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📅 31 maggio 2025

📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA

✨ Genesi 45 – Giuseppe si rivela ai suoi fratelli
🌍 Dalla separazione alla riconciliazione attraverso la provvidenza di Dio

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📜 Testo biblico – Genesi 45 (Riveduta 1927)

1 Allora Giuseppe non poté più contenersi dinanzi a tutti gli astanti, e gridò: “Fate uscir tutti dalla mia presenza!” E nessuno rimase con Giuseppe quand’egli si diè a conoscere ai suoi fratelli.
2 E alzò la voce piangendo; gli Egiziani l’udirono, e l’udì la casa di Faraone.
3 E Giuseppe disse ai suoi fratelli: “Io son Giuseppe; mio padre vive egli tuttora?” Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perché erano sbigottiti alla sua presenza.
4 E Giuseppe disse ai suoi fratelli: “Deh, avvicinatevi a me!” Quelli s’avvicinarono ed egli disse: “Io son Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse menato in Egitto.
5 Ma ora non vi contristate, né vi dolga d’avermi venduto perch’io fossi menato qua; poiché Iddio m’ha mandato innanzi a voi per conservarvi in vita.
6 Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese; e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà né aratura né mèsse.
7 Ma Dio mi ha mandato dinanzi a voi, perché sia conservato di voi un resto sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione.
8 Non siete dunque voi che m’avete mandato qua, ma è Dio; egli m’ha stabilito come padre di Faraone, signore di tutta la sua casa, e governatore di tutto il paese d’Egitto.
9 Affrettatevi a risalire da mio padre, e ditegli: Così dice il tuo figliuolo Giuseppe: Iddio mi ha stabilito signore di tutto l’Egitto; scendi da me; non tardare;
10 tu dimorerai nel paese di Goscen, e sarai vicino a me; tu e i tuoi figliuoli, i figliuoli de’ tuoi figliuoli, i tuoi greggi, i tuoi armenti, e tutto quello che possiedi.
11 E quivi io ti sostenterò (perché ci saranno ancora cinque anni di carestia), onde tu non sia ridotto alla miseria: tu, la tua famiglia, e tutto quello che possiedi.
12 Ed ecco, voi vedete coi vostri occhi, e il mio fratello Beniamino vede con gli occhi suoi, ch’è proprio la bocca mia quella che vi parla.
13 Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto, e tutto quello che avete veduto; e fate che mio padre scenda presto qua”.
14 E gettatosi al collo di Beniamino, suo fratello, pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui.
15 Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo. E, dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.
16 Il rumore della cosa si sparse nella casa di Faraone, e si disse: “Sono arrivati i fratelli di Giuseppe”. Il che piacque a Faraone ed ai suoi servitori.
17 E Faraone disse a Giuseppe: “Di’ ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le vostre bestie, e andate, tornate al paese di Canaan;
18 prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi darò del meglio del paese d’Egitto, e voi mangerete il grasso del paese.
19 Tu hai l’ordine di dir loro: Fate questo: Prendete nel paese di Egitto de’ carri per i vostri piccini e per le vostre mogli; conducete vostro padre, e venite.
20 E non vi rincresca di lasciar le vostre masserizie; perché il meglio di tutto il paese d’Egitto sarà vostro”.
21 I figliuoli d’Israele fecero così, e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l’ordine di Faraone, e diede loro delle provvisioni per il viaggio.
22 A tutti dette un abito di ricambio per ciascuno; ma a Beniamino dette trecento sicli d’argento e cinque mute di vestiti;
23 e a suo padre mandò questo: dieci asini carichi delle migliori cose d’Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri, per suo padre, durante il viaggio.
24 Così licenziò i suoi fratelli, e questi partirono; ed egli disse loro: “Non ci siano, per via, delle dispute fra voi”.
25 Ed essi risalirono dall’Egitto, e vennero nel paese di Canaan da Giacobbe loro padre.
26 E gli riferirono ogni cosa, dicendo: “Giuseppe vive tuttora, ed è il governatore di tutto il paese d’Egitto”. Ma il suo cuore rimase freddo, perch’egli non credeva loro.
27 Essi gli ripeterono tutte le parole che Giuseppe avea dette loro; ed egli vide i carri che Giuseppe avea mandato per condurlo via; allora lo spirito di Giacobbe loro padre si ravvivò, e Israele disse:
28 “Basta; il mio figliuolo Giuseppe vive tuttora; io andrò, e lo vedrò prima di morire”.

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🔵 Introduzione

Genesi 45 segna il culmine del racconto di Giuseppe: dopo anni di separazione, egli si rivela ai suoi fratelli con autorità e amore misericordioso. Questo capitolo mostra come il piano di Dio unisca giustizia e compassione anche nelle circostanze più dure.

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🟡 Commento

  1. La rivelazione di Giuseppe (vv. 1–4)

    • Esplosione emotiva: Sopraffatto dall’emozione, Giuseppe manda via tutti e si rivela in lacrime.

    • Proclamazione d’identità: “Io sono Giuseppe” racchiude passato di dolore e futuro di speranza.

  2. Ponti di perdono (vv. 5–11)

    • Storia redentrice: Giuseppe spiega che il loro tradimento faceva parte del piano di salvezza di Dio:

      • Non per collera, ma “per voi” Dio lo ha mandato.

      • Il decreto di Faraone è visto come provvidenza divina per salvare Israele.

    • Invito familiare: Li esorta a condurre Giacobbe a Goshen, garantendo provviste per cinque anni di carestia.

  3. Segno di verità e affetto (vv. 12–15)

    • Testimonianza oculare: Beniamino e gli altri hanno udito con le proprie orecchie queste parole.

    • Appassionato abbraccio: Abbracci e baci simboleggiano la profonda riconciliazione.

  4. Generosità di Faraone (vv. 16–20)

    • Favore reale: Faraone accoglie la famiglia, fornisce carri, provviste e terre.

    • Segno d’onore: Portare via carri egiziani è un segno di grande onore.

  5. Ritorno e fede rinnovata (vv. 21–28)

    • Viaggio in Canaan: Vestiti a festa e riccamente provvisti, partono.

    • Dubbio iniziale di Giacobbe: Esita a credere finché non vede i carri.

    • Proclamazione di contentezza: “Mi basta che Giuseppe sia ancora vivo” esprime la sua gioia profonda.

  6. Riflessione teologica

    • Giustizia e misericordia: Il perdono di Giuseppe mostra come la giustizia divina si compia nella misericordia.

    • Provvidenza nella trappola: Tradimento e sofferenza servono al piano redentivo di Dio.

    • Giuseppe, costruttore di riconciliazione: Figura cristologica, Giuseppe è il ponte tra Dio e l’umanità.

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🟢 Riassunto

Giuseppe si rivela ai suoi fratelli dopo anni di sofferenza, spiegando che Dio ha usato il loro tradimento per preservare la famiglia durante la carestia. Investito di favore divino, li invita a stabilirsi in Egitto, suscitando la gioia di Giacobbe.

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🔴 Messaggio per oggi

  • Praticare il perdono: Come Giuseppe, perdonate chi vi ha ferito invece di cercare vendetta.

  • Confidare nel piano di Dio: Anche nei momenti più bui, Dio può dirigere gli eventi verso la benedizione.

  • Costruire la riconciliazione: La vera guarigione richiede coraggio e volontà di ristabilire relazioni spezzate.

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📆 25 – 31 maggio 2025

📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA

📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 7

✨  Il diluvio

📖 Leggi qui online

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🔵 Introduzione

In un mondo un tempo di bellezza paradisiaca, regnavano profonda corruzione: idolatria, violenza e decadenza morale avevano sopraffatto la fiducia nel Creatore. Quando Dio vide che “ogni inclinazione dei pensieri del loro cuore era soltanto malvagia continuamente” (Genesi 6:5), annunciò un giudizio universale mediante le acque e insieme preparò una via di salvezza: l’Arca di Noè.

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🟡 Commento

1.Lo stato letale della Terra

  • Corrotta da idolatria e auto-divinizzazione

  • Adulterio, violenza e licenziosità: violazione dell’ordine divino della vita

2.La missione di Noè e il periodo di preparazione

  • 120 anni di costruzione dell’Arca come monito vivente

  • Predicazione di conversione e invito alla salvezza

3.Il soccorso divino per Noè e la sua famiglia

  • L’Arca come simbolo di grazia divina e obbedienza

  • Chiusura della porta: fine di ogni opportunità di ravvedimento

4.Il giorno del giudizio nel Diluvio

  • Rottura delle sorgenti sotterranee e apertura delle finestre del cielo

  • Distruzione degli impenitenti, salvezza dei giusti

5.Tipo del giudizio finale

  • Paralleli tra il tempo di Noè e gli ultimi giorni (Mt 24:38–39; 2 Pt 3)

  • L’avvertimento e l’invito restano validi fino al ritorno di Cristo

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🟢 Riassunto

L’umanità pre-diluviana abusò dei doni di Dio e della vita stessa, negò il Creatore e forgiò la propria rovina nel peccato. Dio rese noto il Suo giudizio a Noè, offrendo al contempo salvezza a lui e alla sua famiglia mediante la costruzione dell’Arca. Chi accolse il richiamo di Dio fu preservato; chi rimase nella ribellione fu sommerso dal giudizio. Il Diluvio mostra tanto la giustizia santa di Dio quanto la Sua misericordia per chi crede e obbedisce.

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🔴 Messaggio per noi oggi

  • Vigilanza e ravvedimento: Come ai tempi di Noè, anche il nostro cuore può essere facilmente catturato da egoismo e sregolatezza. L’avvertimento di Dio ci chiama alla conversione e a una vita santa.

  • Obbedienza è salvezza: Chi ascolta la voce di Dio e percorre il Suo cammino trova salvezza non per merito proprio, ma per grazia.

  • Parallelo escatologico: Il Diluvio è un monito per il futuro giudizio di Cristo. Prepariamoci vivendo la fede, evitando il peccato e condividendo con altri il messaggio salvifico.

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