📅 1° Giugno 2025
📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
✨ Genesi 46 – Il viaggio di Giacobbe in Egitto – La guida di Dio attraverso le generazioni
🌍 Dio va con noi – anche quando la strada è sconosciuta
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📜 Testo biblico – Genesi 46 (Riveduta 1927)
1 Israele dunque si partì con tutto quello che aveva; e, giunto a Beer-Sceba, offrì sacrifizi all’Iddio d’Isacco suo padre.
2 E Dio parlò a Israele in visioni notturne, e disse: “Giacobbe, Giacobbe!” Ed egli rispose: “Eccomi”.
3 E Dio disse: “Io sono Iddio, l’Iddio di tuo padre; non temere di scendere in Egitto, perché là ti farò diventare una grande nazione.
4 Io scenderò con te in Egitto, e te ne farò anche sicuramente risalire; e Giuseppe ti chiuderà gli occhi”.
5 Allora Giacobbe partì da Beer-Sceba; e i figliuoli d’Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro piccini e le loro mogli sui carri che Faraone avea mandato per trasportarli.
6 Ed essi presero il loro bestiame e i beni che aveano acquistato nel paese di Canaan, e vennero in Egitto: Giacobbe, e tutta la sua famiglia con lui.
7 Egli condusse seco in Egitto i suoi figliuoli, le sue figliuole, le figliuole de’ suoi figliuoli, e tutta la sua famiglia.
8 Questi sono i nomi de’ figliuoli d’Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figliuoli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben.
9 I figliuoli di Ruben: Henoc, Pallu, Hetsron e Carmi.
10 I figliuoli di Simeone: Iemuel, Iamin, Ohad, Iakin, Tsohar e Saul, figliuolo di una Cananea.
11 I figliuoli di Levi: Gherson, Kehath e Merari.
12 I figliuoli di Giuda: Er, Onan, Scela, Perets e Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan; e i figliuoli di Perets furono: Hetsron e Hamul.
13 I figliuoli d’Issacar: Tola, Puva, Iob e Scimron.
14 I figliuoli di Zabulon: Sered, Elon e Iahleel.
15 Cotesti sono i figliuoli che Lea partorì a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre Dina figliuola di lui. I suoi figliuoli e le sue figliuole erano in tutto trentatre persone.
16 I figliuoli di Gad: Tsifion, Haggi, Shuni, Etsbon, Eri, Arodi e Areli.
17 I figliuoli di Ascer: Imna, Tishva, Tishvi, Beria e Serah loro sorella. E i figliuoli di Beria: Heber e Malkiel.
18 Cotesti furono i figliuoli di Zilpa che Labano avea dato a Lea sua figliuola; ed essa li partorì a Giacobbe: in tutto sedici persone.
19 I figliuoli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino.
20 E a Giuseppe, nel paese d’Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenath, figliuola di Potifera, sacerdote di On, gli partorì.
21 I figliuoli di Beniamino: Bela, Beker, Ashbel, Ghera, Naaman, Ehi, Rosh, Muppim, Huppim e Ard.
22 Cotesti sono i figliuoli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto, quattordici persone.
23 I figliuoli di Dan: Huscim.
24 I figliuoli di Neftali: Iahtseel, Guni, Ietser e Scillem.
25 Cotesti sono i figliuoli di Bilha che Labano avea dato a Rachele sua figliuola, ed essa li partorì a Giacobbe: in tutto, sette persone.
26 Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli de’ figliuoli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei.
27 E i figliuoli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano due. Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settanta.
28 Or Giacobbe mandò avanti a sé Giuda a Giuseppe, perché questi lo introducesse nel paese di Goscen. E giunsero nel paese di Goscen.
29 Giuseppe fece attaccare il suo carro, e salì in Goscen a incontrare Israele, suo padre; e gli si presentò, gli si gettò al collo, e pianse lungamente sul collo di lui.
30 E Israele disse a Giuseppe: “Ora, ch’io muoia pure, giacché ho veduto la tua faccia, e tu vivi ancora!”
31 E Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: “Io salirò a informare Faraone, e gli dirò: I miei fratelli e la famiglia di mio padre che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me.
32 Questi uomini sono pastori, poiché son sempre stati allevatori di bestiame; e hanno menato seco i loro greggi, i loro armenti, e tutto quello che posseggono.
33 E quando Faraone vi farà chiamare e vi dirà: Qual è la vostra occupazione? risponderete:
34 I tuoi servitori sono stati allevatori di bestiame dalla loro infanzia fino a quest’ora: così noi come i nostri padri. Direte così, perché possiate abitare nel paese di Goscen. Poiché gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori”.
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🔵 Introduzione
Il racconto di Genesi 46 non è solo la cronaca di un viaggio familiare, ma rappresenta un momento di svolta significativo nella storia della salvezza. Giacobbe, il patriarca, si mette in cammino verso l’Egitto in età avanzata, insieme a tutta la sua famiglia – un viaggio pieno di speranza, emozioni, ma anche incertezza. Ad accompagnarlo è la promessa di Dio: «Non temere, perché io farò di te una grande nazione.»
Questa promessa cambia ogni cosa. Un passo verso l’ignoto diventa un passo di fede. Il viaggio in Egitto diventa così simbolo della nostra vita con Dio – guidata, sostenuta e accompagnata dalla Sua promessa.
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🟡 Commento
1. La promessa di Dio nella notte (vv. 1–4)
Prima ancora che Giacobbe parta per l’Egitto, Dio gli appare in visione notturna. Lo chiama per nome: «Giacobbe, Giacobbe!» – un segno di intimità, amore e vicinanza. Dio ripete la promessa già fatta ad Abramo e Isacco: dai discendenti di Giacobbe nascerà una grande nazione.
Questa scena mostra che il piano di Dio è sicuro, anche quando il cammino è nuovo. La fede di Giacobbe viene rafforzata e Dio gli promette la Sua presenza personale. Anche il fatto che Giuseppe sarà accanto a lui fino alla morte gli reca conforto dopo anni di dolore.
2. Una partenza nella fiducia (vv. 5–7)
Giacobbe non parte da solo. Tutta la sua famiglia, settanta persone in totale, lo segue – un segno della vita che nasce dalla benedizione di Dio. I carri inviati dal faraone mostrano che Dio può usare anche le autorità terrene per realizzare il Suo piano. Questo trasferimento non è solo geografico, ma spirituale: Giacobbe risponde alla chiamata divina, come fece un tempo Abramo.
3. L’elenco delle famiglie (vv. 8–27)
Questo elenco può sembrare lungo oggi, ma è una testimonianza della fedeltà di Dio. Ogni nome rappresenta una vita sotto la Sua protezione. Nessun membro della famiglia è insignificante – tutti fanno parte del piano divino. È significativo che la Bibbia menzioni donne e bambini – anch’essi inclusi nella promessa. Il numero 70 simboleggia completezza e pienezza.
4. Il ricongiungimento con Giuseppe (vv. 28–30)
Una delle scene più toccanti della Bibbia: Giuseppe, un tempo venduto e ora esaltato, abbraccia il padre piangendo. Dopo anni di dolore e separazione, la famiglia viene riunita. Le parole di Giacobbe: «Ora posso morire, perché ho visto il tuo volto» esprimono profonda gratitudine – il suo desiderio più grande è stato esaudito. Il dolore del passato viene trasformato dalla grazia di Dio.
5. La saggezza e lungimiranza di Giuseppe (vv. 31–34)
Giuseppe prepara i suoi fratelli a presentarsi al faraone. Sa che gli egiziani disprezzano i pastori – tuttavia, si assicura che la sua famiglia sia sistemata a Gosen, una regione fertile e separata dai centri egiziani. In questo modo protegge l’identità d’Israele e la preserva dalla contaminazione culturale. Dimostra che Dio si serve anche dell’intelligenza umana per proteggere il Suo popolo.
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🟢 Riassunto
Genesi 46 narra come Giacobbe venga incoraggiato dalla voce di Dio a trasferirsi in Egitto con la sua famiglia. È un viaggio di fede, una consegna fiduciosa alla guida di Dio. L’elenco dei nomi testimonia la fedeltà divina verso ogni individuo. Il ricongiungimento tra Giacobbe e Giuseppe rappresenta un vertice di riconciliazione familiare. E la saggezza di Giuseppe mostra come Dio agisca anche tramite le capacità umane.
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🔴 Messaggio per oggi
Anche noi ci troviamo spesso davanti a decisioni che ci portano in territori sconosciuti – nel lavoro, nella famiglia, nella vita spirituale. La promessa fatta a Giacobbe vale anche per noi: «Non temere, io sono con te.»
Dio ci accompagna quando intraprendiamo un nuovo cammino, anche se non sappiamo cosa ci attende. Dobbiamo imparare che non è il nostro piano a garantire la sicurezza della nostra vita, ma la guida di Dio. Egli vede oltre ciò che noi possiamo vedere – e se ci affidiamo a Lui, anche ciò che ci è estraneo diventerà un luogo di benedizione.
Dio conosce ciascuno di noi per nome, come nell’elenco dei figli d’Israele. Tu fai parte del Suo grande piano. Anche se ti senti insignificante – il tuo nome è scritto nel Suo libro.
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📆 1 – 7 Giugno 2025
📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 8
✨ Dopo il diluvio
📖 Leggi qui online
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🔵 Introduzione
Il diluvio era finito. Le acque si ritirarono e l’arca si fermò. Ma la vita dopo il diluvio non era semplicemente una continuazione: era un nuovo inizio completo. Nel capitolo 8 del libro Patriarchi e Profeti, viene descritto in modo impressionante come Dio non solo salva, ma guida, protegge e offre nuove promesse. Noè, il fedele predicatore di giustizia, è un esempio di obbedienza, gratitudine e fiducia, anche nei tempi di grande incertezza. Il mondo che lo attendeva non era più lo stesso – ma Dio era rimasto immutato: fedele, potente e pieno di grazia.
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🟡 Commento
1. Fede nella prova (I mesi nell’arca)
I cinque mesi passati nell’arca furono una difficile prova di pazienza. Senza sapere quando le acque si sarebbero ritirate, Noè rimase saldo. Non dubitò della guida di Dio. La fede lo sostenne, insieme alla sua famiglia, durante il buio.
Lezione: La vera fiducia si manifesta nel silenzio dell’attesa. La mano di Dio guida anche quando non possiamo vederla.
2. Il ritorno ordinato (Gli uccelli e la pazienza)
Noè cercò un segno liberando un corvo e una colomba. Ma non agì con impazienza – lasciò l’arca solo quando Dio glielo comandò esplicitamente.
Lezione: Anche quando vediamo dei segni, le nostre decisioni devono essere guidate dalla Parola di Dio, non solo dalle circostanze.
3. Il primo altare (Gratitudine e sacrificio)
Prima ancora di costruire una casa per sé, Noè edificò un altare per Dio. Offrì sacrifici di animali puri – segno della sua fede nel futuro sacrificio di Cristo.
Lezione: La vera gratitudine onora prima Colui che ha donato ogni cosa – anche quando le nostre risorse sono limitate.
4. La reazione di Dio: la nuova alleanza
Dio accolse con favore il “profumo soave” del sacrificio e stabilì la nuova alleanza: nessun altro diluvio globale. L’arcobaleno divenne il segno di questa alleanza.
Lezione: Dio usa segni visibili per assicurarci della Sua fedeltà invisibile. Le Sue promesse valgono per tutte le generazioni.
5. Terra cambiata, stile di vita cambiato
La terra era stata completamente trasformata dal diluvio – nel paesaggio e nell’ecosistema. Il permesso di mangiare carne fu un adattamento alla nuova realtà.
Lezione: I comandamenti e la cura di Dio si adattano alle circostanze dell’uomo, ma la Sua volontà morale rimane invariata.
6. Tesori nascosti della terra e giudizio
Il diluvio seppellì non solo corpi, ma anche l’orgoglio umano, la ricchezza e l’idolatria. Da ciò nacquero carbone, petrolio e minerali – testimoni della potenza distruttiva, ma anche della grazia di Dio.
Lezione: Ciò che l’uomo ha corrotto, Dio lo trasforma in testimonianza della Sua potenza e giustizia.
7. Giudizi futuri: fuoco invece di acqua
Come un tempo l’acqua, alla fine sarà il fuoco a purificare la terra. Vulcani, terremoti e disastri naturali saranno i precursori del ritorno di Cristo.
Lezione: Dio non avverte per spaventarci, ma per chiamarci al ravvedimento – la Sua grazia protegge i Suoi fedeli.
8. La protezione di Dio per i Suoi
Come Noè fu protetto nell’arca, così anche i credenti alla fine saranno protetti dalla potenza di Dio. Il Salmo 91 diventa una promessa personale in mezzo al caos.
Lezione: Il luogo sicuro non è geografico, ma spirituale: sotto le ali di Dio.
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🟢 Riassunto
Dopo il diluvio, Noè si trova davanti a un mondo completamente cambiato. Eppure, in mezzo a morte e distruzione, il suo cuore resta rivolto a Dio. La sua obbedienza, la sua gratitudine e la sua fede lo rendono un esempio per tutte le generazioni. Dio risponde con grazia, promessa e protezione. L’arcobaleno che si curva sul cielo e sul trono è il segno eterno: l’alleanza di Dio rimane. E anche se verranno giudizi futuri, Egli proteggerà coloro che confidano in Lui.
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🔴 Messaggio per noi oggi
In un mondo nuovamente segnato dall’incertezza, da catastrofi naturali e dal degrado morale, Dio ci chiama a vivere come Noè: con fede, obbedienza e gratitudine. Quando tutto ciò che conosciamo viene scosso, possiamo sapere con certezza:
La mano di Dio è ancora al timone.
La Sua alleanza rimane salda. L’arcobaleno nel cielo è più di un fenomeno naturale – è testimonianza della Sua fedeltà. E proprio come Noè fu protetto durante il giudizio, anche noi possiamo sapere:
I giusti sono al sicuro – non perché siano forti, ma perché confidano in Dio.
Perciò: costruiamo altari di gratitudine prima di edificare le nostre case. Doniamo prima di ricevere. Crediamo prima di vedere.
Poiché, dice il Signore, tuo Redentore: «La mia grazia non si allontanerà da te.» (Isaia 54:10)
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📆 1 – 7 Giugno 2025
📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 9
✨ La prima settimana
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