Scienza e Bibbia | 27.08.2024
L’armonia tra scienza e rivelazione divina

La natura e la rivelazione divina provengono dalla stessa fonte divina e devono pertanto essere in armonia tra loro. Mentre la scienza fa continuamente nuove scoperte che ci stupiscono, nulla di ciò può essere in contraddizione con la rivelazione divina, se interpretata correttamente. La natura e la Bibbia si completano a vicenda, gettando luce sulle grandi verità e familiarizzandoci con Dio e le sue leggi di creazione. Purtroppo, conclusioni errate nel campo della scienza hanno portato a un apparente conflitto tra scienza e Bibbia. Tuttavia, solo con lo spirito di Dio è possibile interpretare correttamente le scoperte scientifiche e riconoscere l’armonia tra natura e Scrittura.

“Dov’eri tu quando io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza!” (Giobbe 38:4)

Poiché sia la natura che la rivelazione divina portano il sigillo dello stesso supremo spirito, non possono che parlare in armonia. Attraverso metodi diversi e in lingue differenti, testimoniano le medesime grandi verità. La scienza scopre continuamente cose che ci stupiscono, ma nessuna delle sue scoperte, se correttamente interpretata, è in contrasto con la rivelazione divina. Natura e Scrittura si illuminano reciprocamente. Ci rendono familiari con Dio insegnandoci qualcosa riguardo alle leggi tramite le quali Egli opera.

Tuttavia, conclusioni errate tratte da osservazioni della natura hanno portato a un apparente conflitto tra scienza e rivelazione, e nel tentativo di ripristinare l’armonia sono state adottate interpretazioni della Scrittura che minano e distruggono il potere della parola di Dio. Si è ritenuto che la geologia contraddicesse l’interpretazione letterale del racconto biblico della creazione. Si è affermato che milioni di anni fossero necessari affinché la terra si sviluppasse dal caos; quindi è stata sostenuta la tesi che i giorni della creazione comprendessero lunghi e indeterminati periodi di migliaia o addirittura milioni di anni.

Una tale conclusione è del tutto inadeguata. Il racconto biblico è in armonia con se stesso e con gli insegnamenti della natura. Riguardo al primo giorno della creazione si legge: “Così fu sera e fu mattina: primo giorno” (Genesi 1:5). E sostanzialmente lo stesso si dice per ciascuno dei primi sei giorni della settimana della creazione. L’ispirazione spiega che erano giorni che comprendevano una sera e una mattina, come tutti i giorni da allora. Per quanto riguarda l’atto stesso della creazione, la testimonianza divina dice: “Poiché Egli disse, e avvenne; comandò, e fu fatto” (Salmo 33:9). Se Dio può chiamare in esistenza in questo modo innumerevoli mondi, quanto tempo avrebbe impiegato per far sì che la terra si sviluppasse dal caos? Dobbiamo davvero calpestare la Sua parola per spiegare le Sue opere? […]

Solo con l’aiuto dello spirito che “si librava sopra le acque”, della parola tramite la quale “tutte le cose sono state fatte”, e della vera luce “che illumina ogni uomo che viene nel mondo”, è possibile interpretare correttamente le scoperte scientifiche.

Ellen White, Educazione, pp. 128-129, 134

Padre Celeste,

ti ringraziamo per la meravigliosa armonia tra la tua creazione e la tua parola. Aiutaci a considerare la saggezza e le conoscenze della scienza con un cuore umile, sempre alla ricerca della tua verità. Preservaci dal trarre conclusioni errate che siano in contrasto con la tua rivelazione. Donaci lo spirito di discernimento per comprendere la natura e la Scrittura nella loro pienezza. Facci riconoscere che tutta la verità proviene da Te e che le Tue opere e la Tua parola formano un tutto perfetto. Dacci il coraggio di rimanere saldi nella Tua parola, anche quando il mondo intorno a noi segua strade diverse. Possa il Tuo Santo Spirito illuminare la nostra comprensione, affinché possiamo afferrare il profondo significato della Tua creazione. Facci crescere nella saggezza che proviene da Te e ricordarci sempre che Tu sei il Creatore di tutte le cose.

Nel nome di Gesù preghiamo. Amen.

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