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📅 15 giugno 2025

📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA

Esodo 10 – Cavallette e tenebre – L’appello di Dio al pentimento

Quando il potere umano si scontra con la grazia di Dio

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📜 Testo biblico – Esodo 10 (Riveduta 1927)

1 E l’Eterno disse a Mosè: “Va’ da Faraone; poiché io ho reso ostinato il suo cuore e il cuore dei suoi servitori, per fare in mezzo a loro i segni che vedrai,
2 e perché tu narri ai tuoi figliuoli e ai figliuoli dei tuoi figliuoli quello che ho operato in Egitto e i segni che ho fatto in mezzo a loro, onde sappiate che io sono l’Eterno”.
3 Mosè ed Aaronne andaron dunque da Faraone, e gli dissero: “Così dice l’Eterno, l’Iddio degli Ebrei: Fino a quando rifiuterai d’umiliarti dinanzi a me? Lascia andare il mio popolo, perché mi serva.
4 Se tu rifiuti di lasciar andare il mio popolo, ecco, domani farò venire delle locuste in tutta l’estensione del tuo paese.
5 Esse copriranno la faccia della terra, sì che non si potrà vedere il suolo; ed esse divoreranno il resto ch’è scampato, ciò che v’è rimasto dalla grandine, e divoreranno ogni albero che vi cresce ne’ campi.
6 Ed empiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servitori e le case di tutti gli Egiziani, come né i tuoi padri né i padri de’ tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra, al dì d’oggi”. Detto questo, voltò le spalle, e uscì dalla presenza di Faraone.
7 E i servitori di Faraone gli dissero: “Fino a quando quest’uomo ci sarà come un laccio? Lascia andare questa gente, e che serva l’Eterno, l’Iddio suo! Non sai tu che l’Egitto e rovinato?”
8 Allora Mosè ed Aaronne furon fatti tornare da Faraone; ed egli disse loro: “Andate, servite l’Eterno, l’Iddio vostro; ma chi son quelli che andranno?” E Mosè disse:
9 “Noi andremo col nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figliuoli e con le nostre figliuole; andremo coi nostri greggi e coi nostri armenti, perché dobbiam celebrare una festa all’Eterno”.
10 E Faraone disse loro: “Così sia l’Eterno con voi, com’io lascerò andare voi e i vostri bambini! Badate bene, perché avete delle cattive intenzioni!
11 No, no; andate voi uomini, e servite l’Eterno; poiché questo è quel che cercate”. E Faraone li cacciò dalla sua presenza.
12 Allora l’Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano sul paese d’Egitto per farvi venire le locuste; e salgano esse sul paese d’Egitto e divorino tutta l’erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato”.
13 E Mosè stese il suo bastone sul paese d’Egitto; e l’Eterno fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte; e, come venne la mattina, il vento orientale avea portato le locuste.
14 E le locuste salirono su tutto il paese d’Egitto, e si posarono su tutta l’estensione dell’Egitto; erano in sì grande quantità, che prima non ce n’eran mai state tante, né mai più tante ce ne saranno.
15 Esse coprirono la faccia di tutto il paese, in guisa che il paese ne rimase oscurato; e divorarono tutta l’erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine avea lasciato; e nulla restò di verde negli alberi, e nell’erba della campagna, per tutto il paese d’Egitto.
16 Allora Faraone chiamò in fretta Mosè ed Aaronne, e disse: “Io ho peccato contro l’Eterno, l’Iddio vostro, e contro voi.
17 Ma ora perdona, ti prego, il mio peccato, questa volta soltanto; e supplicate l’Eterno, l’Iddio vostro, perché almeno allontani da me questo flagello mortale”.
18 E Mosè uscì da Faraone, e pregò l’Eterno.
19 E l’Eterno fe’ levare un vento contrario, un gagliardissimo vento di ponente, che portò via le locuste e le precipitò nel mar Rosso. Non ci rimase neppure una locusta in tutta l’estensione dell’Egitto.
20 Ma l’Eterno indurò il cuor di Faraone, ed egli non lasciò andare figliuoli d’Israele.
21 E l’Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano verso il cielo, e sianvi tenebre nel paese d’Egitto: tali, che si possan palpare”.
22 E Mosè stese la sua mano verso il cielo, e ci fu una fitta tenebrìa in tutto il paese d’Egitto per tre giorni.
23 Uno non vedeva l’altro, e nessuno si mosse di dove stava, per tre giorni; ma tutti i figliuoli d’Israele aveano della luce nelle loro dimore.
24 Allora Faraone chiamò Mosè e disse: “Andate, servite l’Eterno; rimangano soltanto i vostri greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi”.
25 E Mosè disse: “Tu ci devi anche concedere di prendere di che fare de’ sacrifizi e degli olocausti, perché possiamo offrire sacrifizi all’Eterno, ch’è l’Iddio nostro.
26 Anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga addietro neppure un’unghia; poiché di esso dobbiam prendere per servire l’Eterno Iddio nostro; e noi non sapremo con che dovremo servire l’Eterno, finché sarem giunti colà”.
27 Ma l’Eterno indurò il cuore di Faraone, ed egli non volle lasciarli andare.
28 E Faraone disse a Mosè: “Vattene via da me! Guardati bene dal comparire più alla mia presenza! poiché il giorno che comparirai alla mia presenza, tu morrai!”
29 E Mosè rispose: “Hai detto bene; io non comparirò più alla tua presenza”.

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🔵 Introduzione

Il capitolo 10 dell’Esodo ci porta più a fondo nel conflitto tra il Dio d’Israele e il faraone ostinato. Dopo che sangue, rane, zanzare, insetti e grandine non hanno portato alcun cambiamento, il giudizio di Dio si intensifica con due ultime piaghe: un’invasione di cavallette e tre giorni di tenebre. Nonostante i segni sempre più drammatici, il cuore del faraone continua a indurirsi.

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🟡 Commento

1.Missione e intenzione (versetti 1–2)

  • Dio dice a Mosè che ha indurito il cuore del faraone per manifestare i Suoi segni e affinché le future generazioni ricordino ciò che ha compiuto in Egitto.

2.Nuovo appello alla liberazione (versetti 3–6)

  • Mosè e Aronne chiedono al faraone di umiliarsi e lasciar partire il popolo, altrimenti il giorno seguente un’invasione di cavallette coprirà la terra.
    Minaccia: le cavallette divoreranno tutto ciò che la grandine ha risparmiato, coprendo il suolo completamente.

3.Contrattazione e tentativo di inganno (versetti 7–11)

  • I servitori del faraone lo esortano a lasciar partire gli Israeliti prima che l’Egitto venga distrutto.
  • Il faraone consente inizialmente solo agli uomini di partire, ma Mosè insiste: tutti devono andare, giovani e anziani, con il bestiame, per celebrare una festa al Signore.
  • Il faraone li caccia via bruscamente.

4.Esecuzione della piaga delle cavallette (versetti 12–15)

  • Mosè alza il bastone e un vento d’oriente porta uno sciame enorme.
  • Le cavallette coprono tutta l’Egitto, oscurano il sole e distruggono ogni pianta e foglia verde – un disastro senza precedenti.

5.Pentimento e preghiera (versetti 16–19)

  • Il faraone ammette la sua colpa e chiede perdono. Mosè prega, e un vento da occidente porta via le cavallette nel Mar Rosso.
  • Ma ancora una volta Dio indurisce il cuore del faraone, che non lascia partire Israele.

6.Nona piaga: tre giorni di tenebre (versetti 20–23)

  • Dio ordina a Mosè di stendere la mano verso il cielo: cala sull’Egitto una fitta oscurità per tre giorni.
  • Ma tra gli Israeliti c’è luce nelle loro abitazioni – un segno evidente della distinzione divina.

7.Ultima trattativa e rifiuto definitivo (versetti 24–29)

  • Il faraone accetta di lasciar partire il popolo, ma vuole che il bestiame resti.
  • Mosè insiste che tutto il popolo e tutti gli animali devono andare: altrimenti non potranno offrire sacrifici al Signore.
  • Il faraone rifiuta ancora e minaccia Mosè di morte se si ripresenterà. Mosè risponde che non si farà più vedere.

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🟢 Riepilogo

Dio invia la nona e la decima piaga – cavallette e tenebre – come culmine del Suo giudizio sull’Egitto. Ogni piaga dimostra il Suo potere sulla natura e sugli dèi pagani, distingue il Suo popolo e invita al pentimento. Il rifiuto ripetuto del faraone mostra che non è la mancanza di segni a impedire il cambiamento, ma un cuore ostinato.

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🔴 Messaggio per noi oggi

Anche noi, nelle crisi della vita – perdite, malattia, oscurità – possiamo essere spinti a una scelta. Le “piaghe” di Dio sono spesso segnali d’allarme che ci invitano a esaminare il cuore e a convertirci.
Ciò che conta non è la durezza della prova, ma la nostra disponibilità interiore ad ascoltare la voce di Dio e a fidarci di Lui.

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💡 Spunto di riflessione

  • In quali ambiti della tua vita stai sperimentando “tenebre” o “cavallette”?
  • Questa situazione ti avvicina a Dio o indurisce ulteriormente il tuo cuore?
  • Dov’è il tuo “luogo di luce” personale – un momento o uno spazio in cui sperimenti la presenza e l’incoraggiamento di Dio?

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📆 15 – 21 Giugno 2025

📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA

📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 12

Abramo in Canaan

📖 Leggi qui online

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🔵 Introduzione

Dopo il suo ritorno dall’Egitto, Abramo si stabilisce nuovamente in Canaan. Ricco di bestiame, argento e oro, diventa presto evidente che la vera prosperità richiede un atteggiamento altruista e una fiducia incrollabile nelle promesse di Dio. Abramo dimostra come la fede, la bontà e il timore di Dio non solo lo formino personalmente, ma influenzino anche il suo ambiente e l’intera sua eredità.

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🟡 Commento

1.Ritorno, separazione da Lot e altruismo umile

Genesi 13,2–12: Abramo torna a casa “molto ricco” e divide pacificamente la terra con Lot. Sebbene Dio gli abbia promesso tutta la regione, lascia a Lot la scelta (cfr. Gen 13,8–9). Lot sceglie la fertile valle del Giordano, trascurando i pericoli spirituali. Abramo si ritira umilmente a Hebron e vi costruisce un altare a Mamre.

2.Il patriarca come portatore di luce: testimonianza in Canaan

  • Genesi 13,13–17: Nella sua semplice vita di pastore sull’altopiano, Abramo vive una fede concreta: ospitalità, conversazioni improntate al timore di Dio, fiducia nella protezione divina. La sua personalità esercita un’influenza innocente ma efficace sui principi pagani.

3.Guerra per salvare il nipote: giustizia e nobiltà

  • Genesi 14,1–16: Dopo la cattura di Lot, Abramo parte con 318 servitori fedeli contro i potenti elamiti. Libera Lot e la sua famiglia senza cercare profitto dalla ricca preda (Gen 14,22–23). Le sue azioni dimostrano che la fede non è codardia e che la libertà conquistata con giustizia non deve servire all’interesse personale.

4.Alleanza con Dio: fede delle stelle e cerimonia sacrificale

  • Genesi 15,1–21: Nonostante i dubbi angosciosi sulla promessa di un erede, Abramo mostra una fede profonda: guarda il cielo stellato e crede alla parola di Dio, che i suoi discendenti saranno numerosi (15,5–6). Durante il rito dell’alleanza, attraversa i sacrifici come segno di obbedienza incondizionata, mentre Dio appare come una fiamma tra le offerte (15,17–18).

5.Alleanza della circoncisione e cambio di nome

  • Genesi 17,1–27: Dio rinnova e conferma l’alleanza, dona ad Abramo e Sara nuovi nomi (“Padre di molti popoli”, “Principessa”) e istituisce la circoncisione come segno eterno della fede (Romani 4,11).

6.Ospitalità e intercessione: dalla tenda alla preghiera

  • Genesi 18,1–33: Nella querceta di Mamre, Abramo accoglie tre visitatori celesti con un’ospitalità esemplare (Ebrei 13,2). Viene a conoscenza del piano di Dio contro Sodoma e intercede coraggiosamente per i giusti (Gen 18,23–33), finché Dio promette di risparmiare la città se vi si trovano almeno dieci giusti.

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🟢 Sintesi

La vita di Abramo in Canaan mostra le molte sfaccettature della vera fede: generosità altruista (separazione da Lot), testimonianza convincente (vita da pastore), giustizia coraggiosa (liberazione di Lot), fede salda nell’alleanza (stelle e circoncisione), e intercessione appassionata (Sodoma). Più volte, testimonia che la benedizione e la chiamata di Dio richiedono una vita di umiltà, obbedienza e amore concreto.

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🔴 Messaggio per oggi

La generosità altruista genera pace e offre a Dio l’opportunità di benedire.

La testimonianza attraverso la condotta vale più delle parole.

I passi di fede – anche nel dubbio – conducono a nuove promesse.

L’alleanza familiare e comunitaria vive di segni visibili e obbedienza costante.

Intercessione e ospitalità riflettono un cuore che rispecchia l’amore di Dio.

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💬 Domanda di riflessione

  1. In quale ambito oggi posso, come Abramo, rinunciare altruisticamente a un mio diritto per costruire la pace?
  2. In quale “altopiano” delle mie abitudini risplendo come testimonianza biblica?
  3. Quali passi di fede – “contare le stelle” – posso osare, anche se le circostanze sembrano incerte?
  4. Come vivo ogni giorno l’ospitalità autentica e l’intercessione, come ha fatto Abramo?

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