
📅 21 giugno 2025
📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
✨ Esodo 16 – La manna – La provvidenza quotidiana di Dio
⛺ Imparare a fidarsi – nel mezzo del deserto
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📜 Testo biblico – Esodo 16 (Riveduta 1927)
1 E tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, ch’è fra Elim e Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d’Egitto.
2 E tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto.
3 I figliuoli d’Israele dissero loro: “Oh, fossimo pur morti per mano dell’Eterno nel paese d’Egitto, quando sedevamo presso le pignatte della carne e mangiavamo del pane a sazietà! Poiché voi ci avete menati in questo deserto per far morir di fame tutta questa raunanza”.
4 E l’Eterno disse a Mosè: “Ecco, io vi farò piovere del pane dal cielo; e il popolo uscirà e ne raccoglierà giorno per giorno quanto gliene abbisognerà per la giornata, ond’io lo metta alla prova per vedere se camminerà o no secondo la mia legge.
5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che avran portato a casa, essa sarà il doppio di quello che avranno raccolto ogni altro giorno”.
6 E Mosè ed Aaronne dissero a tutti i figliuoli d’Israele: “Questa sera voi conoscerete che l’Eterno è quegli che vi ha tratto fuori dal paese d’Egitto;
7 e domattina vedrete la gloria dell’Eterno; poich’egli ha udito le vostre mormorazioni contro l’Eterno; quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?”
8 E Mosè disse: “Vedrete la gloria dell’Eterno quando stasera egli vi darà della carne da mangiare e domattina del pane a sazietà; giacché l’Eterno ha udito le vostre mormorazioni che proferite contro di lui; quanto a noi, che cosa siamo? le vostre mormorazioni non sono contro di noi ma contro l’Eterno”.
9 Poi Mosè disse ad Aaronne: “Di’ a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele: Avvicinatevi alla presenza dell’Eterno, perch’egli ha udito le vostre mormorazioni”.
10 E come Aaronne parlava a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto; ed ecco che la gloria dell’Eterno apparve nella nuvola.
11 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:
12 “Io ho udito le mormorazioni dei figliuoli d’Israele; parla loro, dicendo: Sull’imbrunire mangerete della carne, e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono l’Eterno, l’Iddio vostro”.
13 E avvenne, verso sera, che saliron delle quaglie, che ricopersero il campo; e, la mattina, c’era uno strato di rugiada intorno al campo.
14 E quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla faccia del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra.
15 E i figliuoli d’Israele, veduta che l’ebbero, dissero l’uno all’altro: “Che cos’è?” perché non sapevan che cosa fosse. E Mosè disse loro: “Questo è il pane che l’Eterno vi dà a mangiare.
16 Ecco quel che l’Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle vostre persone; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda”.
17 I figliuoli d’Israele fecero così, e ne raccolsero gli uni più e gli altri meno.
18 Lo misurarono con l’omer, e chi ne aveva raccolto molto non n’ebbe di soverchio; e chi ne aveva raccolto poco non n’ebbe penuria. Ognuno ne raccolse quanto gliene abbisognava per il suo nutrimento.
19 E Mosè disse loro: “Nessuno ne serbi fino a domattina”.
20 Ma alcuni non ubbidirono a Mosè, e ne serbarono fino all’indomani; e quello inverminì e mandò fetore; e Mosè s’adirò contro costoro.
21 Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole si faceva caldo, quello si struggeva.
22 E il sesto giorno raccolsero di quel pane il doppio: due omer per ciascuno. E tutti i capi della raunanza lo vennero a dire a Mosè.
23 Ed egli disse loro: “Questo è quello che ha detto l’Eterno: Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro all’Eterno; fate cuocere oggi quel che avete da cuocere e fate bollire quel che avete da bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e serbatelo fino a domani”.
24 Essi dunque lo riposero fino all’indomani, come Mosè aveva ordinato: e quello non diè fetore e non inverminì.
25 E Mosè disse: “Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro all’Eterno; oggi non ne troverete per i campi.
26 Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà”.
27 Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, e non ne trovarono.
28 E l’Eterno disse a Mosè: “Fino a quando rifiuterete d’osservare i miei comandamenti e le mie leggi?
29 Riflettete che l’Eterno vi ha dato il sabato; per questo, nel sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni; ognuno stia dov’è; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno”.
30 Così il popolo si riposò il settimo giorno.
31 E la casa d’Israele chiamò quel pane Manna; esso era simile al seme di coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele.
32 E Mosè disse: “Questo è quello che l’Eterno ha ordinato: Empi un omer di manna, perché sia conservato per i vostri discendenti, onde veggano il pane col quale vi ho nutriti nel deserto, quando vi ho tratti fuori dal paese d’Egitto”.
33 E Mosè disse ad Aaronne: “Prendi un vaso, mettivi dentro un intero omer di manna, e deponilo davanti all’Eterno, perché sia conservato per i vostri discendenti”.
34 Secondo l’ordine che l’Eterno avea dato a Mosè, Aaronne lo depose dinanzi alla Testimonianza, perché fosse conservato.
35 E i figliuoli d’Israele mangiarono la manna per quarant’anni, finché arrivarono in paese abitato; mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan.
36 Or l’omer è la decima parte dell’efa.
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🔵 Introduzione
Il racconto di Esodo 16 è uno dei più impressionanti esempi della provvidenza quotidiana di Dio e, allo stesso tempo, uno specchio dell’incredulità e dell’impazienza umana. Nel deserto – lontano da ogni sicurezza umana – gli Israeliti sperimentano come Dio provveda giorno dopo giorno al loro nutrimento. Ma nello stesso tempo si vede quanto sia difficile fidarsi di Dio quando non si può mettere da parte nulla e le circostanze sembrano incerte.
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🟡 Commento
1. Mormorii nel deserto (vv. 1–3):
Solo un mese dopo l’uscita dall’Egitto, il popolo inizia a lamentarsi. La fame li porta a idealizzare il passato: «Stavamo meglio con le pentole di carne in Egitto». Queste parole mostrano quanto rapidamente il bisogno può soffocare la gratitudine. Invece di ricordare la liberazione operata da Dio, desiderano tornare alla schiavitù.
➡️ Lezione: Nelle difficoltà dimentichiamo facilmente ciò che Dio ha già fatto per noi.
2. La risposta di Dio: provvidenza nonostante i dubbi (vv. 4–12):
Dio non risponde con castighi, ma con pazienza. Promette la manna e le quaglie – cibo dal cielo. Ma collega questa provvidenza a una prova: raccoglieranno solo ciò che serve per un giorno. Attraverso questo, Dio vuole mettere alla prova la loro fiducia.
➡️ Lezione: Dio provvede – ma vuole che impariamo a fidarci di Lui ogni giorno.
3. Il miracolo della manna – fresca ogni giorno (vv. 13–21):
La manna appare come la rugiada sul terreno – misteriosa, leggera, sufficiente. Chi ne raccoglieva molta o poca, ne aveva comunque abbastanza. Chi ne conservava per il giorno dopo, trovava solo vermi e cattivo odore. Solo il sesto giorno si poteva raccogliere per due giorni – in vista del sabato.
➡️ Lezione: La provvidenza di Dio è non solo generosa, ma anche ritmica e saggia.
4. Il sabato e la fiducia (vv. 22–30):
Nel giorno di sabato non c’era manna – un chiaro segno che il riposo e la fiducia vanno insieme. Dio invita a riposarsi – non grazie all’autosufficienza, ma confidando nella Sua cura fedele.
➡️ Lezione: Il sabato ci ricorda che non siamo noi a portare il peso della vita – è Dio.
5. Memoria per il futuro (vv. 31–36):
Mosè deve conservare un vaso con la manna – come segno per le future generazioni. Doveva restare visibile ciò che Dio aveva fatto in modo invisibile: il Suo miracolo quotidiano nel deserto.
➡️ Lezione: Le opere di Dio non devono essere dimenticate, ma ricordate e tramandate.
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🟢 Riassunto
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Il popolo si lamenta nella necessità – Dio risponde con pazienza.
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La provvidenza quotidiana (la manna) insegna la dipendenza da Dio.
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Il sabato è istituito come giorno di fiducia e di riposo.
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Un segno (il vaso con la manna) deve ricordare la fedeltà di Dio alle future generazioni.
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📢 Messaggio per noi oggi
Questa storia non è solo uno sguardo al passato di Israele – è uno specchio della nostra vita. Quante volte ci lamentiamo quando le cose non vanno come vorremmo? Quante volte cerchiamo sicurezza invece di fidarci del presente?
Dio desidera provvedere a noi ogni giorno – forse non sempre ciò che desideriamo, ma sempre ciò di cui abbiamo bisogno.
Il nostro compito è fidarci, ringraziare e riposare.
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💡 Spunto di riflessione
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In quale area della mia vita sto vivendo un “tempo di deserto”?
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Dove il mio cuore si lamenta – nonostante Dio sia già stato fedele tante volte?
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Mi fido che Dio mi darà il mio “pane quotidiano” – anche senza riserve?
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Come può il sabato aiutarmi a trovare riposo e a sperimentare più profondamente la cura di Dio?
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📆 15 – 21 Giugno 2025
📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 12
✨ Abramo in Canaan
📖 Leggi qui online
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🔵 Introduzione
Dopo il suo ritorno dall’Egitto, Abramo si stabilisce nuovamente in Canaan. Ricco di bestiame, argento e oro, diventa presto evidente che la vera prosperità richiede un atteggiamento altruista e una fiducia incrollabile nelle promesse di Dio. Abramo dimostra come la fede, la bontà e il timore di Dio non solo lo formino personalmente, ma influenzino anche il suo ambiente e l’intera sua eredità.
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🟡 Commento
1.Ritorno, separazione da Lot e altruismo umile
Genesi 13,2–12: Abramo torna a casa “molto ricco” e divide pacificamente la terra con Lot. Sebbene Dio gli abbia promesso tutta la regione, lascia a Lot la scelta (cfr. Gen 13,8–9). Lot sceglie la fertile valle del Giordano, trascurando i pericoli spirituali. Abramo si ritira umilmente a Hebron e vi costruisce un altare a Mamre.
2.Il patriarca come portatore di luce: testimonianza in Canaan
- Genesi 13,13–17: Nella sua semplice vita di pastore sull’altopiano, Abramo vive una fede concreta: ospitalità, conversazioni improntate al timore di Dio, fiducia nella protezione divina. La sua personalità esercita un’influenza innocente ma efficace sui principi pagani.
3.Guerra per salvare il nipote: giustizia e nobiltà
- Genesi 14,1–16: Dopo la cattura di Lot, Abramo parte con 318 servitori fedeli contro i potenti elamiti. Libera Lot e la sua famiglia senza cercare profitto dalla ricca preda (Gen 14,22–23). Le sue azioni dimostrano che la fede non è codardia e che la libertà conquistata con giustizia non deve servire all’interesse personale.
4.Alleanza con Dio: fede delle stelle e cerimonia sacrificale
- Genesi 15,1–21: Nonostante i dubbi angosciosi sulla promessa di un erede, Abramo mostra una fede profonda: guarda il cielo stellato e crede alla parola di Dio, che i suoi discendenti saranno numerosi (15,5–6). Durante il rito dell’alleanza, attraversa i sacrifici come segno di obbedienza incondizionata, mentre Dio appare come una fiamma tra le offerte (15,17–18).
5.Alleanza della circoncisione e cambio di nome
- Genesi 17,1–27: Dio rinnova e conferma l’alleanza, dona ad Abramo e Sara nuovi nomi (“Padre di molti popoli”, “Principessa”) e istituisce la circoncisione come segno eterno della fede (Romani 4,11).
6.Ospitalità e intercessione: dalla tenda alla preghiera
- Genesi 18,1–33: Nella querceta di Mamre, Abramo accoglie tre visitatori celesti con un’ospitalità esemplare (Ebrei 13,2). Viene a conoscenza del piano di Dio contro Sodoma e intercede coraggiosamente per i giusti (Gen 18,23–33), finché Dio promette di risparmiare la città se vi si trovano almeno dieci giusti.
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🟢 Sintesi
La vita di Abramo in Canaan mostra le molte sfaccettature della vera fede: generosità altruista (separazione da Lot), testimonianza convincente (vita da pastore), giustizia coraggiosa (liberazione di Lot), fede salda nell’alleanza (stelle e circoncisione), e intercessione appassionata (Sodoma). Più volte, testimonia che la benedizione e la chiamata di Dio richiedono una vita di umiltà, obbedienza e amore concreto.
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🔴 Messaggio per oggi
La generosità altruista genera pace e offre a Dio l’opportunità di benedire.
La testimonianza attraverso la condotta vale più delle parole.
I passi di fede – anche nel dubbio – conducono a nuove promesse.
L’alleanza familiare e comunitaria vive di segni visibili e obbedienza costante.
Intercessione e ospitalità riflettono un cuore che rispecchia l’amore di Dio.
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💬 Domanda di riflessione
- In quale ambito oggi posso, come Abramo, rinunciare altruisticamente a un mio diritto per costruire la pace?
- In quale “altopiano” delle mie abitudini risplendo come testimonianza biblica?
- Quali passi di fede – “contare le stelle” – posso osare, anche se le circostanze sembrano incerte?
- Come vivo ogni giorno l’ospitalità autentica e l’intercessione, come ha fatto Abramo?