4 minuti 7 giorni
Paolo divenne cieco per vedere Cristo | 30.03.2025
Dalla legge della potenza all’amore di Dio – Come Mosè e Paolo sono stati trasformati da Dio
Dio chiama gli uomini non per la loro perfezione, ma per trasformarli per mezzo della sua grazia. Sia Mosè che Paolo hanno intrapreso il loro cammino con la forza umana, l’ambizione e una falsa comprensione – e entrambi sono stati radicalmente trasformati attraverso incontri con il Dio vivente. Questa lezione ci mostra come la guida divina, la solitudine, la sofferenza e la dedizione personale siano strumenti nelle mani di Dio per forgiare il carattere. È un invito a riconoscerci nelle esperienze di questi due grandi leader – e a imparare umilmente cosa significa vivere al servizio dell’amore.

« E Anania andò, entrò nella casa, impose le mani su di lui e disse: “Caro fratello Saulo, il Signore mi ha mandato (quello che ti è apparso sulla via per la quale sei venuto) affinché tu possa vedere di nuovo e sia riempito dello Spirito Santo.” » Atti 9,17

Nelle scuole militari d’Egitto, Mosè fu istruito nella legge della violenza, e tale insegnamento segnò il suo carattere in modo così profondo che gli ci vollero quarant’anni per prepararlo a condurre il popolo d’Israele secondo la legge dell’amore. La stessa lezione doveva essere imparata anche da Paolo.
Alle porte di Damasco, la visione del Crocifisso cambiò completamente il corso della sua vita. Il persecutore divenne discepolo, l’insegnante si trasformò in allievo. I giorni di oscurità che trascorse in solitudine a Damasco gli parvero anni. Le Scritture dell’Antico Testamento, che conosceva a memoria, divennero il suo materiale di studio, e Cristo il suo maestro. La solitudine della natura si trasformò per lui in una scuola. Si ritirò nel deserto dell’Arabia per studiare le Scritture e conoscere Dio. Liberò la sua anima dai pregiudizi e dalle tradizioni che avevano formato la sua vita, ricevendo l’insegnamento dalla fonte della verità.
La sua vita successiva fu guidata da un unico principio: quello del sacrificio di sé, del servizio per amore. « Sono debitore, sia ai Greci che ai Barbari, ai sapienti come agli ignoranti. »
Sebbene Paolo possedesse doti intellettuali straordinarie, la sua vita rivelava la forza di una saggezza rara. Principi di profonda importanza – principi che persino le menti più grandi della sua epoca non conoscevano – si dispiegavano nei suoi insegnamenti e si manifestavano nella sua vita. Egli possedeva la più alta e nobile di tutte le saggezze – quella che dona al cuore acume, comprensione e compassione, che connette l’uomo con i suoi simili e gli permette di far emergere il meglio in loro, ispirandoli a una vita superiore.
« Se veniamo injuriati, benediciamo; se veniamo perseguitati, sopportiamo; se veniamo calunniati, imploriamo, come afflitti, eppure sempre gioiosi; come poveri, che rendono molti ricchi; come coloro che non hanno nulla eppure possiedono tutto. » (2 Timoteo 4,7) (Bildung, pp. 58–60)
Padre celeste,
Ti ringraziamo per l’esempio di Mosè e di Paolo – uomini come noi, trasformati dal Tuo amore. Insegnaci anche tu ad ascoltare la Tua voce quando ci guidi, a volte attraverso deserti, nel silenzio o nelle prove. Aiutaci ad aprire i nostri cuori e a lasciar andare le nostre idee preconcette, affinché Tu possa riempirci della Tua verità. Dacci il coraggio di servire per amore e non per dovere, e usa la nostra vita per portare speranza e luce agli altri.
Nel nome di Gesù, Amen.

Visited 1 times, 1 visit(s) today