La Giusta Conoscenza del Santuario Celeste | 10.02.2024
Il Santuario Celeste: Centro del Piano Divino di Redenzione
La comprensione del santuario celeste è uno degli insegnamenti centrali della nostra fede e ci collega direttamente al ministero di Cristo come nostro sommo sacerdote. La rappresentazione biblica del santuario celeste non rivela solo la profondità del piano di redenzione di Dio, ma mostra anche come questo piano sia stato prefigurato dal santuario terrestre. Mentre ci occupiamo delle Scritture che ci danno uno sguardo nel santuario, riconosciamo che il ministero di Cristo in cielo è di importanza eterna per la nostra redenzione. Le rivelazioni nel libro di Daniele e nell’Apocalisse ci conducono a comprendere meglio il ruolo di Cristo in questa ultima fase della redenzione e ci incoraggiano a riporre la nostra fiducia nel Redentore che intercede per noi davanti al trono di Dio.
«Ma Cristo è venuto per essere un sommo sacerdote delle cose future, e è entrato una volta per tutte in un santuario maggiore e perfetto, non fatto da mani umane, cioè non appartenente a questa creazione.» Ebrei 9,11
La giusta conoscenza del ministero nel santuario celeste è il fondamento della nostra fede. – Evangelizzazione, p. 221
Il santuario terrestre fu edificato da Mosè secondo il modello che gli fu mostrato sul monte. Era «una rappresentazione simbolica per l’epoca presente in cui si offrono doni e sacrifici»; i suoi due luoghi santi erano «immagini delle cose che sono nei cieli»; Cristo, il nostro sommo sacerdote glorificato, è «un servitore del santuario e del vero tabernacolo che il Signore ha stabilito, e non un uomo» (Ebrei 9:9, 23; 8:2). Durante una visione, l’apostolo Giovanni fu autorizzato a vedere il tempio di Dio nei cieli e vi vide «sette candelabri infuocati» che «bruciavano davanti al trono» (Apocalisse 4:5). […] Al profeta fu permesso di guardare nel primo spazio del santuario celeste e vide lì «sette candelabri infuocati» e «l’altare d’oro», rappresentati dal candelabro d’oro e dall’altare degli incensi nel santuario terrestre. Ancora una volta, «il tempio di Dio nei cieli fu aperto» (Apocalisse 11:19), e guardò dietro il velo interno, nel Santo Altissimo. Lì vide «la tavola dell’alleanza» (Apocalisse 11:19), rappresentata dalla tavola sacra che Mosè aveva fatto per contenere la legge di Dio. […]
Giovanni dice di aver visto il santuario celeste. Questo santuario, dove Gesù serve per noi, è il grande originale, mentre il santuario edificato da Mosè era solo una copia.
Il Tempio Celeste – la Dimora del Re dei Re, dove «migliaia e migliaia lo servono e diecimila e diecimila si tengono davanti a lui» (Daniele 7:10), quel tempio, pieno della gloria del trono eterno, dove i Serafini, i suoi guardiani luminosi, coprivano il loro volto in adorazione – non può essere rappresentato nella sua ampiezza e splendore da nessuna costruzione terrestre. Tuttavia, le verità importanti riguardanti il santuario celeste e l’immensa opera che vi è compiuta per la salvezza dell’uomo dovevano essere rivelate attraverso il santuario terrestre e i suoi servizi.
Dopo la sua ascensione, il Redentore doveva iniziare il suo ministero come sommo sacerdote. Paolo dice: «Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani umane, una copia del vero, ma nei cieli stessi, per ora apparire per noi davanti alla faccia di Dio.» (Ebrei 9:24).
Ellen White, Patriarchi e Profeti, p. 356-357
Padre Celeste,
Ti ringraziamo per la conoscenza del santuario celeste e per il ministero che Gesù esercita come nostro sommo sacerdote. Aiutaci a comprendere questa meravigliosa verità e a vivere la nostra vita alla luce della Tua grazia e della Tua guida. Donaci la saggezza e la fede di fidarci di Te in tutte le prove, e rafforza il nostro cuore con la certezza che Tu intercèdi per noi davanti al trono dei cieli. Possano noi sentire la Tua presenza in tutto ciò che facciamo e testimoniare il Tuo piano di redenzione.
Nel nome di Gesù, preghiamo. Amen.
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