità, la difesa dei deboli e la responsabilità personale.
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🟡 Commento
1. Versetti 1–11: Regole per servi e serve
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Dio stabilisce limiti chiari alla durata del servizio.
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I diritti dei coniugi e delle famiglie vengono rispettati.
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Anche le donne vendute come serve sono tutelate.
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Anche nella dipendenza sociale, Dio esige dignità, rispetto e compassione.
2. Versetti 12–27: Lesioni, omicidi e risarcimenti
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Distinzione tra omicidio volontario e involontario.
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Pena di morte per reati gravi come l’omicidio, il rapimento o la violenza contro i genitori.
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Le lesioni corporee richiedono un giusto risarcimento.
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Il principio di “occhio per occhio” vuole stabilire proporzionalità, non vendetta.
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Chi provoca danni permanenti a un servo deve concedergli la libertà.
3. Versetti 28–36: Responsabilità legata agli animali
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Anche gli animali possono essere pericolosi – e i proprietari ne sono responsabili.
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Possedere un bene comporta responsabilità: i danni vanno risarciti.
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Ancora una volta, Dio pone al centro la protezione della vita e la giustizia riparatrice.
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🟢 Riassunto
Esodo 21 ci mostra che Dio è un Dio di ordine e giustizia. I suoi comandamenti toccano in profondità la vita quotidiana – non per controllare, ma per proteggere: i deboli, i feriti, gli sfruttati. Ogni norma riflette un principio di responsabilità e rispetto. Anche se alcune leggi erano legate al contesto storico, il loro fondamento è eterno: giustizia, misericordia e attenzione per il prossimo.
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📢 Messaggio per noi oggi
Anche se oggi non viviamo più sotto la legge mosaica, il principio etico rimane valido:
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Come trattiamo gli altri – specialmente chi si trova in una posizione di debolezza?
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Siamo disposti ad assumerci la responsabilità quando causiamo un danno?
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Viviamo con giustizia, altruismo e compassione ogni giorno?
Questi testi ci ricordano: a Dio non interessa solo il culto, ma anche il nostro carattere, le nostre azioni e il nostro comportamento verso gli altri – ogni giorno.
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💡 Spunti di riflessione
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Dove sono tentato di evitare le mie responsabilità o nascondere i miei errori?
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Come reagisco all’ingiustizia – nella mia famiglia, nella chiesa o nella società?
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Cosa significa “giustizia” nella mia realtà quotidiana – e come posso viverla in modo attivo?
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📆 22 – 28 Giugno 2025
📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 13
✨ Il sacrificio di Isacco
📖 Leggi qui online
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🔵 Introduzione
Abramo – il padre della fede. Eppure, la sua fede non era un possesso statico, ma un cammino, modellato da sfide, dubbi e prove divine. Il capitolo 13 di Patriarchi e Profeti lo mostra chiaramente: la vera fede non si dimostra nella facilità, ma nella difficoltà.
Dio mise Abramo alla prova con una richiesta quasi incomprensibile: “Offri tuo figlio in sacrificio, il tuo unico, quello che ami.” Questa storia non è solo un racconto antico su un uomo vissuto tanto tempo fa – è uno specchio del nostro stesso cammino di fede.
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🟡 Commento
1. L’inizio del dubbio (Agar e Ismaele)
- Abramo accetta la promessa di Dio – ma non attende con pazienza.
- La proposta di Sara di prendere Agar come moglie è una soluzione umana a una promessa divina.
- Conseguenze: agitazione, gelosia, fratture familiari, derisione e rifiuto.
➡️ Lezione: Quando sostituiamo i tempi di Dio con i nostri metodi, nascono conflitti, non soluzioni.
2. La promessa di Dio rimane (Nasce Isacco)
- Nonostante gli errori umani, Dio rinnova la sua promessa.
- Isacco – il figlio del miracolo – diventa il centro della promessa.
- Ismaele e Agar vengono allontanati – con il conforto divino, ma non senza dolore.
➡️ Lezione: I piani di Dio si realizzano anche quando il nostro cammino prende deviazioni. La sua fedeltà resta.
3. La grande prova – Il sacrificio di Isacco
- Abramo riceve l’ordine più difficile: sacrificare suo figlio.
- Lotte interiori, silenzio, preghiera, nessuna scusa – solo obbedienza.
- Isacco mostra obbedienza volontaria – non è costretto, ma si fida.
- All’ultimo momento, Dio interviene: un montone viene offerto al posto di Isacco.
➡️ Lezione:
- La fede senza le opere è morta (Giacomo 2:17).
- Dio mette alla prova per rafforzare – non per distruggere.
- L’obbedienza è ricompensata – anche quando non comprendiamo tutto.
4. L’alleanza di Dio e il significato profetico
- Dio conferma la sua alleanza con Abramo con un giuramento.
- Il montone offerto in sostituzione è un’anticipazione profetica di Cristo.
- Gli angeli comprendono più a fondo il piano della salvezza attraverso questa scena (cfr. 1 Pietro 1:10–12).
➡️ Lezione: Questa storia è un’ombra profetica del Golgota.
Dio ha dato ciò che Abramo non dovette dare – il suo unico Figlio.
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🟢 Sintesi
Il capitolo 13 mostra che la fede non significa non dubitare mai – ma confidare nonostante i dubbi.
La vita di Abramo è un cammino che va dall’impazienza alla resa, dalle soluzioni umane all’obbedienza divina.
La prova suprema della sua fede non furono le parole, ma le azioni. E in quell’obbedienza si rivela la grazia di Dio: Egli salva – attraverso un sacrificio che Egli stesso ha provveduto.
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📢 Messaggio per noi oggi
Dio non mette alla prova per distruggere, ma per rafforzare.
La vera fede si manifesta nelle azioni, non nei discorsi.
Obbedire a Dio può richiedere sacrifici – ma non sarà mai invano.
Il tempo di Dio è migliore della nostra impazienza.
La nostra fiducia in Dio si vede spesso proprio quando non capiamo nulla.
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💬 Spunto di riflessione
Cosa faresti se Dio ti chiedesse qualcosa di “incomprensibile”?
Ci sono “Ismaele” nella tua vita – soluzioni umane che cercano di sostituire le promesse di Dio?
In che modo si esprime oggi la tua obbedienza – anche quando nessuno ti guarda?
Conosci il Dio che ha preparato per te “un montone” – la soluzione, se sei disposto a fidarti?
