
LETTURA BIBLICA QUOTIDIANA
Genesi capitolo 8 – Speranza dopo il diluvio – La fedeltà di Dio rinnova la terra
24 aprile 2025
Capitolo del giorno: Genesi 8
Testo biblico – Genesi 8 (Riveduta 1927)
1 Or Iddio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame ch’era con lui nell’arca; e Dio fece passare un vento sulla terra, e le acque si calmarono;
2 le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo;
3 le acque andarono del continuo ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a scemare.
4 E nel settimo mese, il decimosettimo giorno del mese, l’arca si fermò sulle montagne di Ararat.
5 E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti.
6 E in capo a quaranta giorni, Noè apri la finestra che avea fatta nell’arca,
7 e mandò fuori il corvo, il quale uscì, andando e tornando, finché le acque furono asciugate sulla terra.
8 Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra.
9 Ma la colomba non trovò dove posar la pianta del suo piede, e tornò a lui nell’arca, perché c’eran delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese, e la portò con sé dentro l’arca.
10 E aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell’arca.
11 E la colomba tornò a lui, verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia fresca d’ulivo; onde Noè capì che le acque erano scemate sopra la terra.
12 E aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non tornò più a lui.
13 L’anno secentesimoprimo di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra; e Noè scoperchiò l’arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta.
14 E il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.
15 E Dio parlò a Noè, dicendo:
16 “Esci dall’arca tu e la tua moglie, i tuoi figliuoli e le mogli dei tuoi figliuoli con te.
17 Fa’ uscire con te tutti gli animali che sono teco, d’ogni carne: uccelli, bestiame, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perché abbondino sulla terra, e figlino e moltiplichino sulla terra”.
18 E Noè uscì con i suoi figliuoli, con la sua moglie, e con le mogli dei suoi figliuoli.
19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quel che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall’arca.
20 E Noè edificò un altare all’Eterno; prese d’ogni specie d’animali puri e d’ogni specie d’uccelli puri, e offrì olocausti sull’altare.
21 E l’Eterno sentì un odor soave; e l’Eterno disse in cuor suo: “Io non maledirò più la terra a cagione dell’uomo, poiché i disegni del cuor dell’uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto.
22 Finché la terra durerà, sementa e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno mai”.
Spiegazione & Contesto
Introduzione
Dopo il giudizio arriva la speranza. Genesi 8 segna la svolta nella storia del diluvio: il giudizio di Dio si ritira – e la sua grazia comincia a risplendere. Questo capitolo rappresenta il passaggio dal caos all’ordine, dalla collera alla promessa, dalle tenebre a una nuova vita.
Dio non dimentica la sua creazione – egli “si ricorda” di Noè, che ha aspettato nell’arca fidandosi della parola divina. Genesi 8 è simbolo di un nuovo inizio, della fedeltà di Dio e della risposta umana nella fede e nell’obbedienza.
Commento
1. Dio si ricorda di Noè (vv. 1–5)
Il verbo ebraico “ricordarsi” (זכר) indica un’azione concreta, non solo un pensiero.
Le acque si ritirano – segno che la collera divina non è eterna.
L’arca si posa – come una barca della fede sulla roccia della promessa.
2. Segni di speranza (vv. 6–12)
Noè aspetta con pazienza e osserva tramite gli uccelli.
La colomba con il ramoscello d’ulivo diventa simbolo di pace – e poi dello Spirito Santo.
La fiducia di Noè si mostra nella sua pazienza e nell’attesa della parola di Dio.
3. Un nuovo inizio (vv. 13–19)
Dio parla di nuovo – invita Noè a uscire: inizia un nuovo capitolo.
La vita ritorna sulla terra – benedetta di nuovo per crescere e moltiplicarsi.
È un nuovo inizio, pieno di speranza ma anche di responsabilità.
4. Il sacrificio di Noè e la promessa di Dio (vv. 20–22)
Noè costruisce un altare – gesto di gratitudine, adorazione e consacrazione.
Dio accetta l’offerta e fa una nuova promessa: non distruggerà più la terra a causa dell’uomo.
I cicli della vita – semina e raccolto, estate e inverno – sono garantiti dalla cura fedele di Dio.
Riassunto
Genesi 8 è un racconto di grazia dopo il giudizio:
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Dio non dimentica i suoi figli nell’ora della prova.
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La terra viene purificata e si prepara spazio per una vita nuova.
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Noè risponde con obbedienza e gratitudine; Dio risponde con una promessa di stabilità.
Messaggio per noi oggi
Cosa possiamo imparare da Genesi 8 per la nostra vita?
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Dio si ricorda di te, anche se ti trovi in un’“arca” – isolato, in attesa, incerto.
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Aspetta la parola di Dio prima di agire – come Noè, cammina nella fede e non per vista.
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Quando Dio apre una nuova via, inizia con il ringraziamento, come fece Noè.
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La promessa di Dio è ancora valida: finché dura la terra, Egli sosterrà l’ordine e la vita.
La fine di una crisi è spesso l’inizio di un cammino benedetto – Dio crea nuova vita dal caos.
«Finché la terra durerà, semina e raccolto, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai.» (Genesi 8:22)
LETTURA SETTIMANALE DELLO SPIRITO DI PROFEZIA
Ellen White | Patriarchi e Profeti – Capitolo 1
L’origine del male
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Introduzione
La domanda: “L’origine del male” tocca il cuore del Gran Conflitto tra il bene e il male. Il primo capitolo di Patriarchi e Profeti esplora in profondità l’origine di questo conflitto cosmico.
Ellen White mostra che il peccato non ha origine in Dio, ma in un uso errato della libertà da parte di una creatura: Lucifero, il più alto degli angeli.
Commento
1. Il carattere di Dio: l’amore come fondamento
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«Dio è amore» (1 Giovanni 4:16).
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Il Suo governo si basa su libertà, giustizia e grazia.
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Tutte le creature intelligenti erano felici nell’obbedienza.
2. La caduta di Lucifero: l’abuso della libertà
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Lucifero era splendido e potente.
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L’orgoglio e l’esaltazione di sé portarono alla ribellione.
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Desiderava l’adorazione che appartiene solo a Dio.
3. L’inizio della ribellione
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All’inizio nascose le sue vere motivazioni.
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Seminò dubbi e insoddisfazione.
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Alcuni angeli furono confusi; altri rimasero fedeli.
4. La pazienza e la misericordia di Dio
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Dio offrì perdono e una via di ritorno a Lucifero.
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Ma l’orgoglio gli impedì di confessare l’errore.
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Disse che era troppo tardi – un’altra menzogna.
5. La saggezza divina nella gestione della ribellione
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Dio non distrusse subito Satana, per mostrare a tutti quanto è distruttivo il peccato.
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Gli esseri celesti dovevano vedere con i propri occhi i risultati del male.
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Solo così la legge di Dio poteva essere completamente giustificata.
Riassunto
Il capitolo rivela:
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Dio ha creato esseri liberi e perfetti.
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Il peccato è iniziato con l’orgoglio di un angelo.
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La legge di Dio è amore, non costrizione.
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Il male è stato tollerato per svelarne le conseguenze.
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Il Gran Conflitto coinvolge tutto l’universo.
Messaggio per noi oggi
Anche oggi siamo nel mezzo del conflitto.
Dubbi, orgoglio, ribellione – Satana continua a sedurre.
Che significa per te?
Confida nel carattere di Dio, anche quando non comprendi tutto.
Scegli l’obbedienza per amore, non per costrizione.
La pazienza divina con Lucifero mostra la Sua misericordia anche verso di te.
Attento alle mezze verità – Satana è astuto.
Torna a Dio mentre la porta della grazia è ancora aperta.
«Giustizia e rettitudine sono la base del Suo trono; amore e fedeltà camminano davanti a Lui.» (Salmo 89:15)
L’origine del peccato non rivela la debolezza di Dio, ma la Sua infinita saggezza, pazienza e amore.
E questo amore ti invita oggi a far parte del Suo Regno – per scelta e per fede.