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La missione della famiglia | 22.09.2024
Una benedizione che si estende oltre le proprie mura
La famiglia gioca un ruolo centrale nel piano di Dio, non solo per i suoi membri, ma anche per la comunità che la circonda. La casa cristiana dovrebbe essere un luogo di amore, ospitalità e rinnovamento spirituale, incarnando una lezione vivente dei veri principi di vita. In un mondo spesso segnato dall’isolamento e dall’individualismo, le famiglie sono chiamate a superare i propri confini per offrire benedizioni, conforto e sostegno, soprattutto a coloro che sono nel bisogno.

“Perché ho avuto fame, e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete, e mi avete dato da bere; ero forestiero, e mi avete accolto.” Matteo 25:35

La missione della famiglia si estende oltre i propri membri. La casa cristiana dovrebbe essere una lezione vivente che dimostra la superiorità dei veri principi di vita. Una tale illustrazione sarà una forza di bene nel mondo. L’influenza di una vera casa sui cuori e sulle vite delle persone è molto più potente di qualsiasi sermone. […]
Ci sono molte persone per le quali le nostre famiglie possono essere una benedizione. I nostri incontri sociali non dovrebbero essere guidati dalle regole delle usanze mondane, ma dallo Spirito di Cristo e dagli insegnamenti della Sua Parola. Gli Israeliti includevano in tutte le loro feste i poveri, gli stranieri e i leviti, che erano sia assistenti dei sacerdoti nel santuario che insegnanti di religione e missionari. Questi ultimi erano considerati ospiti del popolo, ai quali si doveva offrire ospitalità in ogni occasione di gioia sociale e religiosa, e ai quali bisognava prestare cura con gentilezza in caso di malattia o necessità. Queste persone dovrebbero essere accolte nelle nostre case. Quanto una tale accoglienza potrebbe confortare e incoraggiare l’infermiera missionaria o l’insegnante, la madre afflitta dalle preoccupazioni che lavora duramente, o i deboli e gli anziani, spesso senza casa e alle prese con la povertà e molte delusioni!
«Quando dai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i tuoi vicini ricchi», dice Cristo, «affinché non ti invitino a loro volta e tu riceva così la tua ricompensa. Ma quando offri un banchetto, invita i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi. E sarai beato, perché non hanno niente con cui ricambiarti; ma ti sarà reso alla risurrezione dei giusti» (Luca 14:12-14).
Accogliere questi ospiti non ti sarà di grande peso. Non dovrai preparare loro un pasto sofisticato o costoso. Non dovrai fare alcuno sforzo per impressionare. Il calore di un’accoglienza amichevole, un posto vicino al caminetto, una sedia alla tua tavola, il privilegio di partecipare alla benedizione del momento di preghiera sarebbero per molti di loro come un raggio di luce del cielo.
La nostra compassione deve andare oltre i confini dell’egoismo e delle mura della famiglia. Ci sono occasioni preziose per coloro che fanno delle loro case una benedizione per gli altri. L’influenza sociale è una forza meravigliosa.
Ellen White, Guarigione divina, pp. 352-354
Padre celeste,
ti ringraziamo per il dono della famiglia e per la grande responsabilità che ci hai dato di portare luce e amore nel mondo. Aiutaci ad aprire i nostri cuori e le nostre porte a coloro che hanno bisogno di conforto, comunità e incoraggiamento. Insegnaci a servire con la Tua saggezza e il Tuo amore, e fa’ che le nostre case siano luoghi di rifugio e di benedizione. Rafforza le nostre famiglie, affinché possiamo confidare nella Tua Parola in questi tempi difficili ed essere una testimonianza vivente del Tuo Vangelo.
Preghiamo nel nome di Gesù, Amen.

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