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📅 26 maggio 2025

📖 LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA

✨ Genesi 40 – Giuseppe interpreta sogni in prigione
🌍 La guida di Dio anche nell’apparente oblio

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📜 Testo biblico – Genesi 40 (Riveduta 1927)

1 Or, dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panettiere del re d’Egitto offesero il loro signore, il re d’Egitto.
2 E Faraone s’indignò contro i suoi due ufficiali, contro il capo de’ coppieri e il capo de’ panettieri,
3 e li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie; nella prigione stessa dove Giuseppe stava rinchiuso.
4 E il capitano delle guardie li affidò alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Ed essi rimasero in prigione per un certo tempo.
5 E durante una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d’Egitto, ch’erano rinchiusi nella prigione, ebbero ambedue un sogno, un sogno per uno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare.
6 Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guardò, ed ecco, erano conturbati.
7 E interrogò gli ufficiali di Faraone ch’eran con lui in prigione nella casa del suo signore, e disse: “Perché avete oggi il viso così mesto?”
8 E quelli gli risposero: “Abbiam fatto un sogno e non v’è alcuno che ce lo interpreti”. E Giuseppe disse loro: “Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego”.
9 E il capo de’ coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe, e gli disse: “Nei mio sogno, ecco, mi stava davanti una vite;
10 e in quella vite c’eran tre tralci; e mi pareva ch’essa germogliasse, poi fiorisse, e desse in fine dei grappoli d’uva matura.
11 E io avevo in mano la coppa di Faraone; presi l’uva, la spremei nella coppa di Faraone, e diedi la coppa in mano a Faraone”.
12 Giuseppe gli disse: “Questa è l’interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni;
13 ancora tre giorni, e Faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo ufficio, e tu darai in mano a Faraone la sua coppa, nel modo che facevi prima, quand’eri suo coppiere.
14 Ma ricordati di me, quando sarai felice, e siimi benigno, ti prego; parla di me a Faraone, e fammi uscire da questa casa;
15 perché io fui portato via furtivamente dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da esser messo in questa fossa”.
16 Il capo de’ panettieri, vedendo che la interpretazione di Giuseppe era favorevole, gli disse: “Anch’io, nel mio sogno, ecco, avevo tre canestri di pan bianco, sul capo;
17 e nel canestro più alto c’era per Faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo”.
18 Giuseppe rispose e disse: “Questa è l’interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni;
19 ancora tre giorni, e Faraone ti porterà via la testa di sulle spalle, ti farà impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno le carni addosso”.
20 E avvenne, il terzo giorno, ch’era il natalizio di Faraone, che questi dette un convito a tutti i suoi servitori, e fece alzare il capo al gran coppiere, e alzare il capo al gran panettiere in mezzo ai suoi servitori:
21 ristabilì il gran coppiere nel suo ufficio di coppiere, perché mettesse la coppa in man di Faraone,
22 ma fece appiccare il gran panettiere, secondo la interpretazione che Giuseppe avea loro data.
23 Il gran coppiere però non si ricordò di Giuseppe, ma lo dimenticò.

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🔵 Introduzione

In Genesi 40 ritroviamo Giuseppe prigioniero in Egitto: stavolta interpreta i sogni di due alti funzionari. Sebbene innocente, Giuseppe mette al servizio degli altri il dono che Dio gli ha accordato. Questi racconti ci insegnano che i talenti divini operano anche nel buio più fitto e che l’oblio umano non può contrastare i progetti sovrani di Dio.

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🟡 Commento

  1. Contrasto fra colpa e grazia (vv. 1–4)

    • I due funzionari peccano e finiscono in prigione.

    • Giuseppe, pur detenuto, viene elevato per servire e consigliare, dimostrando che la grazia di Dio non dipende dai meriti umani.

  2. Rivelazione divina nei sogni (vv. 5–8)

    • I due prigionieri fanno il sogno la stessa notte, senza chi li interpreti.

    • Giuseppe umilmente riconosce: «L’interpretazione appartiene a Dio» ed esorta a raccontare i sogni.

  3. Interpretazione della vite (vv. 9–14)

    • Tre tralci = tre giorni fino alla riabilitazione del ciambellano.

    • Giuseppe non solo annuncia la buona notizia, ma chiede anche un favore presso Faraone.

  4. Interpretazione del paniere (vv. 16–19)

    • Tre ceste = tre giorni fino all’esecuzione del panettiere.

    • La precisione dell’interpretazione si conferma nei vv. 20–22.

  5. Dimenticanza umana e piano divino (v. 23)

    • Il ciambellano dimentica Giuseppe, ma

    • l’oblio umano non può fermare il tempo e il progetto di Dio.

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🟢 Riepilogo

Giuseppe interpreta i sogni del ciambellano e del panettiere di Faraone: l’uno viene restaurato, l’altro impiccato dopo tre giorni. Pur dimenticato, Giuseppe rimane sotto la guida di Dio, che agisce in ogni circostanza.

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🔴 Messaggio per oggi

  • Dio opera nell’avversità: Anche nelle difficoltà, Egli ci dona doni per servire gli altri.

  • Umiltà di fronte alla saggezza divina: Cerchiamo le rivelazioni di Dio, riconoscendo che vengono da Lui.

  • Fiducia nei tempi di Dio: L’oblio umano non deve scoraggiarci; i piani di Dio sono certi.

  • Intercessione reciproca: Come Giuseppe, anche noi possiamo pregare gli uni per gli altri, confidando nell’intervento di Dio.

Questa storia ci ricorda che Dio non ci dimentica mai e ci rende capaci di portare luce e speranza, sia che gli uomini ci riconoscano o ci dimentichino.

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📆 25 – 31 maggio 2025

📆 LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA

📖 Ellen G. White │ Patriarchi e Profeti – Capitolo 7

✨  Il diluvio

📖 Leggi qui online

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🔵 Introduzione

In un mondo un tempo di bellezza paradisiaca, regnavano profonda corruzione: idolatria, violenza e decadenza morale avevano sopraffatto la fiducia nel Creatore. Quando Dio vide che “ogni inclinazione dei pensieri del loro cuore era soltanto malvagia continuamente” (Genesi 6:5), annunciò un giudizio universale mediante le acque e insieme preparò una via di salvezza: l’Arca di Noè.

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🟡 Commento

1.Lo stato letale della Terra

  • Corrotta da idolatria e auto-divinizzazione

  • Adulterio, violenza e licenziosità: violazione dell’ordine divino della vita

2.La missione di Noè e il periodo di preparazione

  • 120 anni di costruzione dell’Arca come monito vivente

  • Predicazione di conversione e invito alla salvezza

3.Il soccorso divino per Noè e la sua famiglia

  • L’Arca come simbolo di grazia divina e obbedienza

  • Chiusura della porta: fine di ogni opportunità di ravvedimento

4.Il giorno del giudizio nel Diluvio

  • Rottura delle sorgenti sotterranee e apertura delle finestre del cielo

  • Distruzione degli impenitenti, salvezza dei giusti

5.Tipo del giudizio finale

  • Paralleli tra il tempo di Noè e gli ultimi giorni (Mt 24:38–39; 2 Pt 3)

  • L’avvertimento e l’invito restano validi fino al ritorno di Cristo

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🟢 Riassunto

L’umanità pre-diluviana abusò dei doni di Dio e della vita stessa, negò il Creatore e forgiò la propria rovina nel peccato. Dio rese noto il Suo giudizio a Noè, offrendo al contempo salvezza a lui e alla sua famiglia mediante la costruzione dell’Arca. Chi accolse il richiamo di Dio fu preservato; chi rimase nella ribellione fu sommerso dal giudizio. Il Diluvio mostra tanto la giustizia santa di Dio quanto la Sua misericordia per chi crede e obbedisce.

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🔴 Messaggio per noi oggi

  • Vigilanza e ravvedimento: Come ai tempi di Noè, anche il nostro cuore può essere facilmente catturato da egoismo e sregolatezza. L’avvertimento di Dio ci chiama alla conversione e a una vita santa.

  • Obbedienza è salvezza: Chi ascolta la voce di Dio e percorre il Suo cammino trova salvezza non per merito proprio, ma per grazia.

  • Parallelo escatologico: Il Diluvio è un monito per il futuro giudizio di Cristo. Prepariamoci vivendo la fede, evitando il peccato e condividendo con altri il messaggio salvifico.

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