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Il Perdono | 24.03.2025
Un invito al discepolato quotidiano, al perdono e all’amore divino
In un mondo pieno di incomprensioni, ferite e debolezze umane, il Vangelo di Gesù Cristo rimane un invito a una vita santa, riconciliata e colma d’amore. La vera religione di Cristo non promuove la staticità, ma la crescita spirituale – un continuo tendere verso l’alto, verso un carattere sempre più puro. Essa ci chiama a vivere il perdono e a lasciare che l’amore divino riempia i nostri cuori. I pensieri seguenti, ispirati a testi del Youth’s Instructor del 1894 e 1898, ci ricordano che il vero discepolato non si trova nelle parole, ma nella messa in pratica concreta dell’insegnamento di Cristo.
«Sopportatevi gli uni gli altri e, se uno ha di che lamentarsi contro un altro, perdonatevi a vicenda; come Cristo vi ha perdonato, così fate anche voi.» Colossesi 3:13
La religione di Gesù Cristo significa progresso; significa tendere costantemente verso l’alto, verso uno standard sempre più santo ed elevato. Il cristiano il cui cuore è stato toccato dalla bellezza del carattere del Salvatore deve mettere in pratica ciò che ha imparato nella scuola di Cristo. Dobbiamo essere studenti diligenti nella scuola di Cristo, pronti a imparare ogni giorno ciò che Egli desidera insegnarci.
(Youth’s Instructor, 13 settembre 1894)
Non raggiungeremo mai la perfezione del carattere se non ascoltiamo la voce di Dio e non seguiamo i Suoi consigli. Questo consiglio non si applica solo a coloro che non hanno affrontato prove che abbiano causato disagio ai fratelli, ma anche a quelli che sono stati feriti, che hanno sofferto ingiustizie finanziarie, rimproveri o critiche, incomprensioni o giudizi errati. Queste persone non devono permettere che l’odio entri nei loro cuori, né lasciare che sorgano sentimenti di rancore quando vedono coloro che le hanno ferite.
Come fece il Signore Gesù, perdoniamo i nostri nemici e cerchiamo occasioni per mostrare a coloro che ci hanno fatto del male che li amiamo e che, se ne avessimo l’opportunità, faremmo loro del bene. (…) Se coloro che ci hanno feriti continuano nella loro via sbagliata, dobbiamo comunque sforzarci di riconciliarci con i nostri fratelli seguendo la via stabilita dalla Bibbia, come Cristo ci ha insegnato. Se i nostri fratelli rifiutano la riconciliazione, non dobbiamo parlare contro di loro né cercare di distruggere la loro influenza, ma affidarli nelle mani di Dio, che è giusto e giudica ogni persona con giustizia. (…)
I giovani possono affermare di amare molto l’opera di Dio, ma finché non sono riconciliati con i loro compagni, non sono riconciliati neanche con Dio. Sono questi sentimenti egoistici che, se alimentati, tengono lontena la benedizione di Dio dal nostro cuore e dalla nostra casa. Lasciamo che l’amore di Cristo riempia il nostro cuore e trasformi il nostro carattere; altrimenti, non saremo figli di Dio.
(Youth’s Instructor, 13 gennaio 1898)
Caro Padre Celeste,
Ti ringraziamo per l’esempio di Tuo Figlio, Gesù Cristo, che ci ha mostrato la via dell’amore, del perdono e del progresso.
Aiutaci a imparare ogni giorno nella Tua scuola, ad ascoltare la Tua voce con umiltà e a seguire i Tuoi consigli.
Insegnaci a perdonare il prossimo, anche quando siamo stati feriti.
Non permettere che l’amarezza, l’odio o lo spirito di divisione trovino spazio nel nostro cuore.
Riempici del Tuo amore divino, trasforma il nostro carattere e rendici veri figli di Dio.
Nel nome di Gesù preghiamo. Amen.

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