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Serie IL LIBRO DEI SALMI con il Pastore Mark Finley  |
Lezione 9.«Benedetto colui che viene nel nome del Signore» |
La lezione 9 si dedica alla profonda esplorazione del dominio divino e del ruolo unico di Gesù Cristo come il Messia promesso. In questa lezione vengono esaminati vari aspetti della sovranità e della cura di Dio, dall’immagine del divino Pastore che si sacrifica, fino al regno eterno e al sacerdozio di Cristo. Attraverso l’esame dei testi biblici dei Salmi e di altri scritti, esploriamo il significato e l’influenza di questi temi sulla comprensione della teologia cristiana e della fede. Questa lezione invita a immergersi più a fondo nel significato della fedeltà di Dio, del ruolo di Gesù come Messia e della sua incomparabile potenza e autorità.
Versetto di memoria: Salmo 118:22.23 – «La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare. Questa è opera del SIGNORE, è cosa meravigliosa agli occhi nostri»  
Contenuto:
9.1
Il Pastore divino dedito al sacricio

L’immagine di Dio come il divino Pastore che si sacrifica mostra l’intensa cura e guida di Dio per il suo popolo. Attraverso l’analogia del pastore e delle sue pecore, si evidenzia il legame stretto tra Dio e il suo popolo, in cui Dio soddisfa tutti i bisogni e protegge il suo gregge. Gesù è rappresentato come il buon Pastore pronto a dare la sua vita per le sue pecore e a condurle in un gregge unito, esprimendo il suo immenso amore e dedizione.
9.2 Il Messia sofferente
Il Messia sofferente, come descritto nei Salmi 22 e 118:22, mostra il profondo rifiuto e la sofferenza cui è stato esposto mentre veniva per salvare. Il Salmo 22 funge da profezia messianica realizzata nelle circostanze della morte di Gesù. Nonostante la sofferenza immensa, Cristo ha avuto una fiducia incondizionata in Dio. Il trattamento crudele e il disprezzo che ha subito sono evidenziati dalle immagini animali del Salmo 22. Tuttavia, nonostante il suo rifiuto, Gesù è diventato la fonte di redenzione per il suo popolo dopo la sua risurrezione, rivelando la sua destinazione divina come la pietra angolare viva del tempio spirituale.
9.3 Fedele per sempre al suo patto
Il patto davidico promette la continuità eterna della discendenza di Davide e la prosperità per il popolo di Dio. Anche se questo patto sembra essere compromesso dall’errore umano, il Salmo 89 ci ricorda che l’ira di Dio non dura per sempre e il suo amore perdona i peccati. La speranza risiede nelle intenzioni immutabili di Dio attraverso il Messia, che realizza tutte le promesse. Gesù Cristo è presentato come il vero Primogenito, il più alto re su tutto il mondo, che ottiene il dominio su tutto attraverso la sua risurrezione.
9.4 Re eterno dalla potenza ineguagliabile
I versetti nei Salmi 2, 110 e 89 presentano Gesù come il re eterno di potere ineguagliabile. Mostrano che egli regna come re unto dal Padre, possedendo un’onore e un’autorità senza precedenti. La sua vittoria sui nemici sarà inevitabile e il suo scettro simboleggia non solo il dominio ma anche il giudizio divino. Coloro che confidano in lui saranno benedetti e il suo popolo si rallegrerà del suo regno sovrano e giusto.
9.5 Sacerdote eterno secondo l’ordine di Melchisedec
Il sacerdozio di Cristo secondo l’ordine di Melchisedec è unico, poiché è sia re che sacerdote, un concetto mai menzionato nell’Antico Testamento. Il suo sacerdozio supera quello dei sacerdoti umani, poiché si basa sul giuramento di Dio e non è influenzato dal peccato o dalla morte. Come sommo sacerdote celeste, Cristo può intercedere per sempre e salvare il suo popolo, offrendo una certezza duratura nella presenza di Dio. Il suo sacerdozio regale eliminerà il dominio del male e sottometterà ogni nazione e ogni sovrano al suo giudizio, offrendo speranza e fiducia nel suo lavoro perfetto.
9.6 Riassunto
La lezione 9 mette in luce i vari aspetti del dominio divino e della cura attraverso la rappresentazione di Dio come il divino Pastore, il Messia sofferente e il partner di alleanza eternamente fedele. Sottolinea che nonostante i fallimenti e le sofferenze umane, l’amore e la fedeltà di Dio rimangono inamovibili. Gesù è presentato come il re eterno di potere ineguagliabile e come il sacerdote eterno secondo l’ordine di Melchisedec, evidenziando il suo ruolo e la sua autorità unici. Il suo sacerdozio regale promette speranza e fiducia al suo popolo, poiché intercede sia per la loro redenzione che per il loro governo giusto.
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