Uno sguardo ad altri mondi | 22.12.2024
La gloria della creazione di Dio
Il cielo non è solo un luogo di redenzione, ma anche un’espressione dell’infinita potenza creativa e dell’amore di Dio. La visione di un altro luogo perfetto, creato da Dio, ci mostra quanto sarà gloriosa la vita in Sua presenza. Lì, gli abitanti sono uniti nella libertà e nella gioia, liberi dal peccato e dal dolore. Questa speranza ci dà la forza di rimanere fedeli, poiché Dio ha promesso di concedere ai Suoi Eletti il privilegio di esplorare tutti i mondi e di osservare le opere delle Sue mani.
«Egli crea le Pleiadi e Orione; egli trasforma le tenebre in mattina e il giorno in notte oscura.» — Amos 5:8
Il cielo è un luogo meraviglioso. Desidero essere lì, vedere il mio amato Gesù, che ha dato la Sua vita per me, e trasformarmi nella Sua gloriosa immagine. Voglio proclamare con gioia la gloria del mondo splendente che verrà! Ho sete della fonte d’acqua viva che rinfresca la città del nostro Dio.
Il Signore mi concesse uno sguardo su altri mondi. Ricevetti ali, e un angelo mi accompagnò dalla città a un luogo grande e splendente. L’erba in quel luogo era di un verde vivace, e gli uccelli cantavano lì in melodie bellissime. Gli abitanti di quel luogo erano di diverse dimensioni, alcuni più piccoli, altri più grandi, ma tutti erano aggraziati e avevano un aspetto nobile e maestoso. I loro volti portavano l’immagine di Gesù e irradiavano una gioia sacra che rifletteva la libertà e la felicità di quel luogo.
Chiesi a uno di loro perché fossero così meravigliosi, con una bellezza che superava di gran lunga quella degli esseri umani sulla Terra. La risposta fu: «Abbiamo vissuto nell’obbedienza rigorosa ai comandamenti di Dio e non siamo caduti nella disobbedienza come gli esseri umani sulla Terra.» Poi vidi due alberi, uno molto simile all’albero della vita nella città. I frutti di entrambi gli alberi erano splendidi, ma non potevano mangiare da uno di essi. Avevano la libertà di mangiare da entrambi, ma era loro vietato mangiare da uno solo. L’angelo che mi accompagnava disse: «Nessuno degli abitanti di questo luogo ha mai mangiato dall’albero proibito; tuttavia, se ne mangiassero, caderebbero.»
Poi fui condotto in un altro mondo, il cui cielo era adornato da sette lune. Lì vidi il grande Enoch, che era stato portato al cielo. Nella sua mano destra teneva un ramo di palma, su cui ogni singola foglia era scritta «Vittoria». Sulla sua testa portava una corona bianca abbagliante con foglie su cui al centro era scritto «Purezza». Intorno alla corona, pietre preziose di diversi colori brillavano più delle stelle, riflettevano le lettere e le ingrandivano. Sul retro c’era un nastro che teneva insieme la corona, su cui era scritto «Santità». Sopra la corona, una splendida corona brillava più del sole. Gli chiesi se questo fosse il luogo a cui era stato condotto dopo essere stato portato via dalla Terra. Egli rispose: «No, questo non è il mio domicilio. La città è la mia patria, e qui sono in visita.» Si muoveva in quel luogo come se fosse a casa.
Implorai l’angelo che mi accompagnava di lasciarmi rimanere in quel luogo. Non potevo sopportare l’idea di tornare in quel mondo oscuro. Allora l’angelo mi disse: «Devi tornare, e se rimani fedele, avrai il privilegio, insieme ai 144.000, di visitare tutti i mondi e di vedere le opere delle mani di Dio.»
Ellen White, Scritti Precoce, pp. 39–40
Caro Padre Celeste,
Ti ringraziamo per la meravigliosa speranza di vivere in Tua presenza, liberi dal dolore, dal peccato e dalla morte. Grazie per la promessa che hai dato ai Tuoi figli di sperimentare la gloria della Tua creazione. Rafforza la nostra fede affinché rimaniamo fedeli e attendiamo con gioia l’accomplimento del Tuo piano. Possa vivere in questa speranza e riflettere la Tua gloria attraverso la nostra vita.
Nel nome di Gesù preghiamo. Amen.
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