Serie QUELQUES PRINCIPES DE PROPHÉTIE con il Pastore Mark Finley
Lezione 11. Rut ed Ester
Provvidenza divina e storia della redenzione nella grande contesa
La Lezione 11 ci invita a scoprire i legami profondi tra i racconti di Rut ed Ester e il grande conflitto spirituale. In entrambe le storie, la cura di Dio ci raggiunge nel mezzo della difficoltà—sia attraverso la mano salvifica di Boaz sia per l’intervento coraggioso di Ester alla corte reale. Allo stesso tempo, emergono le pretese di Satana e il contesto oscuro in cui Dio protegge e libera il Suo popolo. La tipologia di Boaz come figura di Cristo e i parallelismi con la profezia biblica mettono in luce il piano complessivo di Dio per vincere la ribellione e la sofferenza. Questa lezione ci incoraggia a riconoscere la guida sovrana di Dio nelle cose piccole e grandi e ad ancorare la nostra speranza sul Suo intervento finale.
Contenuti:
11.1 Carestia nella «casa del pane»
La premurosa presenza di Dio in mezzo ai bisogni umani
Il racconto della carestia a Betlemme mostra con forza come le conseguenze della ribellione umana ci allontanino dalla benedizione originaria di Dio. Pur essendo la terra ancora generosa nei suoi frutti, la nostra avidità e il nostro egoismo conducono a scarsità e sofferenza. Eppure, anche in questo apparente vuoto, si rivela la fedeltà instancabile di Dio: Egli rimane presente e agisce nella storia senza violare il nostro libero arbitrio. Il destino di Noemi e Rut ci ricorda che siamo corresponsabili della nostra situazione, ma ciò non impedisce a Dio di offrire soccorso e speranza. Questa storia ci incoraggia a confidare che un giorno Dio vincerà definitivamente il peccato e la sofferenza.
11.2 Rut e Boaz
Il parente redentore, figura di Cristo
Nell’incontro tra Rut e Boaz si manifesta in modo unico la provvidenza premurosa di Dio. La bontà di Boaz assume un significato ancora più profondo quando Noemi scopre che egli è anche il parente redentore capace di garantire la sua eredità. Ciò rende evidente che la nostra povertà spirituale non deve essere la fine della storia, poiché la salvezza di Dio giunge per mezzo di Colui che comprende appieno la nostra condizione. In Boaz riconosciamo la figura di Cristo, che non solo agisce con generosità, ma si unisce alla nostra situazione. La sua incarnazione e il suo sacrificio mostrano che Dio ci accoglie come Sua sposa nonostante la nostra fragilità. Questa verità ci invita a trovare la nostra identità non nelle nostre opere, ma nel Suo amore redentore.
11.3 Boaz, colui che riscatta
Il vero erede: la vittoria di Cristo sulla pretesa di Satana
Il racconto dell’intervento di Boaz alla porta della città dimostra che amore e giustizia procedono insieme: Boaz è pronto a difendere Rut e a far valere il suo diritto. Tuttavia, un “parente più prossimo” simboleggia la rivendicazione di Satana sull’umanità, esercitata attraverso il senso di colpa e il peccato. Proprio come Boaz scarta il parente più vicino per riscattare Rut, così Cristo supera il diritto di Satana su di noi con il Suo sacrificio sostitutivo. Lo scambio della sandalo alla porta sottolinea che proprietà e diritto si trasferiscono veramente solo mediante il pagamento del prezzo—il sangue di Cristo. Questa immagine ci invita a riporre la nostra fiducia non nelle nostre opere, ma in Colui che solo è degno di riscattarci.
11.4 Aman e Satana
Il bramoso di potere e il suo avversario eterno
Aman incarna l’orgoglio e l’ossessione di Satana per il potere, elevandosi al di sopra di tutti i principi e pretendendo la loro adorazione. Come Lucifero, rifiuta ogni sottomissione alla sovranità di Dio e rivolge la sua ira contro coloro che rimangono fedeli. Il parallelismo con l’Apocalisse mostra che la strategia di Satana resta la stessa dall’inizio alla fine: offre ricchezza e sicurezza, ma esige devozione totale. Eppure, i credenti—sia nella storia di Ester sia nella visione di Giovanni—resistono alle sue richieste e così affermano il dominio ultimo di Dio. La loro fermezza dimostra che la vera fedeltà nasce non da un’adorazione comprata, ma da una fiducia incrollabile nel Redentore. Infine, questo racconto ci insegna che chi rimane saldo nelle piccole cose trionferà anche nella prova finale.
11.5 Per un tempo come questo
Speranza per l’atto finale nella grande contesa
Studiare la profezia non deve portarci nella paura e nella disperazione, ma mantenere davanti a noi il filo rosso della promessa divina fino alla fine. Nonostante le dure prove che ci attendono, la storia di Ester e la visione di Apocalisse 12 ci ricordano che Dio non abbandona mai la Sua sposa. Come Ester fu scelta “per un momento come questo” per salvare il suo popolo, così anche noi non siamo senza aiuto divino negli ultimi tempi. Stesso il Re intercede per noi, e la promessa di liberazione è sicura quanto l’annuncio della tribolazione. Chi legge la profezia fino alla sua conclusione liberatrice conserva la fiducia nella vittoria finale di Dio. Perciò vale la pena mantenere una prospettiva globale affinché la speranza non si perda nei dettagli.
11.6 Riassunto
La mano salvifica di Dio nella grande contesa
I racconti di Rut ed Ester mostrano come l’amore e la cura di Dio restino efficaci anche nei momenti di bisogno e oppressione. In Rut la promessa divina si rivela in Boaz, il redentore che salva la famiglia priva di discendenti e prefigura Cristo come vero Redentore. I parallelismi con la rivendicazione di Satana—nell’esperienza di Giobbe, nella disputa su Mosè e nella tentazione di Cristo—evidenziano che il nemico cerca un “parente più prossimo” per reclamarci. In Ester vediamo come Dio protegga il Suo popolo attraverso svolte apparentemente casuali e intermediari coraggiosi. Entrambi i racconti ci incoraggiano a confidare nella salvezza sovrana di Dio nelle piccole come nelle grandi questioni. Ci invitano ad abbracciare la storia biblica della redenzione in tutta la sua portata, sia come sfida sia come conforto fino alla fine.
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