⛪ Lezione 9: Nei Salmi: Seconda parte
📘 9.3 Sotto i suoi piedi
✨ Regnare con Cristo sulla terra
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🟦 Introduzione
Nel XXI secolo siamo quotidianamente confrontati con notizie di conflitti, sconvolgimenti politici e disastri naturali. Talvolta sembra che il nostro pianeta tremi sotto i venti del caos e che le sue fondamenta stiano crollando. Proprio in questi momenti la profezia biblica ci invita a guardare oltre le turbolenze attuali. Essa non offre solo immagini simboliche di montagne infrante o mari in tempesta, ma annuncia un vero “reset”: il giorno in cui Dio stesso creerà un nuovo cielo e una nuova terra. Fino ad allora attraversiamo giorni in cui siamo chiamati a rimanere saldi nella fede, sapendo che dietro le quinte un trono incrollabile tiene il mondo nella Sua mano.
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📖 Studio biblico
1.Geremia 4,23–26
«Guardai la terra: ed essa era deserta; tutte le sue città erano in rovina davanti all’Eterno e davanti al suo furore.
Guardai il cielo: non c’era più sole, e nessuna luce fulgida delle stelle.
Guardai le montagne: ed ecco tremavano, e tutte le colline si muovevano.
Guardai: ed ecco non c’era più anima; e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti.»
Queste immagini sconvolgenti ci insegnano che il giudizio di Dio avrà conseguenze non solo spirituali ma anche materiali: la terra, il cielo e le montagne tremeranno sotto il peso del Suo sdegno, annunciando la fine del vecchio ordine e la purificazione necessaria prima che Dio dia inizio alla Sua nuova creazione.
2.Daniele 7
La visione di Daniele mostra un “mare agitato” dal quale sorgono in successione quattro bestie feroci, simboli di imperi che sorgono e cadono. Nessuno di questi regni può durare, perché nessuno soddisfa i bisogni più profondi dell’umanità: giustizia, pace e redenzione. Ma al di sopra di tutti questi troni vacillanti regna l’infrangibile regno di Dio, il cui Sovrano siede su un “trono eterno” (Dan 7,13–14).
3.Salmo 46,7–8
«Le nazioni insorgono, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce: la terra si dissolve.
L’Eterno degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.»
Qui odono il tuono di Dio che fa crollare ogni struttura di potere terreno, mentre coloro che ripongono in Lui la loro fiducia trovano protezione e sicurezza, anche quando il mondo giace in rovina.
4.Matteo 24
Gesù avverte che, prima del Suo ritorno, i segni quali guerre, carestie e terremoti si moltiplicheranno. Questi eventi non sono catastrofi casuali, ma tappe che ci avvicinano al Suo grande giorno. Ci ricordano di restare vigilanti e saldi nella fede.
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📖 Risposte alle domande
📌 Domanda 1: Leggi Geremia 4,23–26. Cosa ci dicono questi versetti sul destino di questo mondo, almeno fino a quando non ci sarà «un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap 22,1)?
Geremia 4,23–26 dipinge uno scenario di distruzione totale: nessuna vita, nessuna luce, nessun terreno solido sotto i piedi. Questi versetti non sono mere esagerazioni poetiche, ma un’anteprima reale della fine dell’antico cosmo, prima che Dio crei il nuovo. Ci insegnano che il giudizio di Dio coinvolge l’intera creazione. Fino a quel giorno, il mondo sperimenterà sempre più una purificazione attraverso catastrofi, conflitti e sconvolgimenti che dissolvono tutto ciò che è corrotto. Eppure non siamo perduti: come cittadini del regno di Dio, sappiamo che dietro il caos un trono incrollabile detiene il potere e ci protegge.
📌 Domanda 2: In che modo la profezia di Daniele 7 ci aiuta a riconoscere che, in definitiva, per noi andrà tutto bene se rimaniamo fedeli a Dio?
Daniele 7 illustra che il potere degli imperi umani è transitorio. Ogni impero terrestre, per quanto potente, è effimero come un’onda sollevata dalla tempesta. In confronto, il regno di Dio rimane nella sovranità celeste. Se consideriamo la nostra cittadinanza radicata in quel regno eterno (Fil 3,20), possiamo restare saldi anche nel caos. La chiave è riporre la nostra speranza non in soluzioni terrene, ma nella rinascita del cuore per opera dello Spirito Santo. Così entriamo a far parte di quel regno incrollabile che alla fine trionferà, affrontando le tempeste con fiducia immutabile.
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✨ Principi spirituali
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Il giudizio di Dio tocca tutta la creazione. Cielo e terra saranno purificati (Ger 4,23–26).
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I regni terrestri sono effimeri. La loro ascesa e caduta fanno parte del piano sovrano di Dio (Dan 7).
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Il trono di Dio rimane saldo. In mezzo al caos, Egli è il nostro rifugio costante (Sal 46,7–8).
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Siamo cittadini del cielo. La nostra vera dimora è il regno di Dio, non i poteri terreni (Fil 3,20).
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Segni e ammonimento. I segnali degli ultimi tempi ci chiamano alla vigilanza e alla perseveranza (Mt 24).
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🧩 Applicazione nella vita quotidiana
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Mantieni una prospettiva celeste: di fronte a crisi politiche o disastri naturali, ricorda il trono di Dio sopra le nazioni.
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Preghiera quotidiana: chiedi il desiderio del regno di Dio, non solo della sicurezza terrena.
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Comunità di fede: condividete la profezia biblica per incoraggiarvi a vicenda e vivere l’esperanza insieme.
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Servizio al prossimo: in attesa dell’intervento finale di Dio, sii luce nell’oscurità con azioni concrete e preghiere per chi è nel bisogno.
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Rinnovamento del cuore: medita ogni giorno la Parola di Dio per essere preparato quando arriveranno le tempeste.
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✅ Conclusione
La profezia biblica non porta al pessimismo cieco, ma dona una fiducia soprannaturale: nonostante il caos e la distruzione dei poteri di questo mondo, il regno di Dio resta incrollabile. Chi pone la sua fiducia in Gesù e abbraccia i principi del Suo regno può sapere che, alla fine, vittoria e rinnovamento attendono tutto ciò che è stato spezzato.
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💭 Pensiero del giorno
«Quando le nazioni si sollevano e i regni vacillano, il trono di Dio rimane incrollabile.»
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