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Impariamo a parlare la lingua di Canaan | 6.03.2025
Imparare la lingua di Canaan – Una crescita in Cristo
Il linguaggio è più di semplici parole: è l’espressione del nostro cuore e della nostra fede. Come discepoli di Cristo, siamo chiamati a testimoniare di Lui non solo con le nostre azioni, ma anche con le nostre parole. Tuttavia, spesso siamo così immersi nel linguaggio terreno che quello celeste ci sembra estraneo. La nostra crescita in Cristo deve riflettersi anche nel nostro modo di parlare: in purezza, gentilezza e profondità spirituale. Questa meditazione ci invita ad apprendere la lingua di Canaan e a lasciare che il nostro cuore sia sempre più riempito della saggezza di Dio.

« La mia dottrina si spanderà come la pioggia, la mia parola scenderà come la rugiada, come la pioggia fine sopra il verde, come le gocce d’acqua sull’erba. » Deuteronomio 32:2

Dobbiamo essere testimoni di Cristo, e lo saremo quando cresceremo ogni giorno fino a raggiungere la piena maturità come uomini e donne in Gesù Cristo. È nostro privilegio crescere quotidianamente per assomigliare sempre più a Lui. Allora riceveremo la forza di esprimere il nostro amore per Lui con un linguaggio più elevato e più puro; i nostri pensieri diventeranno più vasti e profondi, e il nostro discernimento più sano e degno di fiducia, mentre la nostra testimonianza avrà in sé più vita e sicurezza.
Non dobbiamo coltivare il linguaggio terreno al punto da essere così abituati alla lingua degli uomini che quella di Canaan ci sembri nuova e straniera. Dobbiamo imparare nella scuola di Cristo. Tuttavia, la realtà è che molti si accontentano di un’esperienza molto limitata nelle cose spirituali, poiché dimostrano, nelle loro preghiere e testimonianze, una conoscenza debole di queste cose. Si manifesta un giudizio meno sano riguardo ai nostri interessi eterni rispetto alle nostre questioni terrene e temporanee.
I cristiani dovrebbero essere studenti fedeli nella scuola di Cristo, imparando sempre di più sul cielo, sulla parola e sulla volontà di Dio, sulla verità e su come applicare fedelmente la conoscenza acquisita. (Youth’s Instructor, 28 giugno 1894)
Il requisito principale per il linguaggio è che sia puro, gentile e sincero – l’espressione esteriore di virtù interiori. La migliore scuola per apprendere un tale linguaggio è la casa.
Le parole gentili sono per l’anima come la rugiada e una pioggia leggera. Le Scritture ci dicono che sul Signore Gesù Cristo era sparsa la grazia sulle sue labbra, così che Egli sapeva « sostenere con la parola chi è stanco » (Isaia 50:4). E il Signore ci esorta affinché anche il nostro parlare sia « sempre con grazia, condito con sale », per dare grazia a chi ascolta (Colossesi 4:6; Efesini 4:29). (La casa cristiana, p. 435)
Quando il cuore è puro, da esso sgorgheranno tesori di saggezza. (Ibidem, p. 438)
Caro Padre celeste,
Ti ringraziamo per la Tua parola, che guida il nostro cuore e ci insegna a crescere nella Tua verità. Aiutaci a imparare la lingua del cielo – una lingua di amore, grazia e verità. Che le nostre parole siano una testimonianza per Te, portando conforto, speranza e incoraggiamento agli altri. Purifica il nostro cuore, affinché ne sgorghino vera saggezza e bontà. Dacci la forza di crescere ogni giorno di più a Tua immagine, affinché la nostra vita sia una luce per il mondo.
Nel nome di Gesù, Amen.

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